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Dal sito SHARDANA I POPOLI del MARE ricostruito in parte dopo l'oscuramento da parte degli AKERBUONI
Il BLOG ufficiale del Libro che ha cambiato il modo di scrivere la storia in questo millennio. Il libro che ha varcato i confini della Sardinia, dell'Italia e dell'Europa. La Storia riscritta del Mediterraneo e dell'Oriente antico. La storia di un popolo già Antico per gli Antichi: i SHARDANA.. i Popoli del Mare
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Dal sito SHARDANA I POPOLI del MARE ricostruito in parte dopo l'oscuramento da parte degli AKERBUONI
Dopo l’ESODO i discendenti di Aaron
hanno il Sacerdozio riconosciuto; eppure noi sappiamo che il primo sacerdote
del primo tempio era un nipote di Mose; il tempio era quello di Dan e il sacerdote era Jonathan; forse demonizzato e
dimenticato volutamente da Judei e Aronniti, perché nel tempio dove lui
officiava, quello di Dan, era venerato
il Nehustan, il serpente di bronzo
voluto da Mose che aveva salvato il
popolo dai morsi velenosi nel deserto. Ragion per cui Ezechia si sentiva
autorizzato a distruggere gli idoli e a cancellare la memoria stessa di Mose,
almeno nella sua discendenza. O almeno a provarci …
Di Dan la Bibbia parlerà ancora nel libro di Deborah che racconta l’epopea di Sisara.
Prima di continuare con le citazioni e i documenti probanti la presenza
dei Popoli del Mare in Siria Palestina, dobbiamo però chiarire quale era la
presenza (presunta o quasi) del Popolo raccontato dalla Bibbia:
Da “Shardana la Bibbia degli Urim”:
<Tornando in … Israele: se per Dan ci furono problemi di “conquistarsi il
territorio”, il Libro dei Judici subito all’apertura ci fa un quadro della
“Conquista” da parte delle restanti Tribù ebraiche piuttosto disarmante:
• Juda, con l’aiuto del Signore riuscì a conquistare la regione montuosa,
ma non riuscì a vincere gli abitanti della pianura, dotati di carri
ferrati.
• I figli di Beniamino non scacciarono da Jerusalem i Jebusei, vissuti
ivi con loro fino al giorno d’oggi.
• Manasse non espulse gli abitanti Beth San, Taanac, di Dor,
Jeblaam, Megiddo… sicchè l’antico Kananeo continuò ad abitare in quel paese.
• Zabulon non scacciò i Cananei da Ketron e Naalal, ed essi
abitarono con lui.
• Aser non scacciò i Cananei da Akko, Sidone Aalab, Afec, Rechob,
perciò abitarono fra quelli.
• Ephraim non scacciò i Cananei che abitavano in Gazer, e questi
dimorarono con lui.
• Nephtali non scacciò i Cananei da Bet Semes e Bet Anat, ma dimorò
con loro.”>
(JUDICI: I – 21-36)
Oggi questa teoria che noi proponemmo nel 2002, riprendendola da Sigmund Freud che la pubblicò a Parigi nella rivista IMAGO nel 1937 e poi nel 1939, è accettata da molti studiosi.
Noi però nel frattempo siamo
andati oltre, arrivando anche al vero nome di Mose. Intendiamo il vero nome del
“Personaggio di nobile lignaggio che
prese il nome di Mose”. Oggi i tempi sono cambiati e nessuno si
offenderà se scriveremo quanto trovato nei testi egizi e nei muri del tempio di
Luxor di un “Personaggio di stirpe reale, erede al trono d’Egitto, che fu
esiliato e il suo nome cancellato dai
documenti e dai monumenti”
Questa è la frase che De Mille fece dire al faraone Seti I quando questi è
costretto a bandire il Principe Mose, su precisa denuncia del fratellastro di
questi, Il futuro Ramesse II.
Adesso prendiamo da uno dei nostri libri quanto riguarda questi fatti. Da: "I Popoli del Mare. Sisara eroe shardana in Israel"
Dopo la restaurazione voluta dal generale golpista Horemheb, urgeva mettere sul trono un nuovo faraone da cui derivare un’altra dinastia, dopo lo sterminio della famiglia di Amenophe IV/Akenaton. Vediamo:
< A questo punto si trattava di eleggere un nuovo faraone. Fu
individuato un soldato di valore, comandante in seconda dell’esercito e generale
dei mercenari Libu, Shardana e Tjekker. Il suo nome era appunto Ramessu. Ramessu I regnò dal 1292 al
L’interesse del giovane principe per la religione bandita dal paese era pericolosa, ma il suo fascino irresistibile. Neb.Ka.Set.Nebet, questo il nome del principe, era stato designato da Seti quale suo erede, essendo anche il primogenito. La sua fede nel Dio Unico ebbe modo di rafforzarsi ascoltando i racconti dei soldati shardana che arrivavano dall’Isola che aveva il loro nome. Nessuno, in quella terra benedetta dalla natura avrebbe mai perseguitato un suo simile perché adorava altra Divinità. Neb.ka.set non nascose le sue idee al padre, che forse lo approvava. Purtroppo il principe ereditario aveva anche un fratello che aspirava al trono. Il principe, denunciato dal fratellastro, fu costretto all’esilio con tutti i suoi compagni.>
Il lettore si starà chiedendo adesso, perché L. Melis non tenga conto del racconto biblico, pur così particolareggiato nella descrizione della nascita e adozione del principe. Lo stesso De Mille racconta che egli fu affidato alle acque del Nilo e raccolto dalla sorella del faraone: Bitya. Proprio il racconto della Bibbia ci ha fatto sempre sospettare che qualcosa non quadrava…troppe inesattezze e troppa la somiglianza con un altro racconto identico ma più antico. Quello di Sargon di Akkad, il capostipite degli Urim. Vediamo alcuni particolari del racconto, quanto collima e quanto non torna.
Da: “I POPOLI Del MARE. SISARA EROE SARDANA in ISRAEL”
Questo non è un post di politica, ma di Storia. La vera
storia di Israel (e non di Israele, che è quella di oggi, ereditata dalla Tribù
di Juda della Diaspora 2000 anni fa e di una parte di Russi convertiti e trasferitisi
in Occidente). Come da cartina allegata, vediamo che nel cosi detto Regno del Nord, una volta alleato di
Juda e Beniamino ai tempi di David, non abitava alcun regno ebraico e ancor
meno Judeo. Ci abitavano i Popoli che avevano attaccato l’Egitto nel 1180 a.C.
e che ottennero quelle terre in cambio della preservazione del Regno di Ramesse
III faraone d’Egitto. Insomma L’Egitto dovette rimetterci l’impero costituito
dalle province di Siria/Palestina e del Sinai. Alcuni Popoli del Mare si
insediarono in queste terre per 400 anni circa. I SHAKALASA ad AZOR, I TJEKKER
a BYBLOS e a DOR, I LIBU a TIRO, I PHELESET nella PENTAPOLI ( Asdod, Ekron, Askelon, Gath, Gaza) e i
SARDANA ad AKKO e nella Tribù di Dan.
Città Shardana in Israele, ecco il punto.
Al Awaht sul Monte Carmelo, da noi identifica nel 2004 con la biblica Aroset
Goim con il beneplacito di un Adam Zertal assolutamente d’accordo sul nome
della città, da lui definita shardana
e soprattutto sul nome dei suoi abitanti. 5000 Shardana comandati dal generale Sisara. “Sisara è un nome non
di queste parti, ma penso sia appunto sardo”, raccontò nel 2005 quando ci
incontrammo a Cagliari al Museo Archeologico. Ci informarono che 10 anni dopo pubblicò un libro su Sisara
e la sua città. Non sappiamo se ci mise nella bibliografia oppure no; va bene
comunque.
Oggi una non meglio definita
associazione “Sardegna pro Israele” organizza un convegno con alcuni “studiosi”
sardi e alcuni amici dell’università di Jerusaleme usando questi fatti e
coinvolgendo, non solo i Sardana, ma anche il “nostro” Sisara, di cui noi
scriviamo dal 2002. Noi protestiamo per l’uso che si fa di questo popolo in
tempi politicamente agitati e non solo. I SARDANA non c’entrano affatto con
Israele quale è oggi, essendo identificati con il territorio denominato ISRAEL
3000 anni fa, che però era il territorio a Nord.
https://www.shardana.org/enea-il-suo-viaggio-e-i-popoli-del-mare/
Enea e il suo viaggio raccontato da Virgilio e descritto STORICAMENTE da Leonardo Melis in seguito agli studi sui Popoli del Mare. L'Oracolo di Delfi che dice "Dovete tornare all'Antica Madre" e che Anchise interpreta con L'isola di Creta dove avevano vissuto i loro antichi Avi Dardani, fra cui Teucro. Gli Antenati però spiegano in sogno a Enea che l'Antica Madre risiede nei Lidi Italici, che non sono però nel Lazio come interpretato e scritto da Virgilio per compiacere Augusto che gli aveva commissionato l'Opera. Gli Antichi chiamavano Italici le popolazioni che abitavano le terre fra la Puglia, la Lucania e la Calabria. La Lucania appunto, la patria dei Likku o LukKa. I Luka a Troja erano comandati da Glauco e Sarpedonte. Dopo la morte di quest'ultimo, ucciso da Patroclo, I Lukka che erano chiamati Lici da Omero, furono condotti da Oronte verso la loro antica patria, insieme ai loro fratelli DARDANI e ad altre Genti appartenenti ai Popoli del Mare. La Lukania appunto.
https://www.shardana.org/leonardo-melis-su-focus/
In un numero speciale sulla Storia pubblicato dalla rivista Focus su questi popoli, la redazione scelse di pubblicare le interviste di tre “Fonti” diverse: Un Prof. Universitario, un Archeologo della Sovrintendenza della Sardinia e Leonardo Melis.china lesbian sex toys custom baseball jersey best nfl jerseys cheap lace front
Al solito l’Archeobuono si preoccupò esclusivamente di contestare l’intervista a Leonardo Melis, chiamandola “Improponibile” e proponendo Un tragitto dei Popoli del Mare al contrario di quanto descritto dagli Egizi. Facendo navigare questi popoli … verso Occidente! Ossia, sbagliando completamente la rotta!
Il Prof. Universitario descrisse il viaggio dei P.d.M. del 1200 “dalle isole dell’Occidente, verso l’Oriente. Come spiegato nei testi egizi.
Leonardo Melis propose l’arrivo di questi popoli nell?Occidente nel 2200 a.C. per poi piombare nel 1200 a.C. sui regni di Grecia (Micene, Tirinto …), su Troja, Hattusa, le città kananee e sull’Egitto stesso.
Negare assolutamente la storia per difendere il loro cadreghino ormai è diventato improponibile e spassoso, persino nelle riviste più lette.
di Leonardo Melis
CALABRIA TV INTERVISTA LEONARDO MELIS
di Leonardo Melis Articolo Protetto da Copyright
https://www.shardana.org/calabria-tv-intervista-leonardo-melis/
https://www.shardana.org/oetzi-la-verita-dna-sardo-padre-europeo/
La
Pietra di Paraiba
<Siamo Cananei di Sidone (o di Akko? Tiro?) della città del re mercante (Hiram). Giungemmo a quest’isola lontana, una terra montagnosa. Abbiamo sacrificato un giovane … agli Dei e alle Dee celesti, nel diciannovesimo anno del nostro re Hiram e ci siamo imbarcati a Ezion-Geber nel Mar Rosso. Abbiamo viaggiato con dieci navi per due anni intorno all’Africa, quindi ne fummo separati per la mano di Baal e già non stiamo con i nostri compagni. Così giungemmo qui, dodici uomini e tre donne, alla isola del ferro, in una nuova spiaggia che io, l’Almirante controllo. Ma sicuramente gli Dei e le Dee ci favoriranno.>
Ora noi abbiamo ricostruito questo viaggio riguardo una Flotta di dieci navi al comando dell’Almirante Keur (Kareh), figlio del Generale Sisara chiamato Karìa dai suoi amici e parenti. Lo abbiamo ricostruito prendendo dagli scritti del padre della Storia Greca: Erodoto. Prendendo dagli studi del compianto Bruno Vacca, nel suo “La Civiltà Nuragica e il Mare”, in cui descriveva i viaggi dei Sardana verso Simbabwe. Naturalmente riprendendo dai nostri primi libri, in cui approfondimmo questi viaggi con documenti nuovi e comprovanti la tesi di Bruno Vacca, il quale ci considerava come unico amico; cosa per lui eccezionale per il suo carattere ombroso e poco incline a dar ragione a qualcuno oltre se stesso. Andiamo quindi a intraprendere questo viaggio raccontato in seguito da Greci, Cartaginesi e naturalmente ancor prima dagli Egizi, fin dai tempi antichi. Anche se i Greci (Erodoto) lo ambientano ai tempi del Faraone Nekau.>
Da: “I Popoli del Mare. Sisara eroe shardana in
Israel”
Un piccolo inciso su Ser.Amon e il suo comportamento riguardo a questi fatti. Abbiamo visto che al suo rientro da Qadesh egli aveva scoperto il trattamento riservato al suo amico Neb.Ka.Set/Mose e nonostante la sua fedeltà a Ramesse, decise che avrebbe fatto in modo di sostenere il principe caduto in disgrazia.
In attesa degli eventi che avrebbero “mandato via” Neb.Ka.Set e la sua gente, e in attesa anche dell’incarico che il faraone aveva dato a lui come comandante della scorta che “doveva impedire che qualcuno dei fuoriusciti, vedendo eventuali combattimenti, fosse tentato di tornare indietro …”, si trasferì per alcuni giorni nella terra della sua gente in Egitto, vale dire il territorio che la Bibbia indica come sede degli Ebrei/Hapiru: Jessen o Jossen. Per l’esattezza ad Avaris.
Oggi molti studiosi fanno questa equazione: Hwt-Waret = Avaris = Peru-Nefer = Pi-Ramses = Tell el-Dab’a. A Pi.Ramesse la Bibbia dice che gli Ebrei lavoravano impastando fango e paglia per fare i mattoni di costruzione “della città magazzino”, ma noi pensiamo che Pi.Ramesse fosse la capitale che Ramesse III volle nel periodo della guerra di Qadesh con gli Ittiti. Ecco perché soprattutto crediamo che Pi.Ramesse non fosse altro che l’antica capitale degli Hyksos: Avaris.
Da questa città provenivano i faraoni della XIX dinastia e molto probabilmente qui si svolsero le gesta di altro personaggio biblico: Juseppe.
Prima di parlare del personaggio Juseppe aiutati dalle nostre ricerche pubblicate e non, nei nostri libri precedenti, vorremmo riportare una nota ripresa da uno studio che parla di questo personaggio riportato dalla trasmissione “Esodo, alla ricerca delle prove”
La raffigurazione di questo personaggio nella foto appresso ci fornisce altri dettagli interessanti: aveva i capelli rossi con un’acconciatura che gli archeologi oggi chiamano “a fungo” e la pelle pallida, giallastra, come gli Egiziani di Tebe rappresentavano la gente proveniente dal Settentrione rispetto a loro.
La statua aveva sulla spalla un cosiddetto “bastone da lancio” (simile a un boomerang australiano), simbolo inconfondibile di una carica, fatto apposta per quest’alto ufficiale asiatico che viveva nella terra di Goshen. Sul retro della spalla vediamo i residui di strisce di vernice di vari colori, quindi il personaggio era vestito di una veste variopinta.
Questo combacia con la storia di Giuseppe che ricevette dal padre una veste variopinta, perché era il figlio prediletto.
Forse quella sua veste era diventata quasi il suo emblema, un segno che lo caratterizzava. Dunque, dai frammenti della statua, gli studiosi concludono che per l’acconciatura che portava, per il colore della pelle e l’arma sulla spalla, il personaggio doveva essere di provenienza siro-palestinese. Juseppe(?).
Da: “I Popoli del Mare. Sisara eroe Shardana in Israel”
di Leonardo Melis
Dal 1999, quando 4 patrioti fecero votare la legge regionale che la ufficializzava con la Benda sulla fronte, come usano tutti i popoli etnici del mondo.
A seguito delle ricerche storiche di Leonardo Melis, allora Consigliere nazionale del Partidu Sardu, supportato dal Sindaco di Samugheo Carlo Mura, dal consigliere provinciale Chicco Frongia e dal Consigliere regionale Salvatore Bonesu, aiutati anche dal segretario del Partidu Sardu Antonio Delitala che nel 1998 organizzò la prima Festa della Bandiera a Villa d’Orri
di Leonardo Melis