#DAN in Albania? I Pelasgi, ,Danaidi o come li chiamiamo noi anche Eraclidi, o Urim... insomma i Popoli del Mare erano anche qui?
Riportiamo
un pezzo tradotto dall’Albanese da un nostro caro lettore e amico del Web: Akil
Derhemi. I Ricercatori albanesi concordano con Leonardo Melis sulla parentela
dei Shardana con gli abitanti di Do.Dona, ove era situato l’Oracolo portato dall’Egitto
in Europa dalle Danaidi. lo prova anche un bronzetto incredibilmente simile al nostro "Marduk".
<Curiosamente,
questo manufatto ha grandi somiglianze con il guerriero
Shardana citato dallo studioso italiano Leonardo Melis nel suo libro “Shardana
i Popoli del Mare”. Un fatto interessante è che da Leonardo Melis sappiamo che I
popoli del mare adoravano la statua di una donna che teneva due dischi
solari detta la “Madre del Mediterraneo” o “Grande
madre” >- Besim dervishi
La somiglianza
del manufatto di Selani con il guerriero shardana è in questi punti: il
manufatto di Selani ha due dischi solari proprio come ha Shardana. I dischi del
sole che si trovano sul corpo assomigliano ai seni delle donne; mentre il manufatto
Shardana e dotato di due antenne cosi come il manufatto i Selani. Tra loro due
vi sono delle differenze in quello di Selani è chiaro che abbiamo a che fare
con il busto di una donna a differenza di Shardana che simboleggia un
guerriero. Nel primo i dischi solari sono separati, nel secondo sono uniti e
formano il numero “otto”. Linee dove c’e il simbolo della luce solare sono
molto più profonde e denso in Shardana, invece sono più diradate nel manufatto
Selani, in Shardana gli occhi sono più piccoli, il manufatto di Selani ha una
forma regolare. Ma il cambiamento che mette il sigillo finale è che il capo
della donna di Selani e visibile una “Corona di Quercia” intrecciata. Secondo
la descrizione del manufatto per Selani il ricercatore Giorgio Zogaj che ha
visto in prima persona tra le altre cose, dice: “Si compone di bronzo più
vecchio di 3000 anni, e stato fatto in bronzo nella fonderia del paese in cui è
stato trovato il sigillo, si può supporre in maniera definitiva, che questa
statua sia di Dodona, perché la testa è decorate con la corona di foglie di
quercia”. Ma Curiosamente, questo manufatto ha grandi somiglianze con il
guerriero Shardana citato dallo studioso italiano Leonardo Melis nel
suo libro “Shardana i Popoli del Mare”>
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