
#LENAVI DI TARSIS “Il Re Salomone costruì pure una flotta in Asion Gaber, Che è vicino a Elat, in riva al Mar Rosso, in terra di Edom; e su quelle navi Hiram fece imbarcare i suoi marinai, esperti navigatori del mare. Essi insieme ai ministri di Salomone andarono a Ofir …” (I Re IX: 26-28). E ancora (in I Re X-22): “Il Re aveva n mare la Flotta di Tarsis insieme con le navi di Hiram; ogni tre anni la flotta di Tarsis portava oro, argento, avorio, scimmie e pavoni”. La Bibbia attribuisce naturalmente a salomone questi meriti; a parlarne con correttezza però i suoi Meriti sono quasi pari a zero. Perché: - La Flotta non la costruì affatto, ma la fornì, la Bibbia scrive, suo Suocero Hiram. Hiram, da non confondere con Hiram Abi l’architetto che costruì il tempio. Hiram era re di Tiro, una delle città sotto l’influenza dei Popoli del Mare come Byblos, Dor e altre città; come Akko (San Giovanni d’Acri dei templari), porto della Tribù di Dan. Quindi la Flotta gliela diede Hiram fornita di marinai e attrezzature per i lunghi viaggi, come quello di Ofir appunto. Salomone mandò i suoi “servi”, ossia i Ministri, noi pensiamo di controllo e a garanzia. Possiamo immaginare le risate “sardoniche” dei marinai e comandanti nel vedere i poveri ministri con il … mal di mare!

#DJED, o ZED o DJEDU ...Egizio, solo Egizio .. o...? Era il 2007, eravamo da tempo in EGITTO e scrivevamo "SHARDANA i CUSTODI del TEMPO" ... <<Lo Djed. Una torre per parlare con il cielo. <Qualche mese fa ho avuto il piacere di parlare ancora al telefono con una persona stupenda che risponde al nome di Mario Pincherle. Persona che io considero un maestro, non foss’altro che per la sua scoperta della bussola istallata nelle navi “fenicie”, identica a quella da me scoperta sulle navi shardana (che poi è la stessa cosa). A casa sua c’erano in visita una coppia di amici comuni che amano al mia Isola quanto la loro bella terra ai piedi delle Alpi, vicino al Santuario della madonna Nera di Oroppa. Due persone innamorate delle mie ricerche e dei libri di Mario Pincherle. Parlammo di Popoli del Mare, Sargon e naturalmente della sua scoperta all’interno della Grande Piramide: lo Djed. Fatto sta che, al loro arrivo in Sardinia, i miei due amici mi portarono un regalo gradito: “Guglielmo Marconi”, uno dei numerosi libri pubblicati da Mario Pincherle. Il sottotitolo la dice lunga sul contenuto: “Lo Zed, antenna radio per l’Aldilà”. Al solito, molte delle conferme che mi aspettavo sono espresse in maniera chiara e scientificamente precisa.> Esistono diversi tipi di Djed e con numero diverso di “piani” i cerchi che lo fanno somigliare a uno di quegli aggeggi elettrici che mi pare si chiamino accumulatori o generatori o… Pincherle sostiene che ogni livello o cerchio corrisponde a un’Era storica dell’Umanità. • I primi due si perdono nella notte dei tempi. • Il terzo fu aggiunto alla nascita di Krisnha. • Il quarto alla nascita di Sargon. • Il quinto alla nascita di Jesus. In Egitto troviamo lo Djed in ogni rappresentazione, sia geroglifica che nelle scene dei bassorilievi delle pitture dei templi. Lo vediamo sorreggere delle “lampade” a Dendera. Lo troviamo “avvitato” ad altre lampade in altro. Lo abbiamo trovato addirittura in… Sardinia! Naturalmente è inutile andare a vederlo nel museo archeologico di Cagliari, dove dovrebbe trovarsi esposto in bella mostra… invece, al pari di centinaia di altri oggetti definiti “egittizzanti” (ma per noi sono Egizi e basta), quali scarabei con cartigli dei faraoni Ramessu Ii, AmenopheIII, Tothmose III…statuine di Hator e di Horus e addirittura l’Occhio di Horus… è letteralmente scomparso.>> la bella sorpresa è che noi ne scoprimmo uno in pietra, alto più di un metro in un museo archeologico, buttato in un angolo come "avanzi di scavo". Si uno DJED in SARDINIA, anzi DUE DJED!