giovedì 11 settembre 2025

Navi dei Popoli del Mare con vela moderna



Navi dei Popoli del Mare con vela moderna

Le VELE SARDANA. Quando nel 2005 pubblicammo “Shardana i Principi di Dan”, pubblicammo lo studio delle Vele Shardana rappresentate a Medinet Abu, vele che a parer nostro erano le antenate della vela moderna. La vela triangolare che consente di navigare anche contro vento, facendo a meno dell’uso dei remi. Recentemente abbiamo avuto il piacere di incontrare un amico ingegnere con la passione della vela, il quale ci ha annunciato di essere riuscito a realizzare questo modello di vela moderna e di averlo sperimentato con successo. Gli abbiamo chiesto di scriverci due righe di resoconto. Ecco.                 <<Numerosi studiosi dell’antichità quali Leonardo Melis, Bruno Vacca, Gian Giacomo Pisu ed altri ancora, stanno diffondendo la cultura e le vicende legate ai Popoli del Mare tra i quali i nostri Shardana.

Esiste sostanziale accordo sul fatto che si trattasse di navigatori dotati di capacità fuori dal comune per l’epoca in cui operavano ed in grado di circumnavigare l’Africa alla ricerca dello stagno necessario per la produzione del bronzo, tenuto presente che la nostra isola era ricca di rame ma poverissima di stagno (metallo quasi totalmente assente).

Sul come navigassero e con quali mezzi di propulsione e di governo sono state fatte vaghe ipotesi. Si è ipotizzato che sfruttassero le correnti marine presenti con diverse direzioni e velocità nelle varie parti dell’anno. Sicuramente non usavano i remi per spostamenti in alto mare ed ancor meno per circumnavigare l’Africa, dal momento che sicuramente arrivavano alle foci dei fiumi Zambesi e Limpopo per risalire sino alle miniere del Grande Zimbabwe. Sicuramente navigavano a vela con un piano velico che permetteva di procedere seguendo rotte prestabilite e sfruttare i venti provenienti da qualunque direzione.

Tutti i piani velici attualmente in uso presuppongono l’uso del timone e tutti gli scafi sono dotati di una o più chiglie per ridurre lo scarroccio, cioè l’allontanamento dalla rotta prestabilita. Convinto che quei popoli navigassero con estrema perizia, ho deciso di immaginare e successivamente realizzare un piano velico che avesse le seguenti caratteristiche:

• facilità di gestione anche con equipaggio ridotto

• buona efficienza fluidodinamica

• capacità di navigare in assenza di timone in tutte le andature.>>

 

Mario Marongiu. Per il libro di Leonardo Melis: “Shardana la Bibbia degli Urim”

*  N.d.A: Le navi shardana avevano a bordo la BUSSOLA con anello rotante


 

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