venerdì 30 aprile 2021

SHARDANA 1200 a.C. la Grande Invasione.




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SHARDANA 1200 a.C. la Grande Invasione. La Grande Invasione SHARDANA nel 1200 a.C SHARDANA 1200 a.C. la Grande Invasione Estate(?) 1200 a.C. Un fenomeno geologico marino interessò il Mediterraneo intero. Le acque si sollevarono repentinamente di m. 2.50 con la conseguente inondazione dei territori interni fino a 30 kilometri circa. I danni alle colture e alle falde acquifere furono devastanti. I cereali, il frumento (alla base del sostentamento delle popolazioni insieme al pescato), furono devastati e le sorgenti non poterono più dissetare greggi e armenti e gli stessi abitanti. Questa catastrofe, come spesso accadeva nell’antichità, fu una delle cause di quel grande movimento di popoli che cambiarono la storia delle civiltà di Occidente e conseguentemente dell’Oriente stessoRamesse III si esprime così alla notizia di una paventata invasione del suo regno da parte di popoli stranieri: “Le isole non hanno riposo e i continenti nemmeno, perché i Paesi Stranieri fecero un complotto nelle loro isole e i paesi furono scacciati e dispersi in battaglia tutti in uno stesso momento e nessun paese può resistere ai loro eserciti. Hatti, Karkemish, Arzawa, e Alashya…”. Agliantichi assalitori conosciuti dagli Egizi: Sharden, Libu, Akayasa, Teresh, Shakalasa, si erano aggiunti Danuna (Denen), Pheleset, Likku e Tjekker. La Bibbia, in una profezia dell’indovino Balaam (Numeri: XXIV – 21/24) che era stato incaricato di maledire Israele, la quale si accingeva a conquistare le Terre di Kanaan, ci ha stupito per la precisione dei riferimenti nei confronti dei Popoli del Mare, scrive: “Popoli del Mare si raduneranno al Nord, e delle navi nei pressi di Kittim opprimeranno Assur e devasteranno Eber e infine periranno anch’essi per sempre”. Ci piace immaginare, riferendoci alla frase di Ramessu III , che i fratelli Shakalasa, Washasa e tutti gli altri “facessero un patto fra loro” decidendo di metter fine a una situazione che fino allora li aveva visti spesso l’uno contro l’altro al servizio di regnanti più o meno grandi, che erano GRANDI solo grazie alla perizia e la coraggio dei Popoli del Mare che si “accordavano” per il tempo di un anno all’equinozio di autunno come guerrieri per campagne militari o come guardie del corpo dei vari faraoni o piccoli tiranni. Ci piace anche immaginare a una “Mesa”, un tavolo, magari nell’isola al centro del Mediterraneo ed equidistante da tutti, con questo tavolo apparecchiato con vino Cannonau del 1800 a.C., sardine e anguille arrosto e carne di maiale e “porchetti” allo spiedo. A pianificare la rotta da seguire: via mare, passando dalle isole dell’Egeo, Grecia, Creta Cipro… attaccando Tirinto (nonostante il suo muro ciclopico a difesa dalle invasioni che pare già aspettassero i suoi abitanti), Micene, portando con loro in fratelli Akayasa … e puntando su Ilio/Troja, mentre da Creta seguirono i Pheleset, che puntarono subito verso la terra che prenderà il loro nome: la Palestina. A loro, i Pheleset, si unirono i Shardana con la flotta d’appoggio che punterà dritto verso l’Egitto, dopo aver attaccato, “in un mezzogiorno senza sole”, la potente città commerciale di Ugarit. di Leonardo Melis.  

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sabato 24 aprile 2021

Egitto – Sardana | I Legami




Egitto – Sardana | I Legami 

I Reperti Molti oggetti di varia provenienza sono stati ritrovati nelle tante campagne di scavi effettuate a Nora e Tharros e nelle altre città minori. Soprattutto monili, vasi e anfore romane, puniche e anche fenicie hanno fatto pensare inequivocabilmente che si trattasse di città costruite e abitate in varia successione da questi Popoli. Ma perché non si parla allora di città egizie, visto che oggetti di questa Civiltà sono stati ritrovati in quantità anche superiore? Perché allora tali oggetti punici, egizi e fenici non possono essere stati importati dai Sardi stessi che, quanto a viaggiare, sembra non avessero niente da imparare da nessuno, ricordando che una delle loro mete preferite sembra fosse proprio l’Egitto, al quale fornivano pesce salato in gradi quantità, come racconta AristoteleDi sicuro abbiamo tralasciato alcune altre cose meno importanti, ma con forti legami tra Popoli del Mare mediterranei e Oriente. Come gli Scarabei ad esempio. Certo, i nostri amici Archeobuoni li definiscono “Scaraboidi egittizzanti” e non egizi (Dio ne scampi!). Purtroppo per loro noi abbiamo notizia del nostro “amico” Canonico Giovanni Spano, il quale a metà del 1800 li ebbe in mano in quantità cospicua (4-5000) e pensò di chiedere, guarda caso al maggior esperto insieme al Conte de Rouge e a Gaston Maspero, di Peuples de la Mer. Parliamo dello Chabas, al quale lo Spano inviò alcuni grafici che noi abbiamo in copia, in questi grafici vi erano Scarabei con i cartigli di faraoni famosi già allora: Amenophe IV, Seti I, Ramesse II e III e persino Horemheb. Giusto per… pignoleria ve li proponiamo in copia scanner. 

venerdì 9 aprile 2021

Equazione Sardana = Sardi Smontiamo le Teoria che


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Equazione Sardana = Sardi Smontiamo le Teoria che vorrebbero smentire i Sardana Sardi Equazione Sardana = Sardi Da qualche anno Archeobuoni e volenterosi studentelli archeobimbi impazzano sul web con teorie che dovrebbero smentire l’equazione Sardana = Sardi. Costoro usano prove probanti che a parer loro dimostrerebbero l’assoluta assenza di alcunché di somigliante tra i bassorilievi egizi e i vari bronzetti di guerrieri, navi e quant’altro esistente in Sardinia. Usano anche citare la presunta teoria Sardana = Nuragici che, badate bene, aiuta molto in questo caso. Teoria che però non ci riguarda affatto e che presumibilmente e storicamente non esiste affatto. I Sardana sono del 2° – 1° Millennio a.C. mentre i “Nuragici” sono di millenni più antichi e sconosciuti ai popoli storicamente documentati. Bene, noi ne vediamo alcune di queste Smentite-Smontate. “I Sardi darebbero origine ai Vichinghi”. Personalmente non lo abbiamo mai affermato. Caso mai abbiamo azzardato che essi, i Vichinghi discendessero dai Tuatha de Dana, quelli che gli Egizi chiamano Denen, presenti anche a Troja con il nome di Danai. “I Sardana sarebbero del l300 a.C.” circa, secondo gli Archeobuoni. Falso! I Sardana sono citati almeno dal tempo di Toth.Mose III. Risulta dagli scritti egizi. E per chi studia egittologia, anche dalle lettere di Amarna di metà del XIV sec. a.C. “Il nome Shardana sarebbe errato perché in Egitto esisteva scritto SHRDN, quindi si legge caso mai Sheridanu! E al nome Sardinia non somiglia affatto!” Falso! La scritta esiste anche in Sardinia e non solo e la H non figura affatto. La pronuncia SH è dovuta alla “S” (SIN) sinaitica che si poteva pronunciare sia SH che S. E nella Stele di Nora e ne Coccio di Pozzomaggiore e nella statua di Delfo risulta SRDN.