A Troja vi era la maggior parte dei Popoli del Mare
schierati da ambo le parti: dalla parte di Ilio: i Teucri/Tjekker, i
Dardani/Sardana, I Likku/Lici, i Cari/Sardana del Mar Nero. Mentre
dall’altra parte, sempre secondo Omero: Akei/Akayasa, Danai/Denen,
Cretesi/Pheleset, Dodonei/Dardani/Sardana(?), Spartani/Tjekker. Chiaramente
assenti i Washasa, i Sardana e i Pheleset come armata ufficiale. Facciamo una
precisazione con i nostri comandanti e le relative flotte … Abbiamo ripreso in
parte il racconto di Omero, chiarendo che in realtà la “Guerra di Troja” non si
svolse come il Vate racconta. Si tratta invece di racconti importati da alcuni
dei protagonisti; e noi sappiamo bene che trattasi di coloro che Omero
identifica come Greci, ma Greci non sono affatto, essendo popoli del Baltico:
i Danai/Denen. Omero fece il nostro stesso errore identificando i Danai con
i Greci, mentre noi li identificammo nel nostro primo libro come Sardana. Gli Egizi
però sono al solito ottima fonte di chiarimento, essi elencano fianco a fianco
questi popoli, ossia i Denen sono presenti insieme agli Akayasa (Greci) e ai
Sardana (Sardi).
In quanto al vero svolgimento della incursione dei Popoli del Mare a Troja, lo abbiamo accennato: trattasi del piano concordato dall’Alleanza nel tragitto verso la meta finale: L’Egitto!. Nella loro marcia via terra essi, i Popoli del Grande Verde, avevano il piano preciso di distruggere le Rocche di Comando dei principati con al servizio i mercenari Akayasa, Sardana, Libu, Likku, Shakalasa, Tjekker… i quali mercenari passavano automaticamente dalla parte degli “invasori”, Loro fratelli. Così avvenne a Tirinto, Micene … e così avvenne a Troja. Ciò è raccontato ad esempio da Omero come la fuga dei Trojani e i loro alleati dalla città in fiamme. In realtà non si trattava della città in fiamme, ma solo della Rocca di Ilio e la fuga non era affatto una fuga, ma un trasferimento degli abitanti nel tragitto verso Hattusa.
Da: "I POPOLI del MARE, Sisara eroe shardana in Israel"
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