lunedì 15 settembre 2025

La Zigurat di Pozzomaggiore

 



La Zigurat di Pozzomaggiore

 

<A gennaio 2010 ci siamo recati in loco, con il Sindaco Tonino e l’amico Mariano. Con noi c’era anche Patty Pasquarella che scoprì il tempio di Deir el Medinet nel 2008.

Cominciamo a vedere come si presenta lo strano sito. Vediamo che la costruzione più importante si presenta con una forma a noi ben nota. Una forma che ricorda altri piccoli tempietti presenti in sardinia a forma di nave e riproducenti le Esedre delle Tombe di Giganti. Nel mezzo del recinto vediamo una sorta di linea separatrice. Proprio a questo livello si trova la costruzione a gradoni che riteniamo sia una Ziggurat. Nelle foto a seguire vediamo meglio quanto ipotizziamo. Teniamo presente che l’illustrazione riguarda la parte centrale dell’Insediamento. Il terreno intorno è però cosparso di altre costruzioni, alcune a forma di nuraghe. Recinzioni di mura spesse anche 5-6 m. sono sotto il lentischio e gli alberi di leccio. Un complesso che ha una estensione ragguardevole e che ci ha fatto pensare addirittura a una città, di quelle per intenderci di stile mesopotamico, con al centro l’Esagila con la Ziggurat ove soggiornava il Dio della città. E’ il “Trono” in cui si insediò Nabu quando fu mandato in esilio nelle Isole dell’Occidente a fine del terzo millennio? I Testi sumeri ci dicono che “Nabu salpò verso il Grande Mare” E ancora: “Nabu fuggì in un’isola del Grande Mare”. Insomma, esaminando i fatti che raccontiamo in questo libro, pare che Nabu (e forse suo nonno Enki) visitassero quest’isola “in mezzo al Grande Mare” (Mediterraneo Occ. n.d.A.) più volte. Di sicuro nel 2050 a.C. circa Nabu

dovette fuggire dall’ira del fratello e del cugino di suo padre Marduk (Nergal e Ninurta). Questi due si allearono contro Marduk che richiedeva la supremazia sugli Dei. Ne conseguì un conflitto che inizialmente vide Marduk soccombere, ma la controffensiva delle sue armate guidate dal figlio Nabu fecero cambiare le sorti della guerra. Nabu riuscì a conquistare le terre dell’Occidente e a costituire un’alleanza di regni che si scontrarono sovente con le città sumere guidate dagli enliliti Nergal e Ninurta. Questi conflitti sono raccontati anche dalla Bibbia nell’epopea di Abram. La storia della guerra dei cinque re (fra cui i re di Sodoma e Gomorra) contro i quattro re “assiri” nel 2040 a.C. circa fa parte di questa epopea. Ciò non significa necessariamente che due Dei, Nabu ed Enki, arrivassero fisicamente nell’isola di Sardinia, ma che popoli che seguivano il loro culto approdassero nell’isola! La presenza di Enki è indicata dal proliferare del suo culto, quello dei pozzi sacri. La presenza di Nabu è invece molto probabilmente fisica. Nabu non era un Dio, ma un semidio, né più né meno che i vari Eracle, Gilgamesh, Sargon, Perseo, Romolo ecc.. Suo padre era Marduk e sua madre una terrestre di nome … Sardanit (Sarpanit)! Perché dunque possiamo sostenere che Nabu arrivò in Sardinia?>


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