La scritta è incisa su un’anfora “precotta” del XIII se. ed è definita dalla firmataria (l’archeologa che ha combinato tutto questo trambusto) “scritta Philistea o Fenicia”, datata al IX – VIII sec. a.C.. Ma che ci facevano i Philistei sulle montagne d’Ogliastra, ove manco le legioni romane osarono mai inoltrarsi? Secondo l’illustre Filologo orientale Giovanni Garbini che avrebbe studiato la scritta Fenicia dell’anfora Nuragica:
“Una presenza Levantina era… presente su tutta l’Isola fin dal XIII sec. a. C. … I Coloni fenici presenti nella costa Sud-Occidentale dell’Isola furono preceduti da altri Fenici(!), affiancati da Philistei(!!) E come questi vivevano nei Nurakes insieme agli indigeni locali(!!!). .. Nel Nurake Nurdòle è presente una scrittura Philistea la quale prova che quando quando fu costruito il Nurake… i Philistei erano presenti(!!!!)”… (Archeologia viva, settembre-ottobre 2012)
Breve indagine per cercare di appurare da dove venivano e abitavano i Shardana.
RispondiEliminaGli indizi
1) Sono raffigurati o parlano di questi guerrieri: Amenophi III e IV (lettere di Amarna) - Ramessu II (Kadesh) – Merenpath (Karnak) – Ramessu III (Medinet Habu, Papiro Harris) - Ramessu V (Papiro Wilbuor), poi sono nominati nel Papiro Amiens e nell’Onomastico di Amenope - Ramessu XI ci inforna che nell’Alto e Basso Egitto c’erano colonie abitate da Sherden. Ci dicono che sono forti combattenti, loro, gli Egiziani chiamano questi guerrieri Sharden o Shardenu e vengono dall’isola in mezzo al Grande Verde. Alcuni hanno avuto il permesso del Faraone di stanziarsi in Palestina. Nel 1100 a.C. Amenope o Amenemope documenta la presenza di Sharden in Palestina. Il territorio occupato dagli Sharden è indicato nella Bibbia “Zevulun abiterà sul lido del mare, fornirà approdo alle navi, il suo confine sarà presso Sidone”.
2) Poiché non hanno sufficiente terreno da coltivare e si intendevano di navi, diventano commercianti, raggiungendo una considerevole notorietà con il commercio della porpora. Incontrano i Greci e da questi vengono chiamati Fenici, cioè i Rossi, forse per il colore delle loro stoffe.
3) In una tavoletta Sumera, nell'Inno a Inanna con preghiera per Ur- Ninurta CI 26 28-30, a proposito del re Ur-Ninurta, si dice che è nam-nir nam-SUL-la, «in possesso del NAMNIR (e) nel pieno della GIOVINEZZA» (1. 59);
4) Sempre dalle tavolette Sumere apprendiamo che KI significa sia Terra sia Luogo e che SAL significa Donna ma anche Madre.
5) Nella ricostruzione storica post Cultura Nuragica, gli studiosi sostengono che un popolo chiamato Fenici, intorno al 780 a.C., sono approdati in Sardegna e fondano centri commerciali tra cui SULKI nell’isola della odierna Sant’Antioco.
Non ci resta che tirare la somma e chiedersi: Ma un popolo chiamato Fenici può costruire una città in una terra straniera e chiamarla: SLK cioè SULKI, cioè POSTO DELLA GIOVINEZZA? Ma pure ipotizzando che SLK vada letto SALKI, potevano questa città chiamarla TERRA DELLE MADRI? Pertanto possiamo tranquillamente sostenere che gli Sherden che si sono stanziati in Palestina al confine con Sidone, gli stessi che i Greci hanno chiamato Fenici, altri non erano che gli SHARDANA del Grande Verde (Mare Sardo) che tornavano nella loro Terra di origine.
Concordo
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Eliminagiustissimo
Eliminavorrei segnalare uno dei nomi attributi anticamente alla sardegna CADOSSENE che in accadico/sumero vuol dire SUOLO SACRO mi chiedo perché la nostra isola fosse ritenuta sacra
sarà che la teoria esposta da ulisse piras nel suo SARDEGNA NURSERY DEL NEOLITICO non à del tutto fantasiosa??????????????
IL GRANDE ULISSE PIRAS mi onoro di avegli presentato il libro a TIANA
Eliminaarticulu toghissimu..
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