Thor Heyerdahl e gli ARCHEOBUONI
Il BLOG ufficiale del Libro che ha cambiato il modo di scrivere la storia in questo millennio. Il libro che ha varcato i confini della Sardinia, dell'Italia e dell'Europa. La Storia riscritta del Mediterraneo e dell'Oriente antico. La storia di un popolo già Antico per gli Antichi: i SHARDANA.. i Popoli del Mare
giovedì 10 luglio 2025
Thor Heyerdahl e gli ARCHEOBUONI
lunedì 7 luglio 2025
mercoledì 2 luglio 2025
domenica 29 giugno 2025
AL AWAHT? AROSET GOIM! Fortezza shardana
AL AWAHT? AROSET GOIM! Fortezza shardana
• Nei pressi vi sono altri quattro siti similari.
• Nessuna traccia di distruzione.
• Area complessiva: circa 30.000 mq.
• Muro di cinta spesso 5-8 m. e alto 4-6.
• Capanne a copertura a Tholos (del tipo sardo).
• La torre ritrovata (che ha fatto pensare ai nuraghes) 10x15 m.
https://www.amazon.it/Popoli-del-Mare-Sisara-Shardana/dp/B0BH3JBCD9
giovedì 26 giugno 2025
SISARA e Città Shardana in SRAEL
mercoledì 25 giugno 2025
IL COCCIO di POZZOMAGGIORE scrittura alfabetica di 3000 anni fa.
il Coccio di Pozzomaggiore, che coccio
non era ma una ceramica incisa con scritte sinaitiche (SRDN… e l’ALEPH). Il
coccio di Pozzomaggiore, ritrovato durante gli scavi della Sovrintendenza, fu
classificato “Coccio” è finì al solito nei sotterranei del Museo di Sassari.
Leonardo Melis, ricevutane una foto da un amico (anonimo), intuì trattarsi di
documento scritto e lo fece esaminare dall’amico Gigi Sanna e la Dott.ssa …
dell’Università di Parma. Il risultato lo vediamo tutti. Quello che non
riusciamo a capire è il perché di questi ascondi menti da parte di chi
dovrebbe invece valorizzare questi ritrovamenti. Forse perché deve sussistere
e resistere il concetto di Sardi analfabeti nella loro storia?
Le testimonianze sulla reale presenza di
Israele nel Sinai (e con essi i Popoli del Mare) che stanno emergendo da ricerche archeologiche
effettuate nel deserto del Negeb, soprattutto nel monte Har Harkom ci
hanno confortato in queste nostre fatiche. Nel nostro viaggio in Val
Camonica, due anni fa, avemmo notizia di un eminente studioso ivi residente che
stava effettuando da anni, studi su Har Harkom: il prof. Anati. Egli sostiene l’identificazione di Har Harkom col Monte delle Tavole della
Legge. Ma non si tratta dell’unica testimonianza. Altri ricercatori hanno
ritrovato incisioni su rocce e templi con chiari riferimenti al periodo
dell’Esodo. Alcune delle incisioni riportano inequivocabili segni riferiti non
solo a Israele, ma anche ai Shardana.
Da: “Sardana i Principi di Dan” di
Leonardo Melis
sabato 14 giugno 2025
FESTO AVEVA RAGIONE... chiarito che I RE ETRUSCHI ERANO SARDI
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Bis: I Re Etruschi? Sardi!
616-509: Roma è sottomessa e governata
da re Etruschi (Thursha, Tirreni). Ma Festo e Strabone affermano che “Reges
soliti sunt esse Etruscorum, qui Sardi appellantur”…
ETRUSCHI/TURSHA e SARDI/SHARDANA un incredibile
connubio di due popoli fratelli. Anche nei testi di autori romani... --NB: Questo è il testo
originale di FESTO. Qualcuno ha cercato di contestarci postando un link di un
libro di uno scrittore SARDO asservito ai SAVOIA, in cui il COMMENTATORE di
Festo aggiunge .."SARDIBUS EX LIDYA"!
“Reges soliti sunt esse
Etruscorum qui Sardi appellantur”. Inutile girarci intorno
e sostenere che SARDI significherebbe “Sardi” in Anatolia. Se si è studiato
almeno un poco di Latino alle Medie o
ancor meglio al Ginnasio e Liceo, non si può sostenere una sciocchezza del
genere. Basta leggersi la coniugazione del verbo appellare (chiamare) che nella Forma passiva, Indicativo Presente
terza persona Plurale fa appellantur
e si traduce in “sono chiamati”. Quindi la traduzione della frase di Festo si traduce esattamente così: “Sono soliti essere Re degli Etruschi,
coloro che si chiamano Sardi”. E che gli Archeobuoni continuino pure ad
agitarsi nei loro Gruppi dei Social via
web e nelle loro aule a tentare di indottrinare i poveri studenti, sventolando
le loro inutili Lauree.
Detto ciò, vorremmo parlare un poco
di questa faccenda di Etruschi che avevano i Re nominati fra i Sardi e perché
anche gli scrittori romani raccontano di questo fatto.
Non
solo gli storici Romani ma addirittura i Greci stessi raccontavano che ”Nel 685 a.C. Gyge si impadronisce del potere in Lydia, uccidendo Candaule l’ultimo
dei re Eraclidi/Sardana” (Erodoto).
Erodoto narra anche che Tirreno, nome del padre
eponimo degli Etruschi secondo i
Greci, dopo una carestia che afflisse le terre del regno, fu costretto a
emigrare con metà della popolazione su ordine del padre. (Erodoto racconta che
tirarono a sorte con i Dadi chi doveva partire e chi avrebbe avuto le razioni
per non morire di fame in patria). Così Tirreno partì. Secondo Erodoto,Tirreno condusse la sua gente dapprima
nella città di Smirne, il porto dove costruì le navi con cui attraversò
il Mediterraneo, per poi sbarcare sulle coste dell’Umbria, dando origine al
popolo degli Etruschi. Ma noi sappiamo che gli Etruschi erano i Tursha, già
nominati dagli Egizi 400 anni prima, già durante l’invasione dell’Oriente nel
1200 a.C. Certo Erodoto spesso racconta cose fantasiose definendone altre come
storielle campate in aria mentre erano verità … Spesso combina dei minestroni mischiando diverse etnie dei
Popoli del Mare, come in questo caso nel quale confonde Etruschi con Shardana
dopo aver detto che dominavano la Lidya con il nome di Eraclidi. A meno che
Gyge non fosse un Tursha, ma questo Erodoto non lo spiega, Tirreno da dove
salta fuori? Era un discendente di Gyge? Noi pensiamo invece che Erodoto
cascasse nell’inganno in cui cascarono gli stessi Romani, i quali chiamavano
Torreni gli Etruschi forse riferendosi all’Isola delle Torri, che era la
Sardinia. Si, ma questo a cosa era dovuto? Noi pensiamo di aver trovato in
questi vent’anni di ulteriori ricerche la giusta motivazione storico
archeologica.
Quindi Festo
si riferisce alle storie di Erodoto e intende che A Sardi vivevano gli ERACLIDI/SHARDANA/SARDI poi soppiantati dagli
ETRUSCHI/TURSHA. Quindi: “ REGES SOLITI SUNT ESSE ETRUSCORUM QUI SARDI
APPELLANTUR” … “COLORO CHE SI CHIAMANO SARDI”
Da:
“I Popoli del Mare. Le mie scoperte”
mercoledì 11 giugno 2025
I Popoli del Mare in Siria Palestina e in Kanaan
I Popoli del Mare in Siria Palestina e in Kanaan
Prima di continuare con le citazioni e i documenti probanti la presenza
dei Popoli del Mare in Siria Palestina, dobbiamo però chiarire quale era la
presenza (presunta o quasi) del Popolo raccontato dalla Bibbia:
Da “Shardana la Bibbia degli Urim”:
<Tornando in … Israele: se per Dan ci furono problemi di “conquistarsi il
territorio”, il Libro dei Judici subito all’apertura ci fa un quadro della
“Conquista” da parte delle restanti Tribù ebraiche piuttosto disarmante:
• Juda, con l’aiuto del Signore riuscì a conquistare la regione montuosa,
ma non riuscì a vincere gli abitanti della pianura, dotati di carri
ferrati.
In quanto ai Pheleset
la Bibbia stessa racconta che arrivarono da Kaphtor (Creta), pensiamo al
tempo della Grande Invasione del 1200 a.C. Anche nei loro confronti il
Trascrittore della Bibbia fa credere che le buscarono spesso soprattutto dalla
Tribù di Juda (appunto!). leggendo però attentamente la Bibbia, troviamo che: “All’epoca in tutto il paese
d’Israele (Tribù di Juda) non vi era nessun fabbro ferraio, perché i Filistei avevano adottato la tattica
d’impedire che gli Ebrei si potessero fabbricare spade o lance. Perciò
tutto Israele (Juda) doveva andare dai Filistei per farsi arrotare il vomero o
la zappa, la scure e la falce... fra tutti gli uomini che erano con Saul e
Jonata, non si trovò né una spada né una lancia, l’avevano solo Saul e Jonata”
(I Samuele XIII: 19). Quindi?
E i Shardana?
<Dal Libro dei Giudici: “La tribù di Dan non si era ancora stabilita, ma occupò Kanaan.
Mandarono 5 forti guerrieri a esplorare, lì trovarono un sacerdote levitico dei
loro (della Tribù di Dan, N.d.A.)
a casa di un certo Milcah e gli
chiesero come mai si trovasse da quelle parti, egli rispose che Milcah lo
pagava per fare il sacerdote nella sua casa e per la sua gente. Essi gli
chiesero se Dio era con loro, ed egli rispose che avevano la Sua benedizione.
Proseguirono e trovarono una ricca città abitata da gente pacifica. Tornati dai
loro, riferirono quanto visto e i figli di Dan si armarono in seicento e
partirono. Giunti presso Cariath-Jarim
si fermarono e posero il campo e diedero a quel luogo il nome di Campo di Dan. Poi proseguirono e
giunsero alla casa di Milcah dove trovarono ancora il giovane levita. Alcuni di
loro presero le statue, l’Ephod e gli idoli e con dolci parole chiesero al
giovane di seguirli dicendogli che era meglio fare il sacerdote per un’intera
tribù che per un uomo solo. Egli convinto li seguì, ma Milcah con la sua gente
inseguirono i figli di Dan per farsi restituire gli idoli e il sacerdote. Ma
i figli di Dan dissero loro di non osare più proferir parole nei loro
confronti, se non volevano avere contro uomini corrucciati e dediti alla
guerra. Così proseguirono verso il paese di Lais che conquistarono,
distruggendo la città e passando a fil di spada gli abitanti. Da allora Lais si
chiamò Città di Dan e Jonathan
(il nipote di Mose: n.d.A) e la sua stirpe divennero i sacerdoti dei loro
idoli.” (Judici XVIII).>
I libri di Leonardo Melis
https://www.amazon.it/stores/author/
martedì 10 giugno 2025
I Shardana nella Tana del Bianconiglio
mercoledì 4 giugno 2025
FENICI? MA BASTA!!!
<<I FENICI non chiamavano se stessi “FENICI”, anzi, in “LINGUA FENICIA” si scriveva: KN.NM (Cananim, ossia Cananei) che spiega l’inghippo che qualcuno volle creare agli inizi del secolo scorso. In particolari alcuni studiosi Ebrei, con dei motivi legati probabilmente a una nascita di uno stato ebraico in Palestina, ossia la terra dei Pheleset (gli Ebrei infatti erano i Judei o abitanti di Juda della diaspora al tempo dei Romani) . Gli studiosi infatti li posizionano nella SIRO-PALESTINA, in corrispondenza dell’attuale LIBANO fin dal XII sec. a.C. La stessa data dell’Insediamento dei Popoli del Mare, dopo gli accordi con RAMESSE III che, in cambio della salvezza del trono e del regno Egizio, dovette cedere le provincie dell’Impero: SINAI e SIRO/PALESTINA. Ne è prova l’elenco delle città attribuite a questo fantomatico popolo: AKKO (S. Giovanni d’Acri), Gazza, la stessa Tiro etc. Città queste abitate dai Popoli del Mare e citate dai documenti egizi, come spesso abbiamo sottolineato in altri capitoli. “Ad Akko, sotto Tiro, abitano i Sardana” (Onomastico di Amenemope)… A Byblos abitavano i Tjekker, come a Dor (Il viaggio di Wen.Amon). A Gaza i Phelset.. e a Tiro i Libu… tutto ciò fino al 8° sec. a.C. … casualmente la datazione della “comparsa dei Fenici (i Pellerosa) citati dai Greci. (Fonte: LEONARDO MELIS nei suoi libri sui POPOLI del MARE)>>
<Lo Stato del Grande Libano fu uno Stato, formalmente autonomo, che faceva parte della Siria mandataria (allora amministrata dalla Francia sotto un regime giuridico internazionale di mandato della Società delle Nazioni) dal 1920, e che prese il nome di Repubblica Libanese nel 1926. Le frontiere geografiche del «Grande Libano» corrispondono all'incirca a quelle dell'attuale Libano. Terminò formalmente il 22 novembre 1943 con l'indipendenza della Repubblica del Libano.
Il Fenicianesimo è una forma di nazionalismo libanese adottata da alcuni esponenti libanesi, soprattutto cristiani maroniti, al momento dell'istituzione del Grande Libano, rivendicando l'identificazione della nascente nazione libanese con l'eredità storica e culturale degli antichi Fenici.
Il professore universitario olandese Leonard C. Biegel, nel suo libro del 1972 Minorities in the Middle East: Their significance as political factor in the Arab World ha coniato il termine Neo-Shu'ubiyya per denominare i tentativi moderni dei nazionalismi non arabi alternativi nel Vicino Oriente, ad es. l'Arameanesimo, l'Assirianesimo, alcune forme del nazionalismo siriano, il nazionalismo curdo, il Berberismo, il Faraonismo e il Fenicianismo, appunto.>
(Fonti WIKIPEDIA E ALTRE RICERCHE)
lunedì 2 giugno 2025
NORA una città di 9.000 anni
NORA una città di 9.000 anni
Da
anni cerchiamo di dare una risposta a quanti ci chiedono di datare i Nuraghe,
almeno quelli più antichi presenti in Sardinia. Noi alla domanda, rispondiamo
sempre “Quando troveremo un nuraghe
sott’acqua, allora potremo datarlo”. Nelle continue ricerche e segnalazioni
di amici e lettori, spesso ci siamo imbattuti in qualcosa che somigliava a un
nuraghe sommerso, senza però riuscire (SIC) .. Una segnalazione da parte di una lettrice, guida
archeologica in quel di Nora, antica città denominata dai Greci e .... (SIC) ... ci portò a scoprire
un Filmato degli anni -50 (1950) dell’Istituto
Luce, prodotto a cura della Sovrintendenza di Cagliari. In questo filmato
il sub archeologo scopre una città a venti m. sott’acqua. Naturalmente lui la
chiama ... città romana!
Noi sappiamo che invece una città sita venti metri sott’acqua è di età nettamente anteriore e di molto al periodo romano. (SIC) ..... grazie alla geologia marina e a uno strumento inviatoci da un amico lettore e geologo (Misha Vivarelli) che noi chiamiamo Grafico Eustatico.
Nora,
città sorella
Se Tharros è menzionata nella Stele di Nora, perché Nora non (SIC) ...... raccontano che sarebbe stato Norace (Nurake) iberico e coinvolto
nella Mitologia greca, a fondare la prima città sarda: Nora appunto. (SIC)....... Ma se pensiamo alle parole di
Solino, scrittore romano del III sec.
a.C., la parentela con Tharros è scontata. Solino scrive infatti che “Norace
arrivava da Tartesso (Tarsis, Tarso, Tarros)”. (SIC) .... Norace è la storpiatura di NURAKE
(Norake, Nurace…). Cosa questa che la dice lunga su una delle prime (presunte e
solite) colonizzazioni dell’Isola. Il Norace arrivato dall’Iberia portava un
nome sardo che più sardo non si può. (sIC) .......con tanta diffusione di questa
parola, oltre alla Mesopotamia e
Nora, insieme a Tharros e le altre, fu citata da (SIC).......................... oggi abbiamo anche delle prove visive
importanti. In primis un documentario
dell’Istituto Luce degli anni 1950, bellissimo e dimenticato (al solito) in
chissà quale scantinato. Mostra l’esplorazione di un palombaro che scende
fino a
Da: "I POPOLI del MARE, le mie Scoperte" ed. 2024 di LEONARDO MELIS
https://www.amazon.it/POPOLI-DEL-MARE-MIE-SCOPERTE/
mercoledì 28 maggio 2025
Città Shardana in Israele, ecco lo spunto.
Città Shardana in Israele, ecco lo spunto.
Al Awaht sul Monte Carmelo, da noi identifica nel 2005 con la biblica Aroset Goim con il beneplacito di un Adam Zertal assolutamente d’accordo sul nome della città, da lui definita shardana e soprattutto sul nome dei suoi abitanti.
5000 Shardana comandati dal generale Sisara. “Sisara è un nome non di queste parti, ma penso sia appunto sardo”, raccontò nel 2005 quando ci incontrammo a Cagliari al Museo Archeologico. Ci informarono che 10 anni dopo pubblicò un libro su Sisara e la sua città. Non sappiamo se ci mise nella bibliografia oppure no; va bene comunque.
Oggi mentre scriviamo, un politico israeliano in visita ai politici sardi annuncia che “In Israele, sul Monte Carmelo, vi è una città “nuragica”. La stampa sarda e il web in particolare si scatenano per questo scoop! Anche molti nostri lettori, probabilmente con la memoria corta. Molto corta.
Così oggi, 12/07/2022 ci accingiamo a fare quanto temevamo di fare per tanto tempo.
Ci accingiamo a compiere una ennesima sfida, inventando un altro modo di scrivere, che nuovo non è affatto se torniamo indietro di qualche secolo. Come infatti oltre vent’anni fa riprendemmo il modo di scrivere degli antichi storici, come Erodoto, Pausania, i latini Festo, Livio, Plutarco tirandoci addosso gli sberleffi di chi fino a quel momento aveva scritto i libri di storia, interrotti da mille note e con linguaggio “Tecnico” per addetti ai lavori, ma incomprensibile per i lettori oggi ci reinventiamo un modo di scrivere che era quello di Cesare nel De Bello Gallico: un libro di Storia di avvenimenti con al centro un personaggio.
Nel nostro caso sarà un protagonista Sardana, nel periodo della Grande invasione del 1200 a.C. il suo nome?
Sisara.
sabato 24 maggio 2025
78. Shardana - Sardegna, i popoli del mare con Leonardo Melis
- Nel 2005 pubblica dell’esistenza di circa 30 statue gigantesche dimenticate da 30 anni nel museo di Cagliari, che rivoluzionano la storia della statuari del mediterraneo.
- Sempre nel 2005 scopre il Calendario millenario dei Shardana datato al 3761 a.C.
- La vela moderna a bordo delle navi dei Popoli del mare raffigurate a Medinet Abu.
- Il Nuraghe Calcolatore a Santa Barbara che scandisce i tempi del Calendario Shardana.
- In Egitto nel 2009 scopre un tempietto a Deir el Medineth contenente la raffigurazione dell’ARKA dell’alleanza e meccanismi elettrici legati alle scoperte di Galvani.
- Sulle tracce di Sigmund Freud rintraccia le origini e il nome di Mose, principe egizio. Dimostra che la sua nascita non poteva essere ebrea e che soprattutto il passaggio del Mar Rosso non avvenne nel mare, ma negli stagni più a Nord: Yam Suph.
- Nel 2010 pubblica la scoperta di una Ziggurat in Sardegna e un Coccio con la scritta “SHARDANA” risalente al 2° Millennio.
- Nel 2012 le scoperte più importanti: Due ulteriori ziggurat, o PAJARE identiche a quelle del Salento e delle Baleari e una intera città del 2° millennio a.C. sull’altipiano della Jara, Pubblicazioni:
- Nel 2005 pubblica “Shardana i Principi di Dan” oggi alla terza ristampa.
- Nell’estate 2008 pubblica “I Calcolatori del Tempo”, la scoperta di un calendario millenario e di un nuraghe calcolatore.
- Dicembre 2008: “Shardana I Custodi del Tempo” rivela la scoperta in un tempio egizio di macchinari “che non dovevano esistere” e il prototipo dell’Arca di Mose.
- Nel 2009: “Shardana les Peuples de la Mer” ediz. In Lingua francese
- Maggio 2010: “Shardana Jenesi degli Urim” l’origine dei Popoli che uscirono da UR. La scoperta di una Ziqurat in Sardinia. La scoperta di un documento in Lingua Shardana.
- Autunno 2012 “Shardana la Bibbia degli Urim”.
- Nel ----- 2016 pubblica “Shardana Antichi Re del Mare”
- Nel --- 2018 publica “Shardana & Shakalasa con l’amico Andrea di Lenardo
- Nel -- 2020 pubblica “I Popoli del Mare, dal Mediterraneo all’Oriente” con al casa francese LUXCO EDITIONS
- Nel ---2020 ad aprile pubblica “I Popoli del Mare, le Navi di Tarsis” per il mercato brasiliano e americano
- Ancora nel 2020 pubblica “I Popoli del Mare, Cronologia” direttamente su Amazon e “I Popoli del Mare, le Navi di Tarsis”
- “Popoli del Mare, dal Mediterraneo all’Oriente” nuova versione
- 2022: “I Popoli del Mare, Sisara generale shardana in Israel”
giovedì 15 maggio 2025
NORA. Con i tratti di mare inabissati. Da una cartina di Sabbatino Moscati
NORA. Con i tratti di mare inabissati. Da una cartina di Sabbatino Moscati
L’Inabissamento: un’altra prova inequivocabile dell’esistenza di queste città precedente all’arrivo di "Fenici", Punici e Romani, è data dall’inabissamento di alcune di esse, fra cui Nora e Tharros.
Una parte dell’abitato è sommersa dalle acque del mare, dovuto all’innalzamento del livello del Mediterraneo, un fenomeno questo che avvenne storicamente in un periodo che va dal 1200 al 1150 a.C. (Carta Raspi).
Ora sappiamo con certezza che i "Fenici", secondo gli ARCHEOBUONI, uscirono dai loro porti intorno al 900-800 a.C., notizie di Cartagine in Sardegna se ne hanno intorno al 540 a.C. col disastroso tentativo di conquista da parte di Malco.
In quanto a Roma si hanno i primi contatti solo intorno al 238 a.C. dopo la famosa rivolta dei mercenari cartaginesi, che spinsero il Senato a inviare in Sardegna le legioni.
Anche se un precedente tentativo l’aveva fatto nel 259 L. Cornelio Scipione che, dopo aver conquistato Alalia in Corsica, si impadronì di Olbia, ma l’arrivo di una flotta Sardo/Cartaginese lo costrinse ad abbandonare la città.
E’ ovvio quindi che né Fenici, né Cartaginesi o Romani potevano aver costruito alcuna di queste città.
Da: "I POPOLI del MARE, le mie scoperte"
https://www.shardana.org/scoperte-leonardo-melis/
lunedì 12 maggio 2025
LA SCRITTURA dei POPOLI del MARE nel SINAI
<<L’Immagine sopra riporta una parte dei petroglifi rintracciati da Anati e altri studiosi sul “Monte di Dio” ne l Sinai.
L’immagine riporta anche alcuni segni scoperti da Bruno Vacca in Sardinia; nel Nuraghe vicino al Pozzo di S. Cristina, nelle campagne di Macomer e nella Jara tra Setzu e Tuili, vicino alla fonte sacra di Santa Luisa.
Le due “Stele” inoltre sarebbero quella di Nora ove è riportata da scritta B.SRDN (AB SARDON, BABAI SARDONE) e sotto il Coccio di Pozzomaggiore, che coccio non era ma una ceramica incisa con scritte sinaitiche (SRDN… e l’ALEPH).
Il coccio di Pozzomaggiore, ritrovato durante gli scavi della Sovrintendenza, fu classificato “Coccio” è finì al solito nei sotterranei del Museo di Sassari.
Leonardo Melis, ricevutane una foto da un amico (anonimo), intuì trattarsi di documento scritto e lo fece esaminare dall’amico Gigi Sanna e la Dott.ssa dell’Università di Parma.
Il risultato lo vediamo tutti.
Quello che non riusciamo a capire è il perché di questi ascondi menti da parte di chi dovrebbe invece valorizzare questi ritrovamenti.
Forse perché deve sussistere e resistere il concetto di Sardi analfabeti nella loro storia?
Le testimonianze sulla reale presenza di Israele nel Sinai (e con essi i Popoli del Mare) che stanno emergendo da ricerche archeologiche effettuate nel deserto del Negeb, soprattutto nel monte Har Harkom ci hanno confortato in queste nostre fatiche.
Nel nostro viaggio in Val Camonica, due anni fa, avemmo notizia di un eminente studioso ivi residente che stava effettuando da anni, studi su Har Harkom: il prof. Anati.
Egli sostiene l’identificazione di Har Harkom col Monte delle Tavole della Legge. Ma non si tratta dell’unica testimonianza.
Altri ricercatori hanno ritrovato incisioni su rocce e templi con chiari riferimenti al periodo dell’Esodo.
Alcune delle incisioni riportano inequivocabili segni riferiti non solo a Israele, ma anche ai Shardana.>>