PASQUA: L’ESATTA DATAZIONE.
Rimarchiamo la spiegazione dell’attraversamento di Yam Suph con altre acquisizioni che confermano la nostra tesi sull’attraversamento delle paludi e non assolutamente del Mar Rosso.
- Yam Suph, abbiamo detto significare Stagno/Palude. Fu un errore di traduzione dei “Settanta” quando trascrissero dall’Aramaico in Greco il Testo Biblico intorno alla fine del 3° sec. a.C..
- Il fenomeno del ritiro delle acque era dovuto a una situazione che si creava nello spazio di tempo tra le 2 e le 8 del mattino. Con la luna piena e il vento che soffiava da Est (ma noi sosteniamo da Ovest), le acque si ritiravano consentendo il passaggio a piedi dello stagno, ma non dei carri di bronzo del faraone.
- Il Principe/Generale Mose conosceva questo fenomeno, in quanto aveva comandato la guarnigione di stanza in Jessen, nel Delta Orientale, non lontano da Yam Suph stesso.
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La conferma che
il fenomeno accadeva con
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La data della
Pasqua e dell’uscita dall’Egitto è anch’essa data dalla Bibbia. (Esodo
XII-41): “Oggi voi da qui uscite nel mese di Abib” La partenza avvenne
il 15 del mese di Abib, il primo
mese dell’anno ebraico, detto poi Nisan” (da Nisanu Akkadiko, N.d.A). Questa
data corrisponde all’incirca al nostro 6/aprile. Nisanu
era il mese che cominciava con l’Equinozio di primavera. Il calcolo quindi è
presto fatto: al 21 marzo aggiungiamo 15 giorni e siamo al 06/aprile/2012. Nel momento in cui scriviamo siamo al 07/aprile e
siamo al Sabato Santo, domani è Pasqua Cristiana, Chiaramente del 2012.
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Il fenomeno
dovuto alla Luna Piena è anch’esso confermato dalla Bibbia.
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L’Urgenza della
partenza era dovuto quindi alla necessità di partire la notte del
plenilunio. Certo, vi era anche l’altro motivo: <“Gli Egiziani sollecitavano il Popolo e non vedevano l’ora di
mandarlo via. Perché dicevano: “Moriremo tutti!”> (Esodo XII - 31).
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Il Pane Azzimo fu
anch’esso una conseguenza di questa urgenza di partire. “Allora il popolo prese la sua pasta, prima che lievitasse, con le
madie avvolte nei mantelli sulle spalle” (Esodo XII - 34). Le
madie sono i contenitori che servono per conservare le cibarie. Le potete
riconoscere a un pranzo di pastori in Sardinia ancora oggi. Sono in corteccia
di sughero intera in forma di grande vassoio vi si mettono gli arrosti nei
grandi pranzi. Vi si conservava anche il pane a lievitare
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La notte di
veglia dunque, la notte della vigilia di Pasqua, del Plenilunio, del
Passaggio, dell’Uscita dall’Egitto, della Rinascita di un popolo, oltre che la
rinascita dell’Anno e della Natura dopo il buio invernale. Il sacrificio dell’Agnello
Pasquale, già esistente prima di questi fatti e ancora in uso per molti
popoli, ivi compresi Ebrei, Sardi e altri, sostituiva il Sacrificio del Primo Nato, che una volta era il Primogenito.
I Latini lo chiamavano Ver Sacrum, o
Primum Ver, al plurale Prima.Vera. I Romani festeggiavano
questo evento il 1° giorno di Nisanu. Si, quello che cade appunto con
l’Equinozio, il 21 Marzo. Dal 21
Marzo si aspettava il 1° Plenilunio per festeggiare
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Da “I Popoli del Mare. SISARA”
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