Shardana 1200 a.C. La partenza BY SHARDANA 9 MARZO 2023 0 COMMENTS 775 VIEWS Youtube LinkedIn Whatsapp Shardana 1200 a.C. La partenza Occorreva prendere decisioni drastiche e gli Anziani avevano deciso di armare una flotta per una migrazione di massa verso Oriente Shardana 1200 a.C. La partenza Le città shardana avevano deciso unanimemente: chi decideva di partire si sarebbe dovuto imbarcare nei porti sardi prestabiliti. I popoli fratelli delle altre Terre avrebbero fatto lo stesso: i Libu, i Shakalasa, i Liku, i Tursha, i Washasa, si sarebbero dovuti incontrare nel Mare Orientale (Egeo) con gli Akayasa e i Pheleset di Kaphtor, oltre ai Sardana delle isole Lemno e Imbro e della Dardania (Dardani). I fratelli Denen del Mare del Nord (Baltico) avrebbero seguito in parte le vie fluviali del Don e del Dvina e del Dniepr (Boristene). Nei programmi dei condottieri delle viarie città vi è poi il contatto e l’accordo con i vari popoli dell’Asia, come i Tjekker di Troja, gli stessi Liku asiatici e così pure i cugini Ittiti di Hattusa e chiaramente anche accordi segreti con i soldati che militavano presso i piccoli principati come appunto Troja, la stessa Micene e l’orgogliosa Tirinto. Questi soldati erano ormai stanchi di combattersi fra di loro per le beghe dei piccoli tiranni che si gloriavano solo della loro presunta potenza dovuta all’abilità dei loro soldati, per la maggior parte appartenenti alla Confederazione del Grande Verde (Popoli del Mare). Nell’elenco bisogna mettere anche le città Kananee e della Siria/Palestina. Soprattutto furono avvertiti i Sardana di servizio di Leva presso il Faraone e i Sardana della zona di Avaris e Jessen. La partenza era prevista, come era l’uso da sempre e come il sole comandava, all’Equinozio di Primavera, il primo Plenilunio e L’Equinozio cadeva nel primo mese dell’anno: Nisanu (dal 21 Marzo al 21 Aprile)Le città shardana avevano deciso unanimemente: chi decideva di partire si sarebbe dovuto imbarcare nei porti sardi prestabiliti. I popoli fratelli delle altre Terre avrebbero fatto lo stesso: i Libu, i Shakalasa, i Liku, i Tursha, i Washasa, si sarebbero dovuti incontrare nel Mare Orientale (Egeo) con gli Akayasa e i Pheleset di Kaphtor, oltre ai Sardana delle isole Lemno e Imbro e della Dardania (Dardani). I fratelli Denen del Mare del Nord (Baltico) avrebbero seguito in parte le vie fluviali del Don e del Dvina e del Dniepr (Boristene). Nei programmi dei condottieri delle viarie città vi è poi il contatto e l’accordo con i vari popoli dell’Asia, come i Tjekker di Troja, gli stessi Liku asiatici e così pure i cugini Ittiti di Hattusa e chiaramente anche accordi segreti con i soldati che militavano presso i piccoli principati come appunto Troja, la stessa Micene e l’orgogliosa Tirinto. Questi soldati erano ormai stanchi di combattersi fra di loro per le beghe dei piccoli tiranni che si gloriavano solo della loro presunta potenza dovuta all’abilità dei loro soldati, per la maggior parte appartenenti alla Confederazione del Grande Verde (Popoli del Mare). Nell’elenco bisogna mettere anche le città Kananee e della Siria/Palestina. Soprattutto furono avvertiti i Sardana di servizio di Leva presso il Faraone e i Sardana della zona di Avaris e Jessen. La partenza era prevista, come era l’uso da sempre e come il sole comandava, all’Equinozio di Primavera, il primo Plenilunio e L’Equinozio cadeva nel primo mese dell’anno: Nisanu (dal 21 Marzo al 21 Aprile) di Leonardo Melis Articolo Protetto da Copyright
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