mercoledì 17 settembre 2025

Festa shardana a Laconi 2011

 


Festa shardana a Laconi 2011

GIUGNO 2011 SOSLSTIZIO D'ESTATE. Una delle priome FESTE della JENTE SHARDANA, con 650 persone con CONFERENZA la CINETEATRO DE ANDRE, PRANZO AL HOTEL LE MAGNOLIE, spettaccolo musicale al PARCO AYMERICH dei JUDIKES di ARBOREA, con gruppi di ballo orientale, gruppi musicali, fa cui i SHARDANA nuova composizione... giochi premi e bancarelle ....

lunedì 15 settembre 2025

La Zigurat di Pozzomaggiore

 



La Zigurat di Pozzomaggiore

 

<A gennaio 2010 ci siamo recati in loco, con il Sindaco Tonino e l’amico Mariano. Con noi c’era anche Patty Pasquarella che scoprì il tempio di Deir el Medinet nel 2008.

Cominciamo a vedere come si presenta lo strano sito. Vediamo che la costruzione più importante si presenta con una forma a noi ben nota. Una forma che ricorda altri piccoli tempietti presenti in sardinia a forma di nave e riproducenti le Esedre delle Tombe di Giganti. Nel mezzo del recinto vediamo una sorta di linea separatrice. Proprio a questo livello si trova la costruzione a gradoni che riteniamo sia una Ziggurat. Nelle foto a seguire vediamo meglio quanto ipotizziamo. Teniamo presente che l’illustrazione riguarda la parte centrale dell’Insediamento. Il terreno intorno è però cosparso di altre costruzioni, alcune a forma di nuraghe. Recinzioni di mura spesse anche 5-6 m. sono sotto il lentischio e gli alberi di leccio. Un complesso che ha una estensione ragguardevole e che ci ha fatto pensare addirittura a una città, di quelle per intenderci di stile mesopotamico, con al centro l’Esagila con la Ziggurat ove soggiornava il Dio della città. E’ il “Trono” in cui si insediò Nabu quando fu mandato in esilio nelle Isole dell’Occidente a fine del terzo millennio? I Testi sumeri ci dicono che “Nabu salpò verso il Grande Mare” E ancora: “Nabu fuggì in un’isola del Grande Mare”. Insomma, esaminando i fatti che raccontiamo in questo libro, pare che Nabu (e forse suo nonno Enki) visitassero quest’isola “in mezzo al Grande Mare” (Mediterraneo Occ. n.d.A.) più volte. Di sicuro nel 2050 a.C. circa Nabu

dovette fuggire dall’ira del fratello e del cugino di suo padre Marduk (Nergal e Ninurta). Questi due si allearono contro Marduk che richiedeva la supremazia sugli Dei. Ne conseguì un conflitto che inizialmente vide Marduk soccombere, ma la controffensiva delle sue armate guidate dal figlio Nabu fecero cambiare le sorti della guerra. Nabu riuscì a conquistare le terre dell’Occidente e a costituire un’alleanza di regni che si scontrarono sovente con le città sumere guidate dagli enliliti Nergal e Ninurta. Questi conflitti sono raccontati anche dalla Bibbia nell’epopea di Abram. La storia della guerra dei cinque re (fra cui i re di Sodoma e Gomorra) contro i quattro re “assiri” nel 2040 a.C. circa fa parte di questa epopea. Ciò non significa necessariamente che due Dei, Nabu ed Enki, arrivassero fisicamente nell’isola di Sardinia, ma che popoli che seguivano il loro culto approdassero nell’isola! La presenza di Enki è indicata dal proliferare del suo culto, quello dei pozzi sacri. La presenza di Nabu è invece molto probabilmente fisica. Nabu non era un Dio, ma un semidio, né più né meno che i vari Eracle, Gilgamesh, Sargon, Perseo, Romolo ecc.. Suo padre era Marduk e sua madre una terrestre di nome … Sardanit (Sarpanit)! Perché dunque possiamo sostenere che Nabu arrivò in Sardinia?>


domenica 14 settembre 2025

Shardana I popoli del mare tvcity. Conferenza di LEONARDO MELIS

 




Una simpatica intervista di Leonardo Melis da parte della TV campana TVCITY. IN DIRETTA, con interventi e domande da parte del pubblico. La trasmissione conferma ancora una volta l'interesse crescente in tutta ITALIA, SARDEGNA compresa, per questi popoli che risiedevano nel Mediterraneo quasi 1500 anni prima di GRECI e ROMANI. A smentire quanto ci hanno propinato i libri scolastici italici, per cui la civiltà arrivò nel mediterraneo solo con GRECI e ROMANI appunto. Dimenticandoci dei famigerati e inesistenti "FENICI". un'invenzione questa proprio da parte dei greci, ripresa poi dai Romani e nel secolo scorso da uno studioso di origini ebraiche verso la fine della seconda guerra mondiale per spianare la strada al nuovo stato di ISRAELE. I Libri di Leonardo Melis su AMAZON https://www.amazon.it/s?k=leonardo+me...

venerdì 12 settembre 2025

ISRAEL(E) NON C'ENTRA!

 



ISRAEL(E) NON C'ENTRA!
 
Non ha nessun diritto con i territori che sta pretendendo. Là c'erano I Popoli del Mare, Palestini compresi.

Non siamo noi a sostenerlo ma è scritto nella BIBBIA

 il Libro dei Judici subito all’apertura ci fa un quadro  della “Conquista” da parte delle restanti Tribù ebraiche  piuttosto  disarmante:

  Juda, con l’aiuto del Signore riuscì a conquistare la regione montuosa, ma non riuscì  a vincere gli abitanti della pianura, dotati di carri ferrati (I Pheleset/Filistei).

  • I figli di Beniamino  non scacciarono da Jerusalem i Jebusei, vissuti ivi con loro fino al giorno d’oggi.

  Manasse non espulse gli abitanti Beth San, Taanac, di Dor, Jeblaam, Megiddo… sicchè l’antico Kananeo continuò ad abitare in quel paese.

  Zabulon non scacciò i Cananei da Ketron e Naalal, ed essi abitarono  con lui.

  Aser non scacciò i Cananei da Akko, Sidone Aalab, Afec, Rechob, perciò  abitarono fra quelli.

  Ephraim non scacciò i Cananei che abitavano in Gazer  (Azor?), e questi dimorarono con lui.

  Nephtali non scacciò i Cananei da Bet Semes e Bet Anat, ma  dimorò con loro.”>

(JUDICI:  I – 21-36)

 

Da “Shardana la Bibbia degli Urim” ed. 2008 Leonardo Melis


giovedì 11 settembre 2025

Navi dei Popoli del Mare con vela moderna



Navi dei Popoli del Mare con vela moderna

Le VELE SARDANA. Quando nel 2005 pubblicammo “Shardana i Principi di Dan”, pubblicammo lo studio delle Vele Shardana rappresentate a Medinet Abu, vele che a parer nostro erano le antenate della vela moderna. La vela triangolare che consente di navigare anche contro vento, facendo a meno dell’uso dei remi. Recentemente abbiamo avuto il piacere di incontrare un amico ingegnere con la passione della vela, il quale ci ha annunciato di essere riuscito a realizzare questo modello di vela moderna e di averlo sperimentato con successo. Gli abbiamo chiesto di scriverci due righe di resoconto. Ecco.                 <<Numerosi studiosi dell’antichità quali Leonardo Melis, Bruno Vacca, Gian Giacomo Pisu ed altri ancora, stanno diffondendo la cultura e le vicende legate ai Popoli del Mare tra i quali i nostri Shardana.

Esiste sostanziale accordo sul fatto che si trattasse di navigatori dotati di capacità fuori dal comune per l’epoca in cui operavano ed in grado di circumnavigare l’Africa alla ricerca dello stagno necessario per la produzione del bronzo, tenuto presente che la nostra isola era ricca di rame ma poverissima di stagno (metallo quasi totalmente assente).

Sul come navigassero e con quali mezzi di propulsione e di governo sono state fatte vaghe ipotesi. Si è ipotizzato che sfruttassero le correnti marine presenti con diverse direzioni e velocità nelle varie parti dell’anno. Sicuramente non usavano i remi per spostamenti in alto mare ed ancor meno per circumnavigare l’Africa, dal momento che sicuramente arrivavano alle foci dei fiumi Zambesi e Limpopo per risalire sino alle miniere del Grande Zimbabwe. Sicuramente navigavano a vela con un piano velico che permetteva di procedere seguendo rotte prestabilite e sfruttare i venti provenienti da qualunque direzione.

Tutti i piani velici attualmente in uso presuppongono l’uso del timone e tutti gli scafi sono dotati di una o più chiglie per ridurre lo scarroccio, cioè l’allontanamento dalla rotta prestabilita. Convinto che quei popoli navigassero con estrema perizia, ho deciso di immaginare e successivamente realizzare un piano velico che avesse le seguenti caratteristiche:

• facilità di gestione anche con equipaggio ridotto

• buona efficienza fluidodinamica

• capacità di navigare in assenza di timone in tutte le andature.>>

 

Mario Marongiu. Per il libro di Leonardo Melis: “Shardana la Bibbia degli Urim”

*  N.d.A: Le navi shardana avevano a bordo la BUSSOLA con anello rotante


 

giovedì 4 settembre 2025

I POPOLI del MARE: SISARA e i SHARDANA

 


I POPOLI del MARE: SISARA e i SHARDANA 

Sabato 06-09-2025 ore 17 Lanusei Salone Comunale, Leonardo Melis parlerà dei suoi ultimi libri degli ultimi 5 anni. Fra tutti il libro di Sisara, generale shardana citato dalla Bibbia. personaggio di cui è stata scoperta la città, identificata da Leonardo Melis ai primi del secolo con la "città shardana" di AL  AWAHT scoperta dall'archeologo Adam Zertal, con cui leonardo si incontrò a Cagliari nel 2005, proponendogli quanto Leonardo aveva scritto anni prima nel suo "SHARDANA I PRINCIPI di DAN", dove oltre a identificare al città con AROSET GOIM, discusse con Zertal anche sull'rigine sarda del nome SISARA ... Ipotesi che Zertal si disse convinto essere esatta  e secondu lui ricordava la città di SASSARI ... 
Leonardo parlerà dell'invasione dell'Oriente da parte dei Popoli del Mare nel 1200 a.C. e la conseguante distruzione delle ROCCHE DI POTERE  delle città potentati dell'età del Bronzo: TIRINTO, MICENE, TROYA, HATTUSA. UGARIT, TIRO, SIDONE, BYBLOS.. e l'attacco all'EGITTO di RAMESSE III. 
L'insediamento da parte dei Popoli  del Mare nelle provincie prima egizie di SIRIA-PALESTINA CHE GLI ebrei chiamano nella Bibbia: ISRAEL e PENTAPOLI PHELESET (l'attuale striscia di GAZA) ... e i rapporti con l'ISRAEL(E)  attuale, creata dai GOVERNI "OCCIDENTALI" .. nel 1947-48 ... 

sabato 23 agosto 2025

TROYA distrutta dai Popoli del Mare


TROYA distrutta dai Popoli del Mare 

A Troja vi era la maggior parte dei Popoli del Mare schierati da ambo le parti: dalla parte di Ilio: i Teucri/Tjekker, i Dardani/Sardana, I Likku/Lici, i Cari/Sardana del Mar Nero. Mentre dall’altra parte, sempre secondo Omero: Akei/Akayasa, Danai/Denen, Cretesi/Pheleset, Dodonei/Dardani/Sardana(?), Spartani/Tjekker. Chiaramente assenti i Washasa, i Sardana e i Pheleset come armata ufficiale. Facciamo una precisazione con i nostri comandanti e le relative flotte … Abbiamo ripreso in parte il racconto di Omero, chiarendo che in realtà la “Guerra di Troja” non si svolse come il Vate racconta. Si tratta invece di racconti importati da alcuni dei protagonisti; e noi sappiamo bene che trattasi di coloro che Omero identifica come Greci, ma Greci non sono affatto, essendo popoli del Baltico: i Danai/Denen. Omero fece il nostro stesso errore identificando i Danai con i Greci, mentre noi li identificammo nel nostro primo libro come Sardana. Gli Egizi però sono al solito ottima fonte di chiarimento, essi elencano fianco a fianco questi popoli, ossia i Denen sono presenti insieme agli Akayasa (Greci) e ai Sardana (Sardi).

In quanto al vero svolgimento della incursione dei Popoli del Mare a Troja, lo abbiamo accennato: trattasi del piano concordato dall’Alleanza nel tragitto verso la meta finale: L’Egitto!. Nella loro marcia via terra essi, i Popoli del Grande Verde, avevano il piano preciso di distruggere le Rocche di Comando dei principati con al servizio i mercenari Akayasa, Sardana, Libu, Likku, Shakalasa, Tjekker… i quali mercenari passavano automaticamente dalla parte degli “invasori”, Loro fratelli. Così avvenne a Tirinto, Micene … e così avvenne a Troja. Ciò è raccontato ad esempio da Omero come la fuga dei Trojani e i loro alleati dalla città in fiamme. In realtà non si trattava della città in fiamme, ma solo della Rocca di Ilio e la fuga non era affatto una fuga, ma un trasferimento degli abitanti nel tragitto verso Hattusa.

Da: "I POPOLI del MARE, Sisara eroe shardana in Israel"