mercoledì 30 ottobre 2013

HALOOWEEN, SAMAIN o SAS ANIMAS? L'ORIGINE!


- CELTI:
<<Il Cristianesimo, come già la dominazione romana, tentò di incorporare le vecchie festività pagane dando loro una connotazione compatibile con il suo messaggio. Papa Bonifacio IV istituì la Festa di tutti i Santi. Nella festa, che fu fissata al 13 Maggio nel 610 d.C. e celebrata ogni anno in quello stesso giorno, erano onorati i cristiani uccisi in nome della fede. Secondo alcune fonti, Sant’Odilone di Cluny nel 1048 decise di spostare la celebrazione cattolica all'inizio di Novembre al fine di detronizzare il culto di Samhain. Quell’anno l'Ognissanti fu spostata dal 13 Maggio al 1 Novembre per dare ai cristiani l'opportunità di ricordare tutti i santi e, il giorno successivo, tutti i cristiani defunti. Il vero motivo dello spostamento derivava dal bisogno di sovrapporre una ricorrenza cristiana ad una precristiana che si festeggiava da tempo alla chiusura dei grandi lavori agricoli e all’inizio della stagione scura, e che per qualche popolazione rappresentava un vero e proprio capodanno. Per questo motivo nei paesi di lingua inglese la festa divenne Hallowmas, che significa una messa in onore dei santi, la vigilia divenne All Hallows Eve, che si trasformò nel nome attuale: Halloween.>>
- SHARDANA:
<<Nella tradizione sarda questa festa assume nomi diversi: Sas Animas, Su Mortu Mortu, Is doppiadoris, Is Frakkeras.. Le usanze sono molto simili a quelle degli antichi Celti sotto molti aspetti. Non solo in Sardegna, ma nel folclore di ogni zona d’Italia troviamo riti d’accoglienza per i defunti che tornano, messi in atto soprattutto nella notte che precede la ricorrenza dei morti e nei due giorni successivi. I più frequenti sono: cibo e bevande lasciate sulle porte o sulle finestre o sulla tavola oppure sulle tombe dei defunti, lasciare lumi accesi per la casa ed il fuoco nel camino.>>
DA: "Shardana i Calcolatori del Tempo"

martedì 29 ottobre 2013

#Assalonne il secessionista




Da: "SHARDANA La Bibbia degli Urim"
<<.... Altro personaggio che da piccoli ci affascinava era il ribelle
figliolo di David. Il primogenito Assalonne. Intanto non accettavamo
il severo giudizio fatto nei suoi confronti dalla Bibbia e dai
nostri insegnanti. Per quello strano sesto senso che ci ha guidati
fin da piccoli nel sospettare “altra verità” sui fatti descritti nei
testi storici, avevamo sempre “tifato” per Assalonne.
Oggi comprendiamo anche perché. La rivolta di Assalonne
non era un semplice colpo di testa di un figlio ribelle e scapestrato.
Era invece la rivolta del Regno del Nord nei confronti dello
sfruttamento perpetuato da David nei loro confronti. Assalonne
ne colse il malcontento. Samuele II, 15. 1-3: <Di buon mattino
Assalonne si alzava e si metteva davanti alla porta principale
e chiunque avesse una questione da presentare al re, Assalonne
lo chiamava e gli domandava: “Di che città sei?” Quello rispondeva
“Il tuo servo è della tale tribù d’Israele”. Assalonne
rispondeva: “Vedi, la tua causa è buona e giusta; ma nessuno
ti ascolterà dalla parte de re”>. Assalonne, insomma, cercava
di sobillare le tribù del regno d’Israele (Il Regno del Nord), cosa
che gli riuscì perfettamente. Purtroppo a David rimasero fedeli i
mercenari Cretei e Pheletei (Kaphtoriti e Pheleset. N.d.A) e altre
truppe arruolate da paesi vicini. David si servì anche di spie e
traditori, come quel Gusai che si offrì servilmente ad Assalonne
per spiarne le mosse e riferire a David. Comunque sia, i mercenari vinsero sulle truppe ribelli e Assalonne fu ucciso da un generale di David mentre era intrappolato dai rami di un albero in cui gli si
impigliarono i lunghi capelli.

lunedì 28 ottobre 2013

La #Scrittura alfabetica: invenzione dei PdM



Da: "SHARDANA Jenesi degli Urim"
"I Popoli del Mare regalarono ai loro compagni Kananèi, il segreto della Porpora, della navigazione e della scrittura" (Sir Leonard Wooley)
Il grande scopritore della città di Ur e del Diluvio biblico, sosteneva che la scrittura alfabetica fu invenzione dei Popoli del Mare, Con il Sinaitico prima, poi attraverso il Kananeo, arrivò ai Greci e infine ai Latini.
<<La Stele di Nora. Un autentico documento del livello della Stele di Rosetta, una Carta d’Identità dei Sardi/Shardana e non solo. Un reperto che già noi avevamo precisato NON essere affatto fenicia. Né come scrittura, né come contenuto. No, non staremo a farvi l’ennesima traduzione della Stele. Vogliamo solo ricordare che vi compaiono due parole emblematiche: SRDN e TRSS, ove SRDN sta per SaRDaNa, il nome con cui gli Egizi chiamavano quei soldati rappresentati a Medinet Abu, Abu Simbel, Luxor…TRSS starebbe per Tharros, Tirso, Torres, Tsur/Tiro, Thursa, ecc. Nel 2007 ne denunciammo la sparizione dal museo archeologico di Cagliari. Grazie ad alcuni amici francesi e corsi riuscimmo a sapere che si trovava in un museo di arti orientali. Esposta con la dicitura “Stele fenicia”… e bastaaa!! 
Più indietro abbiamo citato la Stele di Dan, già menzionata ne “I Principi di Dan”, la vogliamo ricordare perché si tratta di una stele inizialmente definita “fenicia” (e ti pareva!) e poi tradotta e identificata come appartenuta alla cultura kananea/ebraica della tribù del Nord. Vi si parla infatti di una incursione che il re Hazael di Aram fece nei territori di Dan al tempo della dinastia omrnide..>>
 

sabato 26 ottobre 2013

#ESODO: la Decima Piaga. La spiegazione della scienza.



< L’uccisione dei primogeniti. … D’altro canto pensiamo di interpretare bene i fatti aggiungendo che “qualcuno” uccise il figlio del faraone che comandava il gruppo di inseguitori. Inseguitori a bordo di carri. Combattevano a bordo dei carri i nobili. Anzi i figli dei nobili, coetanei del Primogenito del faraone e suoi compagni d’infanzia. Primogeniti anche loro. Di questo principe
primogenito abbiamo anche il nome: Amun.er Kerteseef.
Nell’inseguimento fra le paludi di Yam Suph, i carri si erano impantanati e la forza travolgente degli Egizi venne meno. Facile preda di eventuali assalitori. I giovani egizi si videro piombare addosso dal folto dei canneti i terribili Tjekker e Shardana che Mose si era fatto dare come scorta “per impedire che il popolo fosse tentato di tornare in Egitto”. Fu una carneficina e il principe finì con la testa fracassata da un colpo di spada. Ecco spiegata l’ultima terribile piaga.>

Inutile precisare che abbiamo prove scientifiche dell’uccisione del principe, figlio del faraone, del quale è stata ritrovata la mummia, con tanto di cranio fracassato da un colpo di spada.
Da: "SHARDANA la Bibbia degli Urim" 

venerdì 25 ottobre 2013

CONFERENZA di Leonardo con intermezzo di MUSICA CELTICA

Conferenza totale di Leonardo al Teatro Tonio Dei. Arpe CELTICHE e canzoni Tuatha de Dana suonate al piano. Danze di guerrieri e guerriere... CONFERENZA di Leonardo, intervallata da brani suonati dal bardo Bretone all'Arpa..Smascherati gli archeobuoni che  smontarono il tempietto di S'ARKU E IS FORRUS.
Una scritta dei POPOLI del MARE datata 1350 a.C., attribuita ai .... PROTOFENICI(!), risultata essere dei SHARDANA.

http://www.youtube.com/watch?v=nr9tsQDigaA&feature=share


mercoledì 23 ottobre 2013

INDIPENDENTISTI (Sardi e non), il MINKULPOP e i FENICI


Il MINKULPOP, fu un nome inquietante per un Ente creato dal Fascismo per "Acculturare il Popolo" e soffocare gli aneliti identitari in un'Italia lungi migliaia di anni dal sentirsi Nazione.
Una delle genialate di questo Ente dal nome allusivo, fu l'idea di rispolverare l'equivoco greco della civilizzazione del Mediterraneo attribuita a un fantomatico popolo vagamente semitico, di provenienza orientale (kananèo, palestina): i Fenici.
Nacque così il "Convegno di Studi fenici", che  si doveva celebrare a cadenza quadriennale.
In un momento in cui l'esistenza di questo popolo è messo in forte discussione dagli studi di alcuni (pochi) coraggiosi, fra i quali ci onoriamo di schierarci nelle prime file, cosa ti vanno a inventare gli ARCHEOBUONI sardi in forte deficit di credibilità da parte della gente? Essi lo organizzano in Sardinia, in un territorio martoriato dalla disoccupazione e dalla povertà incombente. Naturalmente con un dispendio di soldi pubblici.... a cui parteciperebbero La Provincia e i Comuni di Carbonia e Sant'Antioco.
La mia domanda è: Ma gli INDIPENDENTISTI questo lo sanno? o non gliene frega niente? oppure le loro lotte non contemplano la nostra cultura affossata?Io voglio sperare che si tratti solamente di DISTRAZIONE.
Quanto agli ARCHEOBUONI, loro hanno già risposto che hanno pieno diritto di informare la gente sarda che "In Sardinia  la civiltà la portarono i FENICI..." si. Poi i CARTAGINESI, I ROMANI, I PISANI, GLI SPAGNOLI,  I SAVOIA I....

martedì 22 ottobre 2013

SHARDANA, SPADE a foglia o a cuneo?



"I SHARDANA non sono Sardi e forse manco esistono". Questa la frase ricorrente dei nostri ARCHEOBUONI che vedono solo FENICI in Sardinia e ne Mediterraneo.
"Il nome SHARDANA è solo simile a Sardegna/Sardi. Una mera coincidenza"... " I bronzetti poi, non è vero che sono simili ai soldati di Medinet Abu. Quelli hanno  Spadoni a CUNEO, mentre i Bronzetti hanno spade a FOGLIA".
 A parte che i "soldati di Medinet Abu sono chiamati SHARDANA nei testi egizi, e ora lo sono anche  nei commenti delle guide egiziane. Almeno da qualche anno a questa parte. Da quando IL Ministro alla Cultura ha i libri di Leonardo Melis, e pure il governatore di Luxor ha questi libri, oltre a conoscere ambedue chi li ha scritti.....
 A parte che i SHARDANA usavano ambedue le spade. Sia a foglia che a cuneo. ... Queste ultime  furono trovate in quantità nei pressi di Decimoputzu (Ca), in località Santu Iroxi, da un Archeologo dell'Università di Cagliari. Quel Giovanni Ugas che (unico) accetta l'equazione SHARDANA = SARDI.
 E ALLORA?  Cosa bisogna ancora trovare per  convincere queste teste di granito che i SHARDANA SONO SARDI?. Uno Shardana vivo che  confessi sotto tortura ... ?

domenica 20 ottobre 2013

Atlantide sprofondò insieme alla Tirrenide



Da: "SHARDANA La Bibbia degli Urim"
<<S’Orku. Inizialmente era nostra convinzione che
fosse nome preso a prestito dalle favole italiche, ma così non è, pare.
Si, perché tanta diffusione e sempre in luoghi archeologicamente
antichissimi porta a pensare a un nome già presente in Sardinia
prima dell’arrivo dei Savoia e degli Italiani poi. C’è anche l’esempio
di una maschera del carnevale presente a Fonni (Sardinia) che risponde
al nome di URTZU o URTU. Anche qui vi è anomalia. L’Orso,
animale a cui viene solitamente attribuita la maschera fonnese, in
Sardinia non è mai esistito. Allora? Allora, siamo soliti avere una
risposta pronta, allorché mettiamo un dubbio su alcune certezze imposteci
dalla solita “Scienza Ufficiale”. ORKU, URTU e URTZU,
sono lo stesso unico nome di un personaggio che in Sardinia è
dato presente fin dai tempi di … Atlante e di Atlantide. Persino
nella mitologia greca. Forko, padre di Medusa, re della Tirrenide.
Colui che rivaleggiava con Atlante, re di Atlantide. “Forko morì
affogato durante un combattimento con Atlante”. Come dire che
La Tirrenide, rivale di Atlantide, sprofondò insieme ad Atlantide
durante il cataclisma che sconvolse l’Umanità nel 9500 a.C.>>

sabato 19 ottobre 2013

Dea di Mari e Bronzetto: LAMPADE o TAMBURI?



La Dea di Mari, chiamata anche  INANNA la Dea astronauta, ha sulle spalle la stessa  strana impalcatura  che reca il bronzetto shardana chiamato "Il Musico" dagli Archeobuoni in vena di  comicità archeologiche. Il povero personaggio infatti, a detta degli Archeobuoni, usava il bastone che tiene  in mano per percuotersi il "Tamburo" posto sulla testa e così danzare freneticamente.... Mah!
La tesi della lampada è sicuramente meno fantasiosa, per il semplice fatto che lampade a bosso voltaggio sono state trovate e conservate nei musei di Bagdad, nei tempietti egizi come DENdera, e nel tempio di Deir El Medineth scoperto e studiato da Leonardo Melis.
Persino il Pettorale  voluto da Mose per il sacerdote Aronne e costruito da Ooliab di DAN, aveva la  prerogativa di fare URIM TUMMIM (ACCENDI SPEGNI). Lo stesso Leonardo Melis ha scoperto l'impalcatura in rame che consentiva di portare la corrente al pettorale con le 12 pietre. La stessa corrente che circondava l'Arca dell'Alleanza, costruita dallo stesso Ooliab di DAN.
 Nel "LIBRO DEI MORTI" è OSIRIDE a indossare la corona ATEF del padre RA e a restare scottato dall'elettricità.
Da: "SHARDANA I Custodi del Tempo"

giovedì 17 ottobre 2013

MEGA CONVEGNO FENICIOMANE Nel Sulcis affamato.



A fine di questo mese di ottobre, una TASK FORCE di ARCHEOBUONI da tutto il mondo (250) si radunerà nel Sulkys, In Sardinia, con il chiaro intento di RIMARCARE il fatto che I Sardi non esistevano e che la Sardinia e parte del Mediterraneo erano stati CIVILIZZATI da un popolo ALIENO arrivato dal Libano. I cosiddetti FENICI.
La favoletta dei FENICI, fu inventata dai Greci nel VIII sec a.C. I Greci, che uscivano allora da "MEDIOEVO DEI SECOLI BUI", vedevano sfrecciare queste navi  verso occidente e credettero trattarsi di un popolo Orientale con un bagaglio di  civiltà incredibile e già formata. LA PORPORA, LA SCRITTURA, LA NAVIGAZIONE... tutto fu attribuito ai "Fenici" e inventato da lor nel VIII sec.
Il VENTENNIO fascista volle rispolverare questa realtà inventata dai Greci per soffocare gli aneliti IDENTITARI dei vari popoli che avevano appena formato il Regno d'Italia. Così un ARCHEOBUONO ITALICO, Sabatino Moscati proseguì quest'opera di ANNIENTAMENTO delle IDENTITà. Rispolverando dopo la guerra, un Convegno  sui FENICI, che quest'anno si svolgerà  in Sardinia. Con grande gioia dei FENICISTI.
Sull'Impiego e dispiego di soldi pubblici in un paese martoriato dalla crisi e in una provincia (Il Sulcis) alla FAME più nera, mettiamo un velo pietoso e lasciamo a voi i commenti.

mercoledì 16 ottobre 2013

Uno DJED, anzi DUE! ... In SARDINIA



Che ci fa uno DJED, anzi due DJED in Sardinia? Forse  che anche questi furono portati dai "FENICI" .. e a che scopo? O non sarà che forse li portarono coloro che frequentavano assiduamente L'Egitto per  commercio e per Pirateria, o anche  semplicemente per svolgere il servizio militare fra le fila dei mercenari, tanto apprezzati dagli egizi, tanto da farne la Guardi Reale del faraone?
Perchè si continua con questo  equivoco "FENICIO", quando è ormai insostenibile? A che serve un convegno  di tre giorni, con dispendio di denaro pubblico (I relatori sono 250), in un territorio ormai stremato dalla fame e dalla disoccupazione... per sostenere l'insostenibile?
I FENICI non sono mai esistiti! Mai come "Popolo altro". Essi erano semplicemente  i POPOLI DEL MARE di ritorno in Occidente. Dopo essere piombati sulle coste libanesi e siriane durante l'Invasione del 1200 a.C.
NEGARE l'esistenza di un popolo  non è REATO? Perchè? Se invece lo è per fatti avvenuti solo 70 anni fa?

martedì 15 ottobre 2013

L'ARKA dell'Alleanza e i suoi Poteri


Da: "SHARDANA i Principi di Dan"
<<Samuele IV, quando Israele dichiarò l’ennesima guerra ai Philistei e subì (naturalmente) una sonora sconfitta. Morirono circa 4.000 uomini. A quel punto gli anziani d’Israele si ricordarono dell’Arca e mandarono a prenderla a Silo. I Philistei però non si lasciarono intimorire, massacrarono i figli d’Israele e catturarono l’Arca. L’Arca seminò la peste e la morte fra i Philistei e fu portata di città in città per sette mesi interi, finché i capi non decisero di rimandarla a Israele. La caricarono su un carro trainato da due giovenche da latte, collocarono sul carro una cassetta con 5 bubboni d’oro e 5 topi d’oro, tanti quante erano le città dei Philistei e la mandarono in direzione di Bet-Semes, ma anche qui accadde qualcosa di terrificante. I Betsemiti vollero guardare dentro l’Arca e 70 uomini furono uccisi all’istante. Arrivarono i Leviti da Cariat-Jarim (Campo di Dan) e la presero in consegna. L’Arca rimase a Campo di Dan fino all’avvento di David. L’episodio di Bet-Semes rimane misterioso per alcuni punti. Ma prima volevamo chiarirci le idee su quanto accaduto precedentemente: perché i Filistei vinsero su Israele, nonostante la presenza dell’Arca. L’Arca non era invincibile? La Bibbia giustifica, al solito, con l’ira di Dio su Israele in peccato… crediamo vi sia (anche) un altro motivo. Abbiamo scritto che “mandarono a prenderla a Silo”, la presero, cioè di prepotenza, senza l’autorizzazione e l’ausilio dei Leviti, gli unici che erano in grado di controllarla. La conferma la troviamo successivamente, quando l’Arca semina terrore e morte e si è costretti a chiamare loro, i Leviti: “Arrivarono i Leviti da Cariat-Jarim (Campo di Dan) e la presero in consegna”. L’Arca, quindi funzionava unicamente se “manovrata” dai Leviti, custodi dell’Antico Sapere. Vediamo i danni provocati dall’uso incauto del micidiale Strumento.
-                           I topi e i bubboni: pensiamo che con questo segno i Philistei volessero segnalare a Israele che le morti avvenute era procurate dalla peste (chissà, forse provocata da radiazioni emanate dall’Arca?) e che i topi erano i diffusori del contagio.
-                           Le morti violente degli Israeliti che guardarono dentro l’Arca: questo fatto mette in risalto la pericolosità dell’Arca, che altre volte si mostrerà micidiale per chi le si accosterà senza precauzioni o con imperizia.
La comparsa dei Leviti: l’arrivo repentino dei Leviti da Campo di Dan è un altro segnale dell’attenzione che gli antichi compagni di Mose dedicavano all’Arca, alla cui custodia Mose li aveva preposti. Vista la loro provenienza (Cariat-Jarim, o Campo di Dan era vicinissima al territorio che i Daniti avevano occupato all’arrivo in Palestina) pensiamo che con i Leviti vi fosse anche gente di Dan a scortare il santo simulacro. Altre volte l’Arca seminò la morte per l’imperizia di chi aveva voluto avvicinarla senza conoscerne la pericolosità.>>

sabato 12 ottobre 2013

LA ZIGGURAT e il DOCUMENTO SCRITTO di Pozzomaggiore



Da "Shardana Jenesi degli Urim"

<<Cominciamo a vedere come si presenta lo strano sito. Vediamo che la costruzione più importante si presenta con una forma a noi ben nota. Una forma che ricorda altri piccoli tempietti presenti in sardinia a forma di nave e riproducenti le Esedre delle Tombe di Giganti. Nel mezzo del recinto vediamo una sorta di linea separatrice. Proprio a questo livello si trova la costruzione a gradoni che riteniamo sia una Ziggurat. Nelle foto a seguire vediamo meglio quanto ipotizziamo. Teniamo presente che l’illustrazione riguarda la parte centrale dell’Insediamento. Il terreno intorno è però cosparso di altre costruzioni, alcune a forma di nuraghe. Recinzioni di mura spesse anche 5-6 m. sono sotto il lentischio e gli alberi di leccio. Un complesso che ha una estensione ragguardevole e che ci ha fatto pensare addirittura a una città, di quelle per intenderci di stile mesopotamico, con al centro l’Esagila con la Ziggurat ove soggiornava il Dio della città. E’ il “Trono” in cui si insediò Nabu quando fu mandato in esilio nelle Isole dell’Occidente a fine del terzo millennio? I Testi sumeri ci dicono che “Nel 2050 Nabu salpò verso il Grande Mare” E ancora: “Nel 2020 Nabu fuggì in un’isola del Grande Mare”. Insomma, esaminando i fatti che raccontiamo in questo libro, pare che Nabu (e forse suo nonno Enki) visitassero quest’isola “in mezzo al Grande Mare (Mediterraneo Occ. n.d.A.) più volte.>>

venerdì 11 ottobre 2013

LA PORPORA scoperta dai "Fenici" nel VIII° sec.? No, dai Popoli del Mare 1000 anni prima!



Da "SHARDANA i Principi di Dan"
<<La porpora, ne abbiamo già scritto ampiamente in passato,
era sinonimo (per Greci e Romani) di Fenici. I Greci (e poi i Romani)
scrivevano la Storia dal loro punto di vista e con le loro (ridotte)
conoscenze dei popoli antichi. Per loro i Fenici (e quindi la
porpora) esistevano dal momento in cui essi li videro per la prima
volta, e poiché la civiltà greca nasceva intorno al IX-VIII secolo
a.C... i Fenici saltano fuori in tale epoca con bagagli e conoscenze
appresso, porpora inclusa. Ma così non fu. Vediamo intanto come
era prodotta la porpora, è sempre Richard Pietschmann che scrive:
“Si spaccava il murice (Purpurhaematostoma), si toglieva la polpa,
la si spremeva e si metteva a macerare per 3 giorni. Il succo
separato si faceva bollire in un paiolo e schiumato. Una volta
denso, vi si buttavano i panni e si esponevano al sole... i colori
non svanivano più. Anche il bisso si tingeva così” I Popoli del
Mare erano veri e propri maestri in quest’arte, di cui conservarono
il segreto per secoli, rivelandolo solo agli abitanti del tratto di costa
da loro “conquistato” nel 1200: - “I Popoli del Mare rivelarono
il segreto della porpora ai loro compagni Cananei” (Gerhard Herm
“Die Poinizier”). In altri testi più antichi troviamo continuamente
tracce più o meno chiare di questo prodotto (e del bisso). La Bibbia
racconta che Ooliab, figlio di Achisamac, della tribù di Dan,
“intesseva la porpora viola e rossa, intesseva lo scarlatto e ricamava
il bisso...” (Ooliab di Dan era uno dei costruttori dell’Arca, parliamo
di una data intorno al 1.300-1.280 a.C., 400 anni prima del millantato arrivo
dei cosiddetti "Fenici").>>
La Porpora più pregiata del Mediterraneo era prodotta a KORRA (la Kornus dei Romani), la ciottà del condottiero e Judike Ampsi.korra, che prendeva il nome proprio dal murice  usato per la produzione della tinta scarlatta. "Bama Sardianika"  era chiamata la porpora più pregiata del Mediterraneo (Lexicon Suda).

giovedì 10 ottobre 2013

BABAI HIRAM (#HIRAMABIF) il DANita,



Da "#SHARDANA i Principi di Dan"
<<Hiram Abi, considerato l’iniziatore della “Libera Muratoria”,
la Massoneria, era, guarda caso, era un Danita! (Libro II dè
Paralipomeni: II, 13-14). “Ho adunque mandato a te un uomo
virtuoso e di grandissima capacità, Hiram mio padre, figliuolo di
una donna della tribù di Dan, di padre di Tiro, il quale sa lavorare
di oro e di argento, di bronzo e di ferro e di marmo e d’ogni
specie di legno e anche di porpora e di bisso e di scarlatto; e il
quale sa fare ogni maniera d’intagli...”. Se questa descrizione ricorda
qualcosa o qualcuno, questi è sicuramente Ooliab di Dan, l’artefice
dell’Arca! Vuoi vedere che Salomone riuscì a costruire il
Tempio perché, contrariamente al padre David, aveva trovato il
modo di usare l’Arca senza pericolo? Perché? Perché Hiram era a
conoscenza dei segreti del suo avo Ooliab! La storia di Hiram è
avvolta nel mistero più assoluto, il suo modo di costruire il Tempio
riporta ad Antiche Scienze sconosciute ai più. Fra le opere di Hiram
ricordiamo, oltre al Mare di Bronzo, i due pilastri, sempre in
bronzo, che stavano davanti al vestibolo del Santuario. Queste due
colonne avevano una circonferenza di 12 cubiti e avevano nome
Jachin e Boaz, nomi che figurano ancora nelle tradizioni massoniche;
al loro interno sarebbero state poste le “Antiche Testimonianze”
e “Il magico Shamir e la storia delle sue proprietà”. Lo Shamir,
un antico strumento che risaliva ai tempi di Mose, chiamato
“La pietra che rompe le rocce”, poteva tagliare il metallo più duro
e persino il diamante, senza rumore (Come Mose aveva ordinato,
era proibito costruire i santuari con rumore di metalli). Lo Shamir
era il “Dito di Dio” che aveva inciso le Tavole della Legge? Era lo
strumento col quale Ooliab di Dan intagliava le pietre preziose?
Quali e quanti erano i segreti dell’antica Scienza di costruzione di
cui Hiram era a conoscenza? Forse non si saprà mai più (o chissà?).
Hiram fu assassinato da tre suoi discepoli nel tentativo di carpirgli i segreti, che però portò con se nella tomba..>>
Shardana - I Principi di Dan



mercoledì 9 ottobre 2013

ESODO, il vero percorso della Gente di Mose, scortata da Tjekker e Shardana.





IL CAMPO D’ISRAELE NEL DESERTO

NORD

Dan, comandante: Ahiezer, figlio di Amisaddai: 62.700 uomini

Aser, com. Fegiel figlio di Ocran: 41.500 uomini

Nephtali, com. Ahira figlio di Enan. 53.400 uomini

WEST

Ephraim, com. Elisamma: 40.500

Manasse, com. Gamaliel: 32.200

Beniamino, com. Abidan: 35.400

CENTRO

Tabernacolo. Leviti, com. Jerson, Caat e Merari: 22.000

EST

Juda, com. Naason: 74.600

Issacar: com. Natanael: 54.400

Zabulon, com. Eliab: 57.400

SUD

Ruben, com. Elisur: 46.500

Simeone, com. Selumiel: 59.300

Gad, com. Eliasaf: 45.650

 "E DAN PROTEGGEVA..." - Insieme a ASER (Tjekker), e NEPHTALI suo fratello. Mentre gli altri mercenari ISSACAR (TKEKKER) e ZABULON (JA-BAAL-ON, SHARDANA), stavano  all'avanguardia a EST verso al Palestina.
Da: "SHARDANA i Principi di DAN"

martedì 8 ottobre 2013

IL RATTO delle SABINE si svolse in... PALESTINA.



DA: "SHARDANA i Principi di DAN"

<<
  • Il ratto delle Sabine. Un brano della Bibbia ci ha fatto sorridere, oltre che meravigliarci.  Gli abitanti di Gabaa, della tribù di Beniamino, avevano combinato qualcosa di brutto, perché tutto Israele dichiarò guerra a Beniamino, che fu sonoramente e inevitabilmente sconfitto. (Judici XXI – 1 e19): <<I figli d’Israele avevano pronunziato un giuramento in Masfa, dicendo: “Nessuno di noi darà una sua figlia in moglie ai Beniaminiti”>>. Ma evidentemente essi si pentirono del giuramento e  aggiunsero: “Si deve pur conservare ciò che resta di Beniamino, affinché non sparisca una tribù d’Israele. Ma noi abbiamo fatto giuramento” Così pensarono: “Ecco ricorre la festa... in Silo” Così dettero ai figli di Beniamino questo consiglio: “Andate a mettervi in agguato nelle vigne, quando vedrete le figlie di Silo uscire per le danze, voi sbucherete dalle vigne e rapirete ciascuno una donna... poi tornerete al paese e, se verranno i loro padri e i loro fratelli a muovere accusa contro di voi, noi risponderemo...”.  Trecento anni dopo, in territorio Sabino, prima che ROMA nascesse... Romolo e i suoi, che non avevano donne, parteciparono a una festa....>>
  • da notare che anche la conclusione della storia è identica: i sacerdoti che consigliarono i Beniaminiti di rapire le donne delle altre tribù durante la festa, si frapposero fra le parti contendenti, sostenendo che "ormai al fuitella era.. compiuta! E che, da nemici quali erano, i Beniaminiti erano diventati cognati e generi". Le spose, chiaramente, furono  d'accordo. 
  • Ulteriori legami tra Le storie svoltesi in oriente e quelle COPIATE da Greci e Romani. Come l'origine divina di Romolo è copiata da quella di SARGON di AKKAD.

lunedì 7 ottobre 2013

I SHEMSU.HOR, le Navi NAVI e il RE SCORPIONE



DA: "SHARDANA JENESI degli URIM"

"" 
<<  Secondo David Rohol i colonizzatori del Nilo arrivarono prima del 3000 a.C. lungo il Mar Rosso provenienti da Poen (Kanaan), guidati da Meschiag.kasher re di Uruk>. Il fratello di quest’ultimo sarebbe stato Misraim che, oltre a essere uno dei figli di Cam, ha un nome dal  significato curioso: M.ASR = Colui che viene da ASER.  Noi conosciamo bene il significato di questa definizione. Aser era una delle tribù in cui Mose incluse i mercenari dei PdM che scortarono l’Esodo…. (Sic)… Naturalmente Rhol tiene conto della possibile origine Kananèa dello stesso Osiride. Ignorando che i Kananèi avevano parentela stretta con i P.d.M. Egli infatti aggiunge che persino il Re Scorpione, che regnò prima di Narmer, aveva frequenti contatti con kanaan. Nella sua tomba sono state trovate 700 anfore contenenti dell’ottimo vino Kananèo.>>

Ma a Kanaan come vi erano arrivati? Semplice, arrivarono dalla Mesopotamia, da Sud, presso il “Mare Eritreo” o Golfo Persico. Insomma, la zona di Ur. Molti studiosi, anche antichi, sostengono la tesi della provenienza dei Cananei dalla zona del Mare Eritreo (chiamato dagli antichi “Mar Rosso”). I Shem.Su.Hor, la Gente di Horus che si insediò lungo il fiume Nilo, arrivarono dunque da Ur. Da Ur e dalle altre città sumere. Sicuramente da Nippur, Eridu, Uruk, Lagash…
Le loro navi sbarcarono nelle sponde dell’attuale Mar Rosso. Dopo una prolungata sosta nelle zone di Naqada, Wadi Hammamat, Wadi Barramiya, Wadi Habbad, a Est di Tebe “la Gente di Horus” si insediò stabilmente lungo il sacro fiume.
Leonardo Melis 

giovedì 3 ottobre 2013

ELENCO degli ARCHEOBUONI&C del documento contro SARDEGNA = ATLANTIDE


UNA prima parte dell'ELENCO dei FIRMATARI di un documento degli ARCHEOBUONI contro l'opera del  giornalista romano che scrisse di SARDINIA = ATLANTIDE.
 Oggi alcuni di questi raffinati signori usano la denigrazione su FACEBUKU contro LEONARDO MELIS

N. B. La firma implica l'accettazione consapevole del contenuto e il consenso alla divulgazione anche tramite stampa, televisione, internet ecc.

1)         Alessandro Usai (Archeologo - Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
2)         Paolo Bernardini (Archeologo - Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
3)         Emerenziana Usai (Archeologa - Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
4)         Donatella Mureddu (Archeologa - Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
5)         Maria Rosaria Manunza (Archeologa – Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
6)         Donatella Salvi (Archeologa - Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
7)         Donatella Cocco (Archeologa - Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
8)         Carlo Tronchetti (Archeologo - Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
9)         Maurizia Canepa (Archeologa - Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
10)     Luisanna Usai (Archeologa - Soprintendenza per i Beni Archeologici di Sassari e Nuoro)
11)     Gabriella Gasperetti (Archeologa - Soprintendenza per i Beni Archeologici di Sassari e Nuoro)
12)     Daniela Rovina (Archeologa - Soprintendenza per i Beni Archeologici di Sassari e Nuoro)
13)     Rubens D’Oriano (Archeologo - Soprintendenza per i Beni Archeologici di Sassari e Nuoro)
14)     Angela Antona (Archeologa - Soprintendenza per i Beni Archeologici di Sassari e Nuoro)
15)     Antonio Sanciu (Archeologo - Soprintendenza per i Beni Archeologici di Sassari e Nuoro)
16)     Dorica Manconi (Archeologa - Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria)
17)     Grete Stefani (Archeologa - Soprintendenza per i Beni Archeologici di Pompei)
18)     Daniela Serra (Ingegnere – Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna)
19)     Francesca Gallus (Ingegnere - Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
20)     Elena Romoli (Architetto - Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
21)     Pietro Matta (Geologo – Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
22)     Ignazio Sanna (Tecnico archeologia  subacquea – Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
23)     Mariella Maxia (Assistente tecnico-scientifico – Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
24)     Cynthia Ventimiglia (Assistente tecnico – Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
25)     Antonio Zara (Assistente tecnico – Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
26)     Caterina Contini (Assistente amministrativo – Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
27)     Ada Maria Opisso (Assistente amministrativo – Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
28)     Ubaldo Badas (Archeologo – Museo Civico di Villanovaforru)
29)     Alfonso Stiglitz (Archeologo - Ispettore Onorario Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
30)     Salvatore Sebis (Archeologo - Ispettore Onorario Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
31)     Tatiana Cossu (Archeologa - collaboratrice Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
32)     Mauro Perra (Archeologo - collaboratore Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
33)     Rita Esposito (Archeologa - collaboratrice Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano)
34)     Giovanna Pietra (Archeologa - collaboratrice Soprintendenza per i Beni Archeologici di Sassari e Nuoro)
35)     Paola Pala (Archeologa - collaboratrice Soprintendenza per i Beni Archeologici di Sassari e Nuoro)
36)     Giuseppe Pisanu (Archeologo - collaboratore Soprintendenza per i Beni Archeologici di Sassari e Nuoro)
37)     Edoardo Riccardi (Archeologo - collaboratore Soprintendenza per i Beni Archeologici di Sassari e Nuoro)
38)     Margherita Mussi (Ricercatore di Preistoria e Protostoria - Università di Roma “La Sapienza”)
39)     Anna Depalmas (Professore ******** di Preistoria e Protostoria - Università di Sassari)
40)     Simonetta Angiolillo (Professore ordinario di Archeologia Classica - Università di Cagliari)
41)     Annamaria Comella (Professore associato di Archeologia delle Province Romane - Università di Cagliari)
42)     Marco Giuman (Ricercatore di Archeologia Classica - Università di Cagliari)
43)     Claudio Arias (Professore associato di Metodologie della ricerca archeologica - Università di Pisa)
44)     Mario Torelli (Professore ordinario di Archeologia Classica - Università di Perugia)
45)     Concetta Masseria (Ricercatore di Archeologia Classica - Università di Perugia)
46)     Antonella Pautasso (Ricercatrice di Archeologia Greca – C.N.R. Catania)
47)     Daniela Baldoni (Professore ********* di ************** - Università di ************)
48)     Giulio Angioni (Professore ordinario di Antropologia Culturale - Università di Cagliari)
49)     Pier Giorgio Solinas (Professore ordinario di Etnologia - Università di Siena)
50)     Maria Gabriella Da Re (Professore associato di Antropologia culturale - Università di Cagliari)
51)     Felice Tiragallo (Ricercatore di Discipline demo-etno-antropologiche - Università di Cagliari)

52)     Franco Lai (Ricercatore di Discipline demo-etno-antropologiche - Università di Sassari)
CHIARAMENTE L'ELENCO completo arriva a molti più nomi... circa 250 ed è DIVERTENTE vederci dei NOMI FAMOSI (O FAMIGERATI) dell'ARCHEOBUONERIA.
qui: http://www.maxhead.org/pol2009/showthread.php?&t=143602&langid=1