giovedì 25 settembre 2025

FLOTTIGLIE, MIGRANTI, EBREI, FENICI e PALESTINESI

 


FLOTTIGLIE, MIGRANTI, EBREI, FENICI e PALESTINESI

I FENICI non chiamavano se stessi “FENICI”, anzi, in “LINGUA FENICIA”  si scriveva: KN.NM (Cananim, ossia Cananei) che spiega l’inghippo che qualcuno volle creare agli inizi del secolo scorso. In particolari alcuni studiosi Ebrei, con dei motivi legati probabilmente a una nascita di uno stato ebraico in Palestina, ossia la terra dei Pheleset (gli Ebrei infatti erano i Judei o abitanti di Juda della diaspora al tempo dei Romani) . Gli studiosi infatti li posizionano nella SIRO-PALESTINA, in corrispondenza dell’attuale LIBANO fin dal XII sec. a.C. La stessa data dell’Insediamento dei Popoli del Mare, dopo gli accordi con RAMESSE III  che, in cambio della salvezza del trono e del regno Egizio, dovette cedere le provincie dell’Impero: SINAI e SIRO/PALESTINA. Ne è prova l’elenco delle città attribuite a questo fantomatico popolo: AKKO (S. Giovanni d’Acri), Gazza, la stessa Tiro  etc.  Città queste abitate dai Popoli del Mare e citate dai documenti egizi, come spesso abbiamo sottolineato in altri capitoli. “Ad Akko, sotto Tiro, abitano i Sardana”  (Onomastico di Amenemope)… A Byblos abitavano i Tjekker, come a Dor (Il viaggio di Wen.Amon). A Gaza i Phelset.. e a Tiro i Libu… tutto ciò fino al 8° sec. a.C. … casualmente la datazione della “comparsa dei Fenici (i Pellerosa)  citati dai Greci. -----(Fonte: LEONARDO MELIS nei suoi libri sui POPOLI del MARE

Il Fenicianesimo è una forma di nazionalismo libanese adottata da alcuni esponenti libanesi, soprattutto cristiani maroniti, al momento dell'istituzione del Grande Libano,[1] rivendicando l'identificazione della nascente nazione libanese con l'eredità storica e culturale degli antichi Fenici.[2]

Lo Stato del Grande Libano fu uno Stato, formalmente autonomo, che faceva parte della Siria mandataria (allora amministrata dalla Francia sotto un regime giuridico internazionale di mandato della Società delle Nazioni) dal 1920, e che prese il nome di Repubblica Libanese nel 1926. Le frontiere geografiche del «Grande Libano» corrispondono all'incirca a quelle dell'attuale Libano. Terminò formalmente il 22 novembre 1943 con l'indipendenza della Repubblica del Libano.

Il professore universitario olandese Leonard C. Biegel, nel suo libro del 1972 Minorities in the Middle East: Their significance as political factor in the Arab World ha coniato il termine Neo-Shu'ubiyya per denominare i tentativi moderni dei nazionalismi non arabi alternativi nel Vicino Oriente, ad es. l'Arameanesimo, l'Assirianesimo, alcune forme del nazionalismo siriano, il nazionalismo curdo, il Berberismo, il Faraonismo e il Fenicianismo, appunto.

Fonti:  WIKIPEDIA E ALTRE RICERCHE

EXODUS la nave del 1948

L'Exodus fu la nave di maggiori dimensioni a trasportare sfollati ebrei che volevano entrare nel Mandato britannico di Palestina. La sua vicenda ebbe luogo quindi poco prima della fine del mandato britannico e della fondazione dello Stato di Israele. - già nel 1948 c'era stato appunto il caso della nave EXODUS con un migliaio di MIGRANTI EBREI EUROPEI che nessuno accoglieva ... furono accolti dai .... PALESTINESI!!!!

 ... E come ricompensa si impadronirono delle case degli sventurati OSPITANTI .. cacciandoli e formando lo STATO di  israel(e) .....era il 1947 .... e questa è STORIA e non propaganda ... ANTISEMITICA ... Oltretutto a questi MIGRANTI si unirono altri EBREI, I QUALI COMINCIARONO A METTERE bombe NELLE CASERME BRITTANNICHE per convincerli a togliere il disturbo "DALLA LORO... TERRA!

 




domenica 21 settembre 2025

LA BOMBA a SETZU! …

 



LA BOMBA a SETZU! …     L’incredibile racconto di un bombardamento nei confronti di un paesino inerme della Sardegna da parte degli ANGLOAMERICANI o ALLEATI o LIBERATORI o come li si chiama da sempre. A raccontare è Leonardo Melis a un giovane futuro scrittore che faceva una ricerca sui bombardamenti degli Angloamericani durante l’ultima guerra mondiale. Il giovane futuro scrittore mi disse che aveva già intervistato altri 50 testimoni più o meno informati sui BOMBARDAMENTI relativi alla SARDEGNA nel 1943. Qualcuno lo aveva informato che uno di questi episodi accadde nel pese di nascita di Leonardo e che la casa dei suoi genitori fu rasa al suolo da una di queste “bombe … intelligenti”. Episodi da collegare a quanto sta succedendo in altri paesi di povera gente in questi giorni di tragedia nel Medio Oriente. Leonardo racconta dei parenti arrivati da Cagliari, sfollati come tanti altri abitanti della città presa di mira assurdamente per un INGANNO perpetrato ai danni dei Tedeschi dallo spionaggio alleato. L’inganno chiamato “OPERAZIONE CARNETRITA” ('operazione Mincemeat), prevedeva bombardamenti a tappeto della città di Cagliari in preparazione all’invasione alleata. Sappiamo purtroppo che tali bombardamenti non si fermarono al città capoluogo. Piccoli centri come Gonnosfaniga, spezzona menti sulla popolazione in processione per un funerale a quanto si sa, con 118 persone uccise, fra cui una ventina di BAMBINI. L’assurdità più assurda però riguarda il racconto di Leonardo sul bombardamento del suo piccolo paese natale: SETZU. Tornando all’inganno dei Servizi Segreti alleati, Invasione che doveva avvenire in Sardegna e in Grecia sappiamo bene che ebbe luogo in Normandia. “L’Operazione Carnetritta” quindi trasse in inganno i Tedeschi, poiché fu trovato al largo della Spagna il cadavere di un ufficiale inglese annegato che aveva con sé una borsa con dei documenti, i quali documentavano la previsione dello sbarco in Grecia e in Sardegna. Il tutto quindi creava il bisogno di bombardamenti a tappeto su Cagliari e altri centri dell’isola. Bombardamenti inutili e cinici. Proprio come sta accadendo questi giorni nei confronti di una popolazione innocente, giustificandola con la ricerca di una vittoria contro nemici invece ben definiti. Ascoltiamo il racconto che ne fa LEONARDO MELIS.

mercoledì 17 settembre 2025

Festa shardana a Laconi 2011

 


Festa shardana a Laconi 2011

GIUGNO 2011 SOSLSTIZIO D'ESTATE. Una delle priome FESTE della JENTE SHARDANA, con 650 persone con CONFERENZA la CINETEATRO DE ANDRE, PRANZO AL HOTEL LE MAGNOLIE, spettaccolo musicale al PARCO AYMERICH dei JUDIKES di ARBOREA, con gruppi di ballo orientale, gruppi musicali, fa cui i SHARDANA nuova composizione... giochi premi e bancarelle ....

lunedì 15 settembre 2025

La Zigurat di Pozzomaggiore

 



La Zigurat di Pozzomaggiore

 

<A gennaio 2010 ci siamo recati in loco, con il Sindaco Tonino e l’amico Mariano. Con noi c’era anche Patty Pasquarella che scoprì il tempio di Deir el Medinet nel 2008.

Cominciamo a vedere come si presenta lo strano sito. Vediamo che la costruzione più importante si presenta con una forma a noi ben nota. Una forma che ricorda altri piccoli tempietti presenti in sardinia a forma di nave e riproducenti le Esedre delle Tombe di Giganti. Nel mezzo del recinto vediamo una sorta di linea separatrice. Proprio a questo livello si trova la costruzione a gradoni che riteniamo sia una Ziggurat. Nelle foto a seguire vediamo meglio quanto ipotizziamo. Teniamo presente che l’illustrazione riguarda la parte centrale dell’Insediamento. Il terreno intorno è però cosparso di altre costruzioni, alcune a forma di nuraghe. Recinzioni di mura spesse anche 5-6 m. sono sotto il lentischio e gli alberi di leccio. Un complesso che ha una estensione ragguardevole e che ci ha fatto pensare addirittura a una città, di quelle per intenderci di stile mesopotamico, con al centro l’Esagila con la Ziggurat ove soggiornava il Dio della città. E’ il “Trono” in cui si insediò Nabu quando fu mandato in esilio nelle Isole dell’Occidente a fine del terzo millennio? I Testi sumeri ci dicono che “Nabu salpò verso il Grande Mare” E ancora: “Nabu fuggì in un’isola del Grande Mare”. Insomma, esaminando i fatti che raccontiamo in questo libro, pare che Nabu (e forse suo nonno Enki) visitassero quest’isola “in mezzo al Grande Mare” (Mediterraneo Occ. n.d.A.) più volte. Di sicuro nel 2050 a.C. circa Nabu

dovette fuggire dall’ira del fratello e del cugino di suo padre Marduk (Nergal e Ninurta). Questi due si allearono contro Marduk che richiedeva la supremazia sugli Dei. Ne conseguì un conflitto che inizialmente vide Marduk soccombere, ma la controffensiva delle sue armate guidate dal figlio Nabu fecero cambiare le sorti della guerra. Nabu riuscì a conquistare le terre dell’Occidente e a costituire un’alleanza di regni che si scontrarono sovente con le città sumere guidate dagli enliliti Nergal e Ninurta. Questi conflitti sono raccontati anche dalla Bibbia nell’epopea di Abram. La storia della guerra dei cinque re (fra cui i re di Sodoma e Gomorra) contro i quattro re “assiri” nel 2040 a.C. circa fa parte di questa epopea. Ciò non significa necessariamente che due Dei, Nabu ed Enki, arrivassero fisicamente nell’isola di Sardinia, ma che popoli che seguivano il loro culto approdassero nell’isola! La presenza di Enki è indicata dal proliferare del suo culto, quello dei pozzi sacri. La presenza di Nabu è invece molto probabilmente fisica. Nabu non era un Dio, ma un semidio, né più né meno che i vari Eracle, Gilgamesh, Sargon, Perseo, Romolo ecc.. Suo padre era Marduk e sua madre una terrestre di nome … Sardanit (Sarpanit)! Perché dunque possiamo sostenere che Nabu arrivò in Sardinia?>


domenica 14 settembre 2025

Shardana I popoli del mare tvcity. Conferenza di LEONARDO MELIS

 




Una simpatica intervista di Leonardo Melis da parte della TV campana TVCITY. IN DIRETTA, con interventi e domande da parte del pubblico. La trasmissione conferma ancora una volta l'interesse crescente in tutta ITALIA, SARDEGNA compresa, per questi popoli che risiedevano nel Mediterraneo quasi 1500 anni prima di GRECI e ROMANI. A smentire quanto ci hanno propinato i libri scolastici italici, per cui la civiltà arrivò nel mediterraneo solo con GRECI e ROMANI appunto. Dimenticandoci dei famigerati e inesistenti "FENICI". un'invenzione questa proprio da parte dei greci, ripresa poi dai Romani e nel secolo scorso da uno studioso di origini ebraiche verso la fine della seconda guerra mondiale per spianare la strada al nuovo stato di ISRAELE. I Libri di Leonardo Melis su AMAZON https://www.amazon.it/s?k=leonardo+me...

venerdì 12 settembre 2025

ISRAEL(E) NON C'ENTRA!

 



ISRAEL(E) NON C'ENTRA!
 
Non ha nessun diritto con i territori che sta pretendendo. Là c'erano I Popoli del Mare, Palestini compresi.

Non siamo noi a sostenerlo ma è scritto nella BIBBIA

 il Libro dei Judici subito all’apertura ci fa un quadro  della “Conquista” da parte delle restanti Tribù ebraiche  piuttosto  disarmante:

  Juda, con l’aiuto del Signore riuscì a conquistare la regione montuosa, ma non riuscì  a vincere gli abitanti della pianura, dotati di carri ferrati (I Pheleset/Filistei).

  • I figli di Beniamino  non scacciarono da Jerusalem i Jebusei, vissuti ivi con loro fino al giorno d’oggi.

  Manasse non espulse gli abitanti Beth San, Taanac, di Dor, Jeblaam, Megiddo… sicchè l’antico Kananeo continuò ad abitare in quel paese.

  Zabulon non scacciò i Cananei da Ketron e Naalal, ed essi abitarono  con lui.

  Aser non scacciò i Cananei da Akko, Sidone Aalab, Afec, Rechob, perciò  abitarono fra quelli.

  Ephraim non scacciò i Cananei che abitavano in Gazer  (Azor?), e questi dimorarono con lui.

  Nephtali non scacciò i Cananei da Bet Semes e Bet Anat, ma  dimorò con loro.”>

(JUDICI:  I – 21-36)

 

Da “Shardana la Bibbia degli Urim” ed. 2008 Leonardo Melis


giovedì 11 settembre 2025

Navi dei Popoli del Mare con vela moderna



Navi dei Popoli del Mare con vela moderna

Le VELE SARDANA. Quando nel 2005 pubblicammo “Shardana i Principi di Dan”, pubblicammo lo studio delle Vele Shardana rappresentate a Medinet Abu, vele che a parer nostro erano le antenate della vela moderna. La vela triangolare che consente di navigare anche contro vento, facendo a meno dell’uso dei remi. Recentemente abbiamo avuto il piacere di incontrare un amico ingegnere con la passione della vela, il quale ci ha annunciato di essere riuscito a realizzare questo modello di vela moderna e di averlo sperimentato con successo. Gli abbiamo chiesto di scriverci due righe di resoconto. Ecco.                 <<Numerosi studiosi dell’antichità quali Leonardo Melis, Bruno Vacca, Gian Giacomo Pisu ed altri ancora, stanno diffondendo la cultura e le vicende legate ai Popoli del Mare tra i quali i nostri Shardana.

Esiste sostanziale accordo sul fatto che si trattasse di navigatori dotati di capacità fuori dal comune per l’epoca in cui operavano ed in grado di circumnavigare l’Africa alla ricerca dello stagno necessario per la produzione del bronzo, tenuto presente che la nostra isola era ricca di rame ma poverissima di stagno (metallo quasi totalmente assente).

Sul come navigassero e con quali mezzi di propulsione e di governo sono state fatte vaghe ipotesi. Si è ipotizzato che sfruttassero le correnti marine presenti con diverse direzioni e velocità nelle varie parti dell’anno. Sicuramente non usavano i remi per spostamenti in alto mare ed ancor meno per circumnavigare l’Africa, dal momento che sicuramente arrivavano alle foci dei fiumi Zambesi e Limpopo per risalire sino alle miniere del Grande Zimbabwe. Sicuramente navigavano a vela con un piano velico che permetteva di procedere seguendo rotte prestabilite e sfruttare i venti provenienti da qualunque direzione.

Tutti i piani velici attualmente in uso presuppongono l’uso del timone e tutti gli scafi sono dotati di una o più chiglie per ridurre lo scarroccio, cioè l’allontanamento dalla rotta prestabilita. Convinto che quei popoli navigassero con estrema perizia, ho deciso di immaginare e successivamente realizzare un piano velico che avesse le seguenti caratteristiche:

• facilità di gestione anche con equipaggio ridotto

• buona efficienza fluidodinamica

• capacità di navigare in assenza di timone in tutte le andature.>>

 

Mario Marongiu. Per il libro di Leonardo Melis: “Shardana la Bibbia degli Urim”

*  N.d.A: Le navi shardana avevano a bordo la BUSSOLA con anello rotante