mercoledì 15 ottobre 2025

I Popoli del Mare e i viaggi nei Mari del Mondo



I Popoli del Mare e i viaggi nei Mari del Mondo

Parliamo dei “famigerati” Bronzetti Sardana che molti studiosi usano ancora chiamare “Nuragici”, ma sempre Sardi sono! Ebbene questi bronzetti raffigurano animali che Bruno Vacca, nostro compianto Maestro, riconobbe essere “animali estranei alla fauna del Mediterraneo antico e attuale”. Vi sono protomi di navi riconoscibili perfettamente in Gazzelle di Thompson, Antilopi d’acqua, Gnù, Bongo, Scimpanzé, Facoceri, Varani …  pubblichiamo alcune immagini per meravigliarvi.

         La somiglianza è tale che solo in presenza un artista del bronzo, per bravo che fosse, poteva realizzare. Poiché però questi animali si trovano solo nell’Africa Subequatoriale e non assolutamente nel Mediterraneo, chi le ha riprodotte almeno tremila anni fa doveva per forza essere andato sul posto. Quindi i Sardana, fossero ad Akko, oppure prima ancora in Mediterraneo e ancor prima in Mesopotamia, dovevano compiere quei viaggi di Tre anni di cui la Bibbia parla attribuendoli a Salomone, o per essere onesti a Salomone a al re di Tiro. Il quale re di Tiro ormai lo abbiamo capito era un Libu alleato dei Sardana di Akko e della tribù di Dan e agli altri Popoli del Mare del Regno del Nord e non solo.

     Noi però siamo anche generosi e diamo la parola, anzi lo scritto a un autore … Greco! Anzi allo storico più importante e conosciuto fra i greci: Erodoto. Egli racconta di uno di questi viaggi intorno all’Africa, purtroppo attribuendoli al solito ai “Fenici”, sbagliando la data del viaggio e non credendo a una cosa estremamente vera del racconto.

< Vogliamo ricordare il viaggio di circumnavigazione dell’Africa commissionato dal faraone Nekau? Lo racconta Erodoto e, pur scrivendo egli stesso che non credeva ai fatti raccontati; almeno per quanto riguardava l’episodio rendicontato dai navigatori cheviaggiando verso Occidente avevamo il sole alla nostra destra”; oggi noi sappiamo che il “fenomeno” era invece esatto. Chi  invece sbagliava era proprio lui identificando i Shardana con i soliti “Fenici”. Per un motivo che presto spieghiamo.

-         I Shardana quel viaggio lo facevano già dai tempi in cui vivevano ancora in Mesopotamia, partendo dal Golfo Persico; e anche successivamente, quando risiedevano in Israel, partendo da Asion Gaber; diretti verso Zimbabwe e altrove.

-         I “Fenici” avrebbero fatto quel viaggio partendo dal Delta Orientale del Nilo, attraverso il canale che Nekau avrebbe costruito. In passato avevamo precisato che quel canale non fu mai terminato dagli Egizi, ma dai Persiani invasori ottanta anni dopo: Lo terminò Dario per la precisione.

-         Il viaggio fu però eseguito per davvero; prova ne sia il racconto del “sole alla nostra destra”, che può essere descritto solo da chi passa il Capo di Buona Speranza navigando verso Occidente.>

Con buona pace di Erodoto, che una volta tanto l’aveva detta giusta, in anticipo di migliaia di anni. Lui aveva al solito raccolto racconti di viaggi e avventure nella sua ricerca e attingendo dagli Egizi, depositari di questi fatti. Li aveva raccolti spesso male, ma stavolta ci aveva azzeccato.

(La foto delle donne birmane è presa dal web)


 

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