I Popoli del Mare e i viaggi nei Mari del Mondo
Parliamo dei “famigerati” Bronzetti Sardana che molti studiosi
usano ancora chiamare “Nuragici”, ma sempre Sardi sono! Ebbene questi bronzetti
raffigurano animali che Bruno Vacca, nostro compianto Maestro, riconobbe essere “animali
estranei alla fauna del Mediterraneo antico e attuale”. Vi sono protomi di
navi riconoscibili perfettamente in Gazzelle
di Thompson, Antilopi d’acqua, Gnù, Bongo, Scimpanzé, Facoceri, Varani … pubblichiamo alcune immagini per
meravigliarvi.
La
somiglianza è tale che solo in presenza un artista del bronzo, per bravo che
fosse, poteva realizzare. Poiché però questi animali si trovano solo
nell’Africa Subequatoriale e non assolutamente nel Mediterraneo, chi le ha
riprodotte almeno tremila anni fa doveva per forza essere andato sul posto.
Quindi i Sardana, fossero ad Akko, oppure prima ancora in Mediterraneo e ancor
prima in Mesopotamia, dovevano compiere quei viaggi di Tre anni di cui la
Bibbia parla attribuendoli a Salomone, o per essere onesti a Salomone a al re
di Tiro. Il quale re di Tiro ormai lo abbiamo capito era un Libu alleato dei
Sardana di Akko e della tribù di Dan e agli altri Popoli del Mare del Regno del
Nord e non solo.
Noi però
siamo anche generosi e diamo la parola, anzi lo scritto a un autore … Greco!
Anzi allo storico più importante e conosciuto fra i greci: Erodoto. Egli racconta di uno di questi viaggi intorno
all’Africa, purtroppo attribuendoli al solito ai “Fenici”, sbagliando la data
del viaggio e non credendo a una cosa estremamente vera del racconto.
< Vogliamo ricordare il viaggio di
circumnavigazione dell’Africa commissionato dal faraone Nekau? Lo racconta Erodoto
e, pur scrivendo egli stesso che non credeva ai fatti raccontati; almeno per
quanto riguardava l’episodio rendicontato dai navigatori che “viaggiando
verso Occidente avevamo il sole alla nostra destra”; oggi noi sappiamo
che il “fenomeno” era invece esatto. Chi
invece sbagliava era proprio lui identificando i Shardana con i soliti
“Fenici”. Per un motivo che presto spieghiamo.
-
I Shardana quel viaggio lo
facevano già dai tempi in cui vivevano ancora in Mesopotamia, partendo dal
Golfo Persico; e anche successivamente, quando risiedevano in Israel, partendo
da Asion Gaber; diretti verso Zimbabwe e altrove.
-
I “Fenici” avrebbero fatto quel
viaggio partendo dal Delta Orientale del Nilo, attraverso il canale che Nekau
avrebbe costruito. In passato avevamo precisato che quel canale non fu mai
terminato dagli Egizi, ma dai Persiani
invasori ottanta anni dopo: Lo terminò Dario per la precisione.
-
Il viaggio fu però eseguito per
davvero; prova ne sia il racconto del “sole alla nostra destra”, che può essere
descritto solo da chi passa il Capo di Buona Speranza navigando verso
Occidente.>
Con buona pace di
Erodoto, che una volta tanto l’aveva detta giusta, in anticipo di migliaia di
anni. Lui aveva al solito raccolto racconti di viaggi e avventure nella sua
ricerca e attingendo dagli Egizi, depositari di questi fatti. Li aveva raccolti
spesso male, ma stavolta ci aveva azzeccato.
(La foto delle donne birmane è presa dal web)
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