Shardana i Popoli del Mare (Leonardo Melis)
Il BLOG ufficiale del Libro che ha cambiato il modo di scrivere la storia in questo millennio. Il libro che ha varcato i confini della Sardinia, dell'Italia e dell'Europa. La Storia riscritta del Mediterraneo e dell'Oriente antico. La storia di un popolo già Antico per gli Antichi: i SHARDANA.. i Popoli del Mare
mercoledì 17 settembre 2025
Festa shardana a Laconi 2011
lunedì 15 settembre 2025
La Zigurat di Pozzomaggiore
La Zigurat di Pozzomaggiore
<A gennaio 2010 ci siamo
recati in loco, con il Sindaco Tonino e l’amico Mariano. Con noi c’era anche
Patty Pasquarella che scoprì il tempio di Deir el Medinet nel 2008.
Cominciamo a vedere come si
presenta lo strano sito. Vediamo che la costruzione più importante si presenta
con una forma a noi ben nota. Una forma che ricorda altri piccoli tempietti
presenti in sardinia a forma di nave e riproducenti le Esedre delle Tombe di
Giganti. Nel mezzo del recinto vediamo una sorta di linea separatrice.
Proprio a questo livello si trova la costruzione a gradoni che riteniamo sia
una Ziggurat. Nelle foto a seguire vediamo meglio quanto ipotizziamo. Teniamo
presente che l’illustrazione riguarda la parte centrale dell’Insediamento. Il
terreno intorno è però cosparso di altre costruzioni, alcune a forma di
nuraghe. Recinzioni di mura spesse anche 5-6 m. sono sotto il lentischio e
gli alberi di leccio. Un complesso che ha una estensione ragguardevole e che ci
ha fatto pensare addirittura a una città, di quelle per intenderci di stile
mesopotamico, con al centro l’Esagila con la Ziggurat ove soggiornava il
Dio della città. E’ il “Trono” in cui si insediò Nabu quando fu mandato
in esilio nelle Isole dell’Occidente a fine del terzo millennio? I Testi sumeri
ci dicono che “Nabu salpò verso il Grande Mare” E ancora: “Nabu
fuggì in un’isola del Grande Mare”. Insomma, esaminando i fatti che
raccontiamo in questo libro, pare che Nabu (e forse suo nonno Enki) visitassero
quest’isola “in mezzo al Grande Mare” (Mediterraneo Occ. n.d.A.) più volte. Di
sicuro nel 2050 a.C. circa Nabu
dovette fuggire dall’ira del fratello e del cugino di suo padre Marduk (Nergal e Ninurta). Questi due si allearono contro Marduk che richiedeva la supremazia sugli Dei. Ne conseguì un conflitto che inizialmente vide Marduk soccombere, ma la controffensiva delle sue armate guidate dal figlio Nabu fecero cambiare le sorti della guerra. Nabu riuscì a conquistare le terre dell’Occidente e a costituire un’alleanza di regni che si scontrarono sovente con le città sumere guidate dagli enliliti Nergal e Ninurta. Questi conflitti sono raccontati anche dalla Bibbia nell’epopea di Abram. La storia della guerra dei cinque re (fra cui i re di Sodoma e Gomorra) contro i quattro re “assiri” nel 2040 a.C. circa fa parte di questa epopea. Ciò non significa necessariamente che due Dei, Nabu ed Enki, arrivassero fisicamente nell’isola di Sardinia, ma che popoli che seguivano il loro culto approdassero nell’isola! La presenza di Enki è indicata dal proliferare del suo culto, quello dei pozzi sacri. La presenza di Nabu è invece molto probabilmente fisica. Nabu non era un Dio, ma un semidio, né più né meno che i vari Eracle, Gilgamesh, Sargon, Perseo, Romolo ecc.. Suo padre era Marduk e sua madre una terrestre di nome … Sardanit (Sarpanit)! Perché dunque possiamo sostenere che Nabu arrivò in Sardinia?>
domenica 14 settembre 2025
Shardana I popoli del mare tvcity. Conferenza di LEONARDO MELIS
Shardana I popoli del mare tvcity. Conferenza di LEONARDO MELIS
venerdì 12 settembre 2025
ISRAEL(E) NON C'ENTRA!
il Libro dei Judici subito all’apertura ci fa un quadro della “Conquista” da parte delle restanti Tribù ebraiche piuttosto disarmante:
• Juda, con l’aiuto del Signore riuscì a conquistare la regione montuosa, ma non riuscì a vincere gli abitanti della pianura, dotati di carri ferrati (I Pheleset/Filistei).
• I figli di Beniamino non scacciarono da Jerusalem i Jebusei, vissuti ivi con loro fino al giorno d’oggi.
• Manasse non espulse gli abitanti Beth San, Taanac, di Dor, Jeblaam, Megiddo… sicchè l’antico Kananeo continuò ad abitare in quel paese.
• Zabulon non scacciò i Cananei da Ketron e Naalal, ed essi abitarono con lui.
• Aser non scacciò i Cananei da Akko, Sidone Aalab, Afec, Rechob, perciò abitarono fra quelli.
• Ephraim non scacciò i Cananei che abitavano in Gazer (Azor?), e questi dimorarono con lui.
• Nephtali non scacciò i Cananei da Bet Semes e Bet Anat, ma dimorò con loro.”>
(JUDICI: I – 21-36)
giovedì 11 settembre 2025
Navi dei Popoli del Mare con vela moderna
Navi dei Popoli del Mare con vela moderna
Le VELE SARDANA.
Quando nel 2005 pubblicammo “Shardana i Principi di Dan”, pubblicammo lo studio
delle Vele Shardana rappresentate a Medinet Abu, vele che a parer nostro erano
le antenate della vela moderna. La vela triangolare che consente di navigare
anche contro vento, facendo a meno dell’uso dei remi. Recentemente abbiamo
avuto il piacere di incontrare un amico ingegnere con la passione della vela,
il quale ci ha annunciato di essere riuscito a realizzare questo modello di
vela moderna e di averlo sperimentato con successo. Gli abbiamo chiesto di
scriverci due righe di resoconto. Ecco. <<Numerosi studiosi
dell’antichità quali Leonardo Melis, Bruno Vacca, Gian Giacomo Pisu ed altri
ancora, stanno diffondendo la cultura e le vicende legate ai Popoli del Mare
tra i quali i nostri Shardana.
Esiste sostanziale accordo sul fatto che si
trattasse di navigatori dotati di capacità fuori dal comune per l’epoca in cui
operavano ed in grado di circumnavigare l’Africa alla ricerca dello stagno
necessario per la produzione del bronzo, tenuto presente che la nostra isola
era ricca di rame ma poverissima di stagno (metallo quasi totalmente assente).
Sul come navigassero e con quali mezzi di
propulsione e di governo sono state fatte vaghe ipotesi. Si è ipotizzato che
sfruttassero le correnti marine presenti con diverse direzioni e velocità nelle
varie parti dell’anno. Sicuramente non usavano i remi per spostamenti in alto mare
ed ancor meno per circumnavigare l’Africa, dal momento che sicuramente
arrivavano alle foci dei fiumi Zambesi e Limpopo per risalire sino alle miniere
del Grande Zimbabwe. Sicuramente navigavano a vela con un piano velico che
permetteva di procedere seguendo rotte prestabilite e sfruttare i venti
provenienti da qualunque direzione.
Tutti i piani velici attualmente in uso
presuppongono l’uso del timone e tutti gli scafi sono dotati di una o più
chiglie per ridurre lo scarroccio, cioè l’allontanamento dalla rotta
prestabilita. Convinto che quei popoli navigassero con estrema perizia, ho
deciso di immaginare e successivamente realizzare un piano velico che avesse le
seguenti caratteristiche:
• facilità di gestione anche con equipaggio
ridotto
• buona efficienza fluidodinamica
• capacità di navigare in assenza di timone in
tutte le andature.>>
Mario Marongiu. Per il libro di Leonardo Melis: “Shardana la Bibbia degli Urim”
* N.d.A: Le navi shardana avevano a bordo la BUSSOLA con anello rotante
giovedì 4 settembre 2025
I POPOLI del MARE: SISARA e i SHARDANA
sabato 23 agosto 2025
TROYA distrutta dai Popoli del Mare
A Troja vi era la maggior parte dei Popoli del Mare
schierati da ambo le parti: dalla parte di Ilio: i Teucri/Tjekker, i
Dardani/Sardana, I Likku/Lici, i Cari/Sardana del Mar Nero. Mentre
dall’altra parte, sempre secondo Omero: Akei/Akayasa, Danai/Denen,
Cretesi/Pheleset, Dodonei/Dardani/Sardana(?), Spartani/Tjekker. Chiaramente
assenti i Washasa, i Sardana e i Pheleset come armata ufficiale. Facciamo una
precisazione con i nostri comandanti e le relative flotte … Abbiamo ripreso in
parte il racconto di Omero, chiarendo che in realtà la “Guerra di Troja” non si
svolse come il Vate racconta. Si tratta invece di racconti importati da alcuni
dei protagonisti; e noi sappiamo bene che trattasi di coloro che Omero
identifica come Greci, ma Greci non sono affatto, essendo popoli del Baltico:
i Danai/Denen. Omero fece il nostro stesso errore identificando i Danai con
i Greci, mentre noi li identificammo nel nostro primo libro come Sardana. Gli Egizi
però sono al solito ottima fonte di chiarimento, essi elencano fianco a fianco
questi popoli, ossia i Denen sono presenti insieme agli Akayasa (Greci) e ai
Sardana (Sardi).
In quanto al vero svolgimento della incursione dei Popoli del Mare a Troja, lo abbiamo accennato: trattasi del piano concordato dall’Alleanza nel tragitto verso la meta finale: L’Egitto!. Nella loro marcia via terra essi, i Popoli del Grande Verde, avevano il piano preciso di distruggere le Rocche di Comando dei principati con al servizio i mercenari Akayasa, Sardana, Libu, Likku, Shakalasa, Tjekker… i quali mercenari passavano automaticamente dalla parte degli “invasori”, Loro fratelli. Così avvenne a Tirinto, Micene … e così avvenne a Troja. Ciò è raccontato ad esempio da Omero come la fuga dei Trojani e i loro alleati dalla città in fiamme. In realtà non si trattava della città in fiamme, ma solo della Rocca di Ilio e la fuga non era affatto una fuga, ma un trasferimento degli abitanti nel tragitto verso Hattusa.
Da: "I POPOLI del MARE, Sisara eroe shardana in Israel"