“I POPOLI del MARE, le mie SCOPERTE”
N. 2 GREAT SIMBABWE
La scoperta dei viaggi che i Sardana effettuavano sulla costa sud occidentale
dell’Africa alla ricerca dello stagno si
deve in effetti a un Grande che
scrisse dei Sardana nel secolo scorso. Un grande il cui libro fu ritirato dal
commercio per denuncia da parte dei soliti archeobuoni. Per … vilipendio. Si,
erano altri tempi. Il grande Bruno Vacca,
che io considero uno fra i miei tre
maestri a cui devo tanto,
ebbe l’intuizione che gli animali rappresentati nelle navicelle
shardana arrivavano dalla zona sud equatoriale e che non c’erano e non sono
tutt’oggi presenti nel mediterraneo. Rappresentiamo in seguito un’immagine con
questi animali. Data dagli Archeobuoni come scoperta fatta da un navigante
portoghese nel 1400 d.C. circa, Simbabwe era invece frequentata da ricercatori
sumeri gi 6000 anni prima di Cristo.
Molti studiosi sostengono oggi
l’ipotesi Simbabwe. Z. Herman lo sostiene nel suo “Peoples, Seas, Ships” Raccogliendo
le prove che gli Egizi estraevano molti minerali da questo luogo. In Sud Africa
e nello Zimbabwe, molti ingegneri minerari hanno cercato l’oro proprio dove
vedevano antichi pozzi o tracce di attività estrattiva “preistorica”. A
conoscenza di questo particolare, l’Anglo American Corporation incaricò
alcuni archeologi d i studiare questi siti. Adrian Boshier e Peter Beaumont,
concluse le ricerche, affermarono sulla rivista “Optima” di aver trovato tracce
di attività mineraria antichissima. La datazione al radiocarbonio eseguita da
due diverse università, la Yale University e l’Università di Groningen (Olanda),
diede questi risultati: “Attività estrattiva eseguita tra il 7690 e il 2000
a.C.!” Da: “I POPOLI del MARE. Sisara
eroe shardana in Israel” di Leonardo Melis
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