https://www.shardana.org/akille-invulnerabile-falso/?fbclid=IwAR1_2pE6t9HiJxDZv1tBrR90rtHt-p2CeeZnpyT_WjgNZBW4O3zQcW5KCZ8
AKILLE INVULNERABILE? FALSO!
Lo stesso Ser.Amon aveva un’armatura che ricordava quella descritta da Omero nell’Iliade, riguardo i Capi Akey o Teucri e Dardani. Corazza in bronzo, schinieri in bronzo, scudo rotondo, talmente grande che quando Diomede saliva sul carro Omero afferma che “Lo scudo sulle spalle gli dava fastidio al tallone”; tanto era gigantesco. Pensiamo ad Akille, forse il più descritto dal Vate: egli era considerato invulnerabile, non certo per la storiella raccontate della sua immersione nel fiume Stige da parte della madre. Era invulnerabile o ritenuto tale per un semplice motivo: l’armatura in bronzo lo ricopriva totalmente, elmo, corazza, schinieri … proprio gli schinieri lo lasciavano scoperto nella parte posteriore: il tallone! Non è affatto una nostra teoria, è lo stesso Omero a scriverlo nell’Iliade, ove infatti è ferito durante un duello con un Trojano. Vediamo. Asteropeo, figlio di Pelegone, sfida Achille nei pressi del fiume Scamandro (ILIADE libro XXI 160-165): «Asteropeo l’eroe , con due lance insieme perché era ambidestro, colpì con l’asta lo scudo ma non lo trapassò, lo trattenne l’oro dono del Dio. Con l’altra lo colpì di striscio al gomito del braccio destro, ne spicciò sangue denso», (da ILIADE, traduzione Giovanni Cerri). Che poi Paride Alessandro lo mettesse fuori combattimento ferendolo al tallone, lo abbiamo spiegato sopra perché. > – Da: “I Popoli del Mare, Sisara eroe shardana in Israel” Di Leonardo Melis Articolo protetto da Copyright
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