domenica 29 dicembre 2024

ISRAEL – ISRAEL(E) – PALESTINA

ISRAEL – ISRAEL(E) – PALESTINA

Forse è arrivato il momento di fare un poco di chiarezza nella storia di questi territori e della gente che vi abita da almeno 3-4 millenni. Questo perché, pur essendomi sempre astenuto dalle beghe  attuali e dalle guerre fra popoli più o meno riconosciuti, in questi ultimi due, tre anni sono stato tirato in ballo attraverso i miei libri. Libri serviti a qualcuno che ne ha fatto un’arma impropria, per dimostrare le proprie convinzioni più o meno di parte. Vediamo.

<La costa che si affaccia nel Mediterraneo Orientale o Egeo, chiamata dagli Egizi “provincia della Siria-Palestina” era appunto sotto il controllo dei faraoni già da metà del secondo millennio a.C. e finì di esserlo con l’invasione dei Popoli del Mare del 1200 a.C. che la ebbero in cambio della salvezza del trono di Ramesse III insieme alla penisola del Sinai. I Popoli del Mare vi si insediarono al Nord, in quella zona chiamata dagli Ebrei della Tribù di Juda: ISRAEL; e abitata da: TJEKKER a BYBLOS e a DOR, da SHAKALASA ad AZOR, da SHARDANA ad AKKO, dai LIBU a TIRO  ecc E naturalmente i PHELESET (FILISTEI) in PALESTINA . Tutto ciò è raccontato nei testi egizi: Papiro Anastasi, Onomastico di Amenemope, Viaggio di Wen.Mon e, udite, udite: dalla Bibbia stessa. Soprattutto nel libro dei Judici  (Deborah), da cui noi abbiamo attinto e confrontato. Soprattutto per la Tribù di Dan  già nel 2002 e poi per il Generale Sisara nel 2005. Su questi due scritti hanno giocato alcuni personaggi, utilizzandoli a modo loro per la loro causa, soprattutto Pro-Israel(e). Abbiamo scritto Israel(e) per indicare quello stato formatosi a metà del secolo scorso per dare rifugio agli Ebrei in fuga dalle persecuzioni naziste. Per Ebrei intendiamo i Judei discendenti dei fuoriusciti della Diaspora del tempo dei Romani in parte e in parte di Ebrei convertiti in fuga dalla Russia. Scriviamo Israel(e) per distinguere da Israel inteso come Regno del Nord  abitato dal 1200 a.C .  dai Popoli del Mare.

Ora, dicevamo, alcuni personaggi hanno usato i nostri scritti sui Popoli del Mare e su Sisara  “Pro domo sua”, in questo caso “Pro Israel(e)”, in modo negativo. Definendo il nostro Sisara come una sorta di “Soldato stupratore” ucciso poi dalla “donna che aveva violentato” (Jael). Usando anche la città shardana SCOPERTA nel 1992 da Adam Zertal e identificata da noi come Haroset Goim, città shardana di Sisara. Con il beneplacito di Zertal, incontrato nel 2005 a Cagliari.

Sempre i soliti personaggi pensarono anche di fare una conferenza invitando alcuni  politici e archeobuoni “Israeliani” spalleggiati da alcuni “studiosi” sardi che si piccano di aver scritto qualcosa sui Popoli del Mare, salvo poi ignorare del tutto chi era Sisara  e cosa era Haroset Goim! Tutto ciò qualche giorno prima dello scoppio della guerra attuale in Palestina. Chiaramente gli “studiosi” e politici orientali si guardarono bene dal presentarsi. Si presentarono quelli sardi, facendo la figura che possiamo immaginare. Soprattutto riguardo le notizie su Sisara. Ora, gli organizzatori l’idea la presero leggendo i nostri libri (chiaramente) mentre i relatori non li avevano manco visti in libreria. Diciamo questo perché conosciamo bene chi organizzò  e loro conoscono noi  altrettanto bene; ed è questo che ci meraviglia assai.

Oggi apprendiamo dai giornali che la sede di questa organizzazione ha avuto qualche problema per aver affermato che “Gaza va rasa al suolo”. Noi non ci occupiamo di politica da anni, ma frasi del genere non vanno dette nei confronti di alcuno. Né contro i Plaestinesi/Pheleset, né contro Israel(e)/Judea o come si vuole chiamare. Non permettiamo però che i nostri scritti siano usati per questi giochetti da baraccone. O peggio.>


 

sabato 21 dicembre 2024

IL SOLSTIZIO nel NURAGHE CALCOLATORE


 

IL SOLSTIZIO nel NURAGHE CALCOLATORE

DA: “SARDANA I CALCOLATORI DEL TEMPO”  (Luglio 2008) Leonardo Melis 

Il “nuraghe calcolatore” di Tonino Mura

            A questo punto dobbiamo riportare parte degli studi che stanno procedendo di pari passo con le esplorazioni di un sito nuragico (questa volta è proprio nuragico o almeno sembra…ma forse…). La scoperta la dobbiamo a un amico che ci propose di esaminare un nuraghe che, secondo lui, nascondeva qualcosa di più che i soliti misteri dei… nuraghes.

<<Quando Tonino mi contattò, naturalmente non nascosi che il mio interesse per i nuraghes non era di studio. Cosa che lasciavo ad altri più titolati di me. La sua insistenza fu comunque tale che mi decisi ad accettare che mi accompagnasse per un sopraluogo. Pur essendo agli inizi dell’autunno sardo che di solito è famoso per la sua mitezza, il tempo era stranamente cupo. Proprio come accadde l’estate in cui mi recai a visitare la città nascosta di Antas. Comunque la curiosità cominciava a farsi strada man mano che attraversavamo l’altipiano pieno di costruzioni megalitiche nascoste dalla boscaglia. In cima a una Zeppara, piccola collina che emerge dai tipici altipiani dell’Isola, all’interno di un recinto rivelatosi “sacro”, emersero all’improvviso due nuraghes collegati. Già dalla prima occhiata comunque apparve chiaro che si trattava di due costruzioni differenti. Il primo dimostrava essere il classico nuraghe con  massi ciclopici irregolari e non “toccati da metallo”, integri. Il secondo presentava dei massi più regolari, forse lavorati, come altri nuraghes presenti nell’Isola e in giro per il Mediterraneo e oltre… Quest’ultima costruzione cominciò a incuriosirmi. Anche per quanto il mio amico mi descriveva. Le feritoie, più numerose del solito, erano disposte in tutto il cerchio della costruzione. Otto feritoie a ricordarmi il mio “calendario delle stagioni”, con l’ingresso dritto puntato a segnare il solstizio d’estate e le feritoie a segnare altri orientamenti solstiziali ed equinoziali e non solo>>

Leonardo Melis

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LA STANZA DEL SOLE

Nuraghe Santa Barbara di Villanova Truschedu

 <Dopo vari anni di studi, monitorando giorno e notte, sono giunto ad una conclusione riguardante un interrogativo che affligge, da sempre, sia i ricercatori che i comuni appassionati di archeologia sarda: L'uso dei nuraghi.

Chiunque visiti  queste imponenti costruzioni non può fare a meno di domandarsi quale fosse il loro utilizzo; oggi, grazie ad alcuni studiosi, abbiamo delle risposte, e cioè che molto probabilmente i nuraghi non erano delle fortezze ma dei veri e propri luoghi di culto, nei quali si celebravano riti in onore del sole e della luna.

Ho visitato numerosi nuraghi ma uno in particolare mi ha colpito, sia per la sua struttura che per la sua posizione geografica: il nuraghe Santa Barbara, che si innalza tra le campagne di Villanova Truschedu e Zerfaliu.>

Tonino Mura.

Come funziona il calendario “nuragico”

Il calendario nuragico, come quello celtico e maya, fu costruito per controllare i movimenti del sole durante l’anno per poter celebrare riti e feste in onore del Sole.

 

 Nella camera (fig.M1 ) si nota come dall’interno della stanza del sole si possono osservare equinozi e solstizi. Come già detto in precedenza le due nicchie più vicine all’ ingresso hanno al centro una pietra che le divide in senso verticale, in questo modo da una stessa nicchia si può osservare il tramonto in diversi giorni dell’anno.

- Gli equinozi: Durante gli equinozi di primavera e d’autunno, che cadono rispettivamente il 21 marzo e il 21 settembre,il giorno e la notte hanno la stessa durata,da qui il nome. In queste date, dalla terza feritoia che guarda verso est, vedremo il sorgere del sole dietro il nuraghe S.Gemiliano e il tramonto nell’ultima, quella che guarda ad ovest.

- I solstizi: Il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, il sole sorge dietro il nuraghe Dominigu Porru, ma tramontando dietro la torre maggiore del complesso di santa Barbara non è visibile dall’interno della stanza del sole.

Al solstizio d’ inverno, il 21 dicembre, il sole sorge in direzione del nuraghe Ruinas ,4° feritoia, in questo giorno possiamo seguirne il cammino nelle diverse ore della giornata, posizionandoci dapprima in direzione del nuraghe su Strampu, 5° feritoia, a seguire nella 6° in direzione del nuraghe Cagotti, per vederlo infine tramontare nella 7° dietro il nuraghe Jana. Vi sono altre date in cui possiamo osservare vari posizionamenti del sole in questa particolare costruzione: il 1° febbraio, il 1° maggio, il 1° agosto, il 31 ottobre.

domenica 15 dicembre 2024

#IPOPOLIDELMARE, con il nuovo anno riprendiamo gli incontri e....

 



#IPOPOLIDELMARE, con il nuovo anno riprendiamo gli incontri e le presentazioni con i COMITATI di FESTE anche religiose, di SAGRE, con le ASSOCIAZIONI, I COMUNI.. oltre alle conferenze nelle SCUOLE MEDIE e LICEI, oltre che nelle UNITRE. Leonardo è nuovamente disponibile e con i NUOVI LIBRI usciti nel 2023-24 ... a diffusione limitata nel mercato pubblico, ma disponibili presso l'AUTORE e negli INCONTRI...

martedì 3 dicembre 2024

Università/3 ARBUS Leonardo Melis parla dei Popoli del Mare 3

 




ad ARBUS DAVANTI A UN PUBBLICO ATTENTO E SORPRESO. - identificazione e datazione possibile dei NURAKES - IL LIVELLO DEL MEDITERRANEO negli ulti 10.000 anni. INNALZAMENTO E RIBASSO DEL LIVELLO con conseguente datazione delle civiltà e delle città - Diffusione delle PAJARE nel Mediterraneo, cominciando dalla Puglia, la Sicilia, La Sardinia, Baleari, Slovenia .. etc,.

Sappiamo bene che alcuni di voi diranno: "Guarda che i nurakes sono datati al 1600 a.C." ... Ceeertooo!!! li datò BABAI LILLIU con una trave rinvenuta infissa in una delle finestre interne del Nurake di Barumini .. peccato che subito dopo uan Università americana trovò DEI VINACCIOLI di CANNONAU all'interno della costruzione chiamata "DUOS NURAGHES" a BORORE .. con il C.14 i VINACCIOLI furono datati al 1800 a.C. .. quindi i nuraghes erano almeno precedenti di qualche secolo .. se non MILLENNI !!!

www.shardana.org

Leonardo Melis conferenza Unitre Arbus parte4

 




4^ parte della conferenza: #PRIMADIROMA: chi abitava il MEDITERRANEO prima dell'avvento di quella che gli ARCHEOBUONI accettano come inizio della CIVILTA nel MEDITERRANEO insieme a quella GRECA? Sfatiamo per sempre quanto il diktat del MINCULPOP del VENTENNIO ORDINò DI INSEGNARE NELLE SCUOLE: "Quanto raccontano i TESTI GRECI e ROMANI", ossia dal 8° sec. a.C. in poi". Prima si deduce che il Mediterraneo era deserto o con qualche tribù di cavernicoli che si nutrivano di carne cruda .. poi venne il .. MESSIA ... ooops! IL FENICIO popolo ... e fu la luce! MAN KANDU MAI!!!
www.shardana.org