mercoledì 15 ottobre 2025

I Popoli del Mare e i viaggi nei Mari del Mondo



I Popoli del Mare e i viaggi nei Mari del Mondo

Parliamo dei “famigerati” Bronzetti Sardana che molti studiosi usano ancora chiamare “Nuragici”, ma sempre Sardi sono! Ebbene questi bronzetti raffigurano animali che Bruno Vacca, nostro compianto Maestro, riconobbe essere “animali estranei alla fauna del Mediterraneo antico e attuale”. Vi sono protomi di navi riconoscibili perfettamente in Gazzelle di Thompson, Antilopi d’acqua, Gnù, Bongo, Scimpanzé, Facoceri, Varani …  pubblichiamo alcune immagini per meravigliarvi.

         La somiglianza è tale che solo in presenza un artista del bronzo, per bravo che fosse, poteva realizzare. Poiché però questi animali si trovano solo nell’Africa Subequatoriale e non assolutamente nel Mediterraneo, chi le ha riprodotte almeno tremila anni fa doveva per forza essere andato sul posto. Quindi i Sardana, fossero ad Akko, oppure prima ancora in Mediterraneo e ancor prima in Mesopotamia, dovevano compiere quei viaggi di Tre anni di cui la Bibbia parla attribuendoli a Salomone, o per essere onesti a Salomone a al re di Tiro. Il quale re di Tiro ormai lo abbiamo capito era un Libu alleato dei Sardana di Akko e della tribù di Dan e agli altri Popoli del Mare del Regno del Nord e non solo.

     Noi però siamo anche generosi e diamo la parola, anzi lo scritto a un autore … Greco! Anzi allo storico più importante e conosciuto fra i greci: Erodoto. Egli racconta di uno di questi viaggi intorno all’Africa, purtroppo attribuendoli al solito ai “Fenici”, sbagliando la data del viaggio e non credendo a una cosa estremamente vera del racconto.

< Vogliamo ricordare il viaggio di circumnavigazione dell’Africa commissionato dal faraone Nekau? Lo racconta Erodoto e, pur scrivendo egli stesso che non credeva ai fatti raccontati; almeno per quanto riguardava l’episodio rendicontato dai navigatori cheviaggiando verso Occidente avevamo il sole alla nostra destra”; oggi noi sappiamo che il “fenomeno” era invece esatto. Chi  invece sbagliava era proprio lui identificando i Shardana con i soliti “Fenici”. Per un motivo che presto spieghiamo.

-         I Shardana quel viaggio lo facevano già dai tempi in cui vivevano ancora in Mesopotamia, partendo dal Golfo Persico; e anche successivamente, quando risiedevano in Israel, partendo da Asion Gaber; diretti verso Zimbabwe e altrove.

-         I “Fenici” avrebbero fatto quel viaggio partendo dal Delta Orientale del Nilo, attraverso il canale che Nekau avrebbe costruito. In passato avevamo precisato che quel canale non fu mai terminato dagli Egizi, ma dai Persiani invasori ottanta anni dopo: Lo terminò Dario per la precisione.

-         Il viaggio fu però eseguito per davvero; prova ne sia il racconto del “sole alla nostra destra”, che può essere descritto solo da chi passa il Capo di Buona Speranza navigando verso Occidente.>

Con buona pace di Erodoto, che una volta tanto l’aveva detta giusta, in anticipo di migliaia di anni. Lui aveva al solito raccolto racconti di viaggi e avventure nella sua ricerca e attingendo dagli Egizi, depositari di questi fatti. Li aveva raccolti spesso male, ma stavolta ci aveva azzeccato.

(La foto delle donne birmane è presa dal web)


 

sabato 11 ottobre 2025

LA BANDIERA SARDA

 



LA BANDIERA SARDA

Il caso della Bandiera Sarda non si può classificare come scoperta, ma è più di una scoperta. Si tratta infatti di una battaglia condotta da alcuni amici e compagni di partito degli anni in cui la Politica aveva ancora la “P” maiuscola. Vogliamo raccontare i fatti che ci vedono fra i protagonisti della battaglia; perché di battaglia si trattò. Negli anni 1980-90.

Noi eravamo allora “Consigliere Nazionale” del Partidu Sardu (Psdaz) e spesso alle riunioni di questo consiglio prendevamo la parola per fare quanto Catone il Censore faceva dopo la seconda guerra punica. Mentre l’illustre senatore romano chiudeva sempre i suoi discorsi con la frase “Ceterum censeo Carthaginem delendam esse”(E comunque ritengo che Cartagine debba essere distrutta…), noi chiudevamo il nostro discorso nella stessa maniera, dicendo: “E comunque sosteniamo che la legge sula bandiera va fatta”. Una battaglia durata più di dieci anni con le reazioni non sempre positive degli ascoltatori. Finché un giorno, in una riunione di segreteria provinciale, il Consigliere Regionale Salvatore Bonesu oggi purtroppo scomparso, ci avvicinò e ci chiese “ Leonardo Melis, a che punto sono gli studi sulla bandiera?”. Con meraviglia chiedemmo il perché di questo interesse. Ci rispose che se potevamo fornire una bozza degli studi, si poteva provare a proporre  un Proposta di Legge. La bozza l’avevamo sempre in tasca. Così il Bonesu propose la Legge in Aula, in Regione, ottenendo un consenso di maggioranza con una percentuale enorme. Nel frattempo, Carlo Mura sindaco di Samugheo tempestava la diga dell’Omodeo sul fiume Tirso con i drappi della nuova bandiera in occasione della visita del Presidente Scalfaro nel gennaio del 1997.  Chicco Frongia, Consigliere della provincia di Cagliari esponeva per primo il Drappo nel balcone di un edificio pubblico. Antonio Delitala Segretario del Partito Sardo, organizzò una festa memorabile a Villa D’Orri, la magnifica residenza dei Marchesi Manca di Villaermosa che  ospitò ai primi del 1800 il Re Carlo Felice e la sua corte in esilio. Leonardo Melis era chiaramente il ricercatore storico e uno dei promotori più attivi con le sue conferenze e gli interventi in Consiglio Nazionale.

Fu così che nell’Aprile del 1999, precisamente il 15 del mese, fu pubblicata la Legge Regionale n. 10 che ufficializza la Bandiera Sarda con i  4 mori che hanno tolto la Benda dagli Occhi, impostagli dai Savoia, forse per disprezzo. Per disprezzo certo, e possiamo provarlo con i nostri studi e persino con le immagini storiche.

Da: “I POPOLI del MARE, le mie Scoperte”  di Leonardo Melis, ed. Luglio 2024

 

 


sabato 4 ottobre 2025

ISRAEL o POPOLI del MARE?

 



ISRAEL o POPOLI del MARE?

<Dal Libro dei Giudici: “La tribù di Dan non si era ancora stabilita, ma occupò Kanaan. Mandarono 5 forti guerrieri a esplorare, lì trovarono un sacerdote levitico dei loro (della Tribù di Dan, N.d.A.) a casa di un certo Milcah e gli chiesero come mai si trovasse da quelle parti, egli rispose che Milcah lo pagava per fare il sacerdote nella sua casa e per la sua gente. Essi gli chiesero se Dio era con loro, egli rispose che avevano la Sua benedizione. Proseguirono e trovarono una ricca città abitata da gente pacifica. Tornati dai loro, riferirono quanto visto e i figli di Dan si armarono in seicento e partirono. Giunti presso Cariath-Jarim si fermarono e posero il campo e diedero a quel luogo il nome di Campo di Dan. Poi proseguirono e giunsero alla casa di Milcah dove trovarono ancora il giovane levita. Alcuni di loro presero le statue, l’Ephod e gli idoli e con dolci parole chiesero al giovane di seguirli dicendogli che era meglio fare il sacerdote per un’intera tribù che per un uomo solo. Egli convinto li seguì, ma Milcah con la sua gente inseguirono i figli di Dan per farsi restituire gli idoli e il sacerdote. Ma i figli di Dan dissero loro di non osare più proferir parole nei loro confronti, se non volevano avere contro uomini corrucciati e dediti alla guerra. Così proseguirono verso il paese di Lais che conquistarono distruggendo la città e passando a fil di spada gli abitanti. Da allora Lais si chiamò Città di Dan e Jonathan e la sua stirpe divennero i sacerdoti dei loro idoli.” (Judici XVIII).>

Juda, con l’aiuto del Signore riuscì a conquistare la regione montuosa, ma non riuscì a vincere gli abitanti della pianura, dotati di carri ferrati.

• I figli di Beniamino non scacciarono da Jerusalem i Jebusei, vissuti ivi con loro fino al giorno d’oggi.

Manasse non espulse gli abitanti Beth San, Taanac, di Dor, Jeblaam, Megiddo… sicchè l’antico Kananeo continuò ad abitare in quel paese.

Zabulon non scacciò i Cananei da Ketron e Naalal, ed essi abitarono con lui.

ser non scacciò i Cananei da Akko, Sidone Aalab, Afec, Rechob, perciò abitarono fra quelli.

Ephraim non scacciò i Cananei che abitavano in Gazer, e questi dimorarono con lui.

Nephtali non scacciò i Cananei da Bet Semes e Bet Anat, ma dimorò con loro.”>

(JUDICI:  I – 21-36)

“All’epoca in tutto il paese d’Israele non vi era nessun fabbro ferraio, perché i Filistei avevano adottato la tattica d’impedire che gli Ebrei si potessero fabbricare spade o lance. Perciò tutto Israele doveva andare dai Filistei per farsi arrotare il vomero o la zappa, la scure e la falce... fra tutti gli uomini che erano con Saul e Jonata, non si trovò né una spada né una lancia, l’avevano solo Saul e Jonata(I Samuele XIII: 19). 

Judici IV-V: ”Jabin, un re cananeo, che regnava in Asor e aveva per condottiero dell’esercito Sisara (Un generale dei mercenari Shardana di stanza in Palestina per conto dei Faraoni, n.d.A.) che abitava in Aroset Goim, forte di 900 carri ferrati, oppresse duramente i figli d’Israele per 20 anni.... In quel tempo era Judice in Israele Deborah... giudicava le cause fra Rama e Bet-El sui monti di Efraim... Deborah andò con Barak in Qades, radunò Zabulon e Neftali, 10.000 combattenti”. A causa dello straripamento di un torrente, i carri di Sisara si impantanarono ed egli fu sconfitto. Ma nel Cantico di vittoria che segue alla battaglia, Deborah si lamenta:E Dan perché se ne sta sulle navi?Aser ha preso dimora sul lido del mare e nei suoi porti vive tranquillo...”

DA: “I POPOLI del MARE,  SISARA eroe shardana in Israel


giovedì 25 settembre 2025

FLOTTIGLIE, MIGRANTI, EBREI, FENICI e PALESTINESI

 


FLOTTIGLIE, MIGRANTI, EBREI, FENICI e PALESTINESI

I FENICI non chiamavano se stessi “FENICI”, anzi, in “LINGUA FENICIA”  si scriveva: KN.NM (Cananim, ossia Cananei) che spiega l’inghippo che qualcuno volle creare agli inizi del secolo scorso. In particolari alcuni studiosi Ebrei, con dei motivi legati probabilmente a una nascita di uno stato ebraico in Palestina, ossia la terra dei Pheleset (gli Ebrei infatti erano i Judei o abitanti di Juda della diaspora al tempo dei Romani) . Gli studiosi infatti li posizionano nella SIRO-PALESTINA, in corrispondenza dell’attuale LIBANO fin dal XII sec. a.C. La stessa data dell’Insediamento dei Popoli del Mare, dopo gli accordi con RAMESSE III  che, in cambio della salvezza del trono e del regno Egizio, dovette cedere le provincie dell’Impero: SINAI e SIRO/PALESTINA. Ne è prova l’elenco delle città attribuite a questo fantomatico popolo: AKKO (S. Giovanni d’Acri), Gazza, la stessa Tiro  etc.  Città queste abitate dai Popoli del Mare e citate dai documenti egizi, come spesso abbiamo sottolineato in altri capitoli. “Ad Akko, sotto Tiro, abitano i Sardana”  (Onomastico di Amenemope)… A Byblos abitavano i Tjekker, come a Dor (Il viaggio di Wen.Amon). A Gaza i Phelset.. e a Tiro i Libu… tutto ciò fino al 8° sec. a.C. … casualmente la datazione della “comparsa dei Fenici (i Pellerosa)  citati dai Greci. -----(Fonte: LEONARDO MELIS nei suoi libri sui POPOLI del MARE

Il Fenicianesimo è una forma di nazionalismo libanese adottata da alcuni esponenti libanesi, soprattutto cristiani maroniti, al momento dell'istituzione del Grande Libano,[1] rivendicando l'identificazione della nascente nazione libanese con l'eredità storica e culturale degli antichi Fenici.[2]

Lo Stato del Grande Libano fu uno Stato, formalmente autonomo, che faceva parte della Siria mandataria (allora amministrata dalla Francia sotto un regime giuridico internazionale di mandato della Società delle Nazioni) dal 1920, e che prese il nome di Repubblica Libanese nel 1926. Le frontiere geografiche del «Grande Libano» corrispondono all'incirca a quelle dell'attuale Libano. Terminò formalmente il 22 novembre 1943 con l'indipendenza della Repubblica del Libano.

Il professore universitario olandese Leonard C. Biegel, nel suo libro del 1972 Minorities in the Middle East: Their significance as political factor in the Arab World ha coniato il termine Neo-Shu'ubiyya per denominare i tentativi moderni dei nazionalismi non arabi alternativi nel Vicino Oriente, ad es. l'Arameanesimo, l'Assirianesimo, alcune forme del nazionalismo siriano, il nazionalismo curdo, il Berberismo, il Faraonismo e il Fenicianismo, appunto.

Fonti:  WIKIPEDIA E ALTRE RICERCHE

EXODUS la nave del 1948

L'Exodus fu la nave di maggiori dimensioni a trasportare sfollati ebrei che volevano entrare nel Mandato britannico di Palestina. La sua vicenda ebbe luogo quindi poco prima della fine del mandato britannico e della fondazione dello Stato di Israele. - già nel 1948 c'era stato appunto il caso della nave EXODUS con un migliaio di MIGRANTI EBREI EUROPEI che nessuno accoglieva ... furono accolti dai .... PALESTINESI!!!!

 ... E come ricompensa si impadronirono delle case degli sventurati OSPITANTI .. cacciandoli e formando lo STATO di  israel(e) .....era il 1947 .... e questa è STORIA e non propaganda ... ANTISEMITICA ... Oltretutto a questi MIGRANTI si unirono altri EBREI, I QUALI COMINCIARONO A METTERE bombe NELLE CASERME BRITTANNICHE per convincerli a togliere il disturbo "DALLA LORO... TERRA!

 




domenica 21 settembre 2025

LA BOMBA a SETZU! …

 



LA BOMBA a SETZU! …     L’incredibile racconto di un bombardamento nei confronti di un paesino inerme della Sardegna da parte degli ANGLOAMERICANI o ALLEATI o LIBERATORI o come li si chiama da sempre. A raccontare è Leonardo Melis a un giovane futuro scrittore che faceva una ricerca sui bombardamenti degli Angloamericani durante l’ultima guerra mondiale. Il giovane futuro scrittore mi disse che aveva già intervistato altri 50 testimoni più o meno informati sui BOMBARDAMENTI relativi alla SARDEGNA nel 1943. Qualcuno lo aveva informato che uno di questi episodi accadde nel pese di nascita di Leonardo e che la casa dei suoi genitori fu rasa al suolo da una di queste “bombe … intelligenti”. Episodi da collegare a quanto sta succedendo in altri paesi di povera gente in questi giorni di tragedia nel Medio Oriente. Leonardo racconta dei parenti arrivati da Cagliari, sfollati come tanti altri abitanti della città presa di mira assurdamente per un INGANNO perpetrato ai danni dei Tedeschi dallo spionaggio alleato. L’inganno chiamato “OPERAZIONE CARNETRITA” ('operazione Mincemeat), prevedeva bombardamenti a tappeto della città di Cagliari in preparazione all’invasione alleata. Sappiamo purtroppo che tali bombardamenti non si fermarono al città capoluogo. Piccoli centri come Gonnosfaniga, spezzona menti sulla popolazione in processione per un funerale a quanto si sa, con 118 persone uccise, fra cui una ventina di BAMBINI. L’assurdità più assurda però riguarda il racconto di Leonardo sul bombardamento del suo piccolo paese natale: SETZU. Tornando all’inganno dei Servizi Segreti alleati, Invasione che doveva avvenire in Sardegna e in Grecia sappiamo bene che ebbe luogo in Normandia. “L’Operazione Carnetritta” quindi trasse in inganno i Tedeschi, poiché fu trovato al largo della Spagna il cadavere di un ufficiale inglese annegato che aveva con sé una borsa con dei documenti, i quali documentavano la previsione dello sbarco in Grecia e in Sardegna. Il tutto quindi creava il bisogno di bombardamenti a tappeto su Cagliari e altri centri dell’isola. Bombardamenti inutili e cinici. Proprio come sta accadendo questi giorni nei confronti di una popolazione innocente, giustificandola con la ricerca di una vittoria contro nemici invece ben definiti. Ascoltiamo il racconto che ne fa LEONARDO MELIS.

mercoledì 17 settembre 2025

Festa shardana a Laconi 2011

 


Festa shardana a Laconi 2011

GIUGNO 2011 SOSLSTIZIO D'ESTATE. Una delle priome FESTE della JENTE SHARDANA, con 650 persone con CONFERENZA la CINETEATRO DE ANDRE, PRANZO AL HOTEL LE MAGNOLIE, spettaccolo musicale al PARCO AYMERICH dei JUDIKES di ARBOREA, con gruppi di ballo orientale, gruppi musicali, fa cui i SHARDANA nuova composizione... giochi premi e bancarelle ....

lunedì 15 settembre 2025

La Zigurat di Pozzomaggiore

 



La Zigurat di Pozzomaggiore

 

<A gennaio 2010 ci siamo recati in loco, con il Sindaco Tonino e l’amico Mariano. Con noi c’era anche Patty Pasquarella che scoprì il tempio di Deir el Medinet nel 2008.

Cominciamo a vedere come si presenta lo strano sito. Vediamo che la costruzione più importante si presenta con una forma a noi ben nota. Una forma che ricorda altri piccoli tempietti presenti in sardinia a forma di nave e riproducenti le Esedre delle Tombe di Giganti. Nel mezzo del recinto vediamo una sorta di linea separatrice. Proprio a questo livello si trova la costruzione a gradoni che riteniamo sia una Ziggurat. Nelle foto a seguire vediamo meglio quanto ipotizziamo. Teniamo presente che l’illustrazione riguarda la parte centrale dell’Insediamento. Il terreno intorno è però cosparso di altre costruzioni, alcune a forma di nuraghe. Recinzioni di mura spesse anche 5-6 m. sono sotto il lentischio e gli alberi di leccio. Un complesso che ha una estensione ragguardevole e che ci ha fatto pensare addirittura a una città, di quelle per intenderci di stile mesopotamico, con al centro l’Esagila con la Ziggurat ove soggiornava il Dio della città. E’ il “Trono” in cui si insediò Nabu quando fu mandato in esilio nelle Isole dell’Occidente a fine del terzo millennio? I Testi sumeri ci dicono che “Nabu salpò verso il Grande Mare” E ancora: “Nabu fuggì in un’isola del Grande Mare”. Insomma, esaminando i fatti che raccontiamo in questo libro, pare che Nabu (e forse suo nonno Enki) visitassero quest’isola “in mezzo al Grande Mare” (Mediterraneo Occ. n.d.A.) più volte. Di sicuro nel 2050 a.C. circa Nabu

dovette fuggire dall’ira del fratello e del cugino di suo padre Marduk (Nergal e Ninurta). Questi due si allearono contro Marduk che richiedeva la supremazia sugli Dei. Ne conseguì un conflitto che inizialmente vide Marduk soccombere, ma la controffensiva delle sue armate guidate dal figlio Nabu fecero cambiare le sorti della guerra. Nabu riuscì a conquistare le terre dell’Occidente e a costituire un’alleanza di regni che si scontrarono sovente con le città sumere guidate dagli enliliti Nergal e Ninurta. Questi conflitti sono raccontati anche dalla Bibbia nell’epopea di Abram. La storia della guerra dei cinque re (fra cui i re di Sodoma e Gomorra) contro i quattro re “assiri” nel 2040 a.C. circa fa parte di questa epopea. Ciò non significa necessariamente che due Dei, Nabu ed Enki, arrivassero fisicamente nell’isola di Sardinia, ma che popoli che seguivano il loro culto approdassero nell’isola! La presenza di Enki è indicata dal proliferare del suo culto, quello dei pozzi sacri. La presenza di Nabu è invece molto probabilmente fisica. Nabu non era un Dio, ma un semidio, né più né meno che i vari Eracle, Gilgamesh, Sargon, Perseo, Romolo ecc.. Suo padre era Marduk e sua madre una terrestre di nome … Sardanit (Sarpanit)! Perché dunque possiamo sostenere che Nabu arrivò in Sardinia?>


domenica 14 settembre 2025

Shardana I popoli del mare tvcity. Conferenza di LEONARDO MELIS

 




Una simpatica intervista di Leonardo Melis da parte della TV campana TVCITY. IN DIRETTA, con interventi e domande da parte del pubblico. La trasmissione conferma ancora una volta l'interesse crescente in tutta ITALIA, SARDEGNA compresa, per questi popoli che risiedevano nel Mediterraneo quasi 1500 anni prima di GRECI e ROMANI. A smentire quanto ci hanno propinato i libri scolastici italici, per cui la civiltà arrivò nel mediterraneo solo con GRECI e ROMANI appunto. Dimenticandoci dei famigerati e inesistenti "FENICI". un'invenzione questa proprio da parte dei greci, ripresa poi dai Romani e nel secolo scorso da uno studioso di origini ebraiche verso la fine della seconda guerra mondiale per spianare la strada al nuovo stato di ISRAELE. I Libri di Leonardo Melis su AMAZON https://www.amazon.it/s?k=leonardo+me...

venerdì 12 settembre 2025

ISRAEL(E) NON C'ENTRA!

 



ISRAEL(E) NON C'ENTRA!
 
Non ha nessun diritto con i territori che sta pretendendo. Là c'erano I Popoli del Mare, Palestini compresi.

Non siamo noi a sostenerlo ma è scritto nella BIBBIA

 il Libro dei Judici subito all’apertura ci fa un quadro  della “Conquista” da parte delle restanti Tribù ebraiche  piuttosto  disarmante:

  Juda, con l’aiuto del Signore riuscì a conquistare la regione montuosa, ma non riuscì  a vincere gli abitanti della pianura, dotati di carri ferrati (I Pheleset/Filistei).

  • I figli di Beniamino  non scacciarono da Jerusalem i Jebusei, vissuti ivi con loro fino al giorno d’oggi.

  Manasse non espulse gli abitanti Beth San, Taanac, di Dor, Jeblaam, Megiddo… sicchè l’antico Kananeo continuò ad abitare in quel paese.

  Zabulon non scacciò i Cananei da Ketron e Naalal, ed essi abitarono  con lui.

  Aser non scacciò i Cananei da Akko, Sidone Aalab, Afec, Rechob, perciò  abitarono fra quelli.

  Ephraim non scacciò i Cananei che abitavano in Gazer  (Azor?), e questi dimorarono con lui.

  Nephtali non scacciò i Cananei da Bet Semes e Bet Anat, ma  dimorò con loro.”>

(JUDICI:  I – 21-36)

 

Da “Shardana la Bibbia degli Urim” ed. 2008 Leonardo Melis


giovedì 11 settembre 2025

Navi dei Popoli del Mare con vela moderna



Navi dei Popoli del Mare con vela moderna

Le VELE SARDANA. Quando nel 2005 pubblicammo “Shardana i Principi di Dan”, pubblicammo lo studio delle Vele Shardana rappresentate a Medinet Abu, vele che a parer nostro erano le antenate della vela moderna. La vela triangolare che consente di navigare anche contro vento, facendo a meno dell’uso dei remi. Recentemente abbiamo avuto il piacere di incontrare un amico ingegnere con la passione della vela, il quale ci ha annunciato di essere riuscito a realizzare questo modello di vela moderna e di averlo sperimentato con successo. Gli abbiamo chiesto di scriverci due righe di resoconto. Ecco.                 <<Numerosi studiosi dell’antichità quali Leonardo Melis, Bruno Vacca, Gian Giacomo Pisu ed altri ancora, stanno diffondendo la cultura e le vicende legate ai Popoli del Mare tra i quali i nostri Shardana.

Esiste sostanziale accordo sul fatto che si trattasse di navigatori dotati di capacità fuori dal comune per l’epoca in cui operavano ed in grado di circumnavigare l’Africa alla ricerca dello stagno necessario per la produzione del bronzo, tenuto presente che la nostra isola era ricca di rame ma poverissima di stagno (metallo quasi totalmente assente).

Sul come navigassero e con quali mezzi di propulsione e di governo sono state fatte vaghe ipotesi. Si è ipotizzato che sfruttassero le correnti marine presenti con diverse direzioni e velocità nelle varie parti dell’anno. Sicuramente non usavano i remi per spostamenti in alto mare ed ancor meno per circumnavigare l’Africa, dal momento che sicuramente arrivavano alle foci dei fiumi Zambesi e Limpopo per risalire sino alle miniere del Grande Zimbabwe. Sicuramente navigavano a vela con un piano velico che permetteva di procedere seguendo rotte prestabilite e sfruttare i venti provenienti da qualunque direzione.

Tutti i piani velici attualmente in uso presuppongono l’uso del timone e tutti gli scafi sono dotati di una o più chiglie per ridurre lo scarroccio, cioè l’allontanamento dalla rotta prestabilita. Convinto che quei popoli navigassero con estrema perizia, ho deciso di immaginare e successivamente realizzare un piano velico che avesse le seguenti caratteristiche:

• facilità di gestione anche con equipaggio ridotto

• buona efficienza fluidodinamica

• capacità di navigare in assenza di timone in tutte le andature.>>

 

Mario Marongiu. Per il libro di Leonardo Melis: “Shardana la Bibbia degli Urim”

*  N.d.A: Le navi shardana avevano a bordo la BUSSOLA con anello rotante


 

giovedì 4 settembre 2025

I POPOLI del MARE: SISARA e i SHARDANA

 


I POPOLI del MARE: SISARA e i SHARDANA 

Sabato 06-09-2025 ore 17 Lanusei Salone Comunale, Leonardo Melis parlerà dei suoi ultimi libri degli ultimi 5 anni. Fra tutti il libro di Sisara, generale shardana citato dalla Bibbia. personaggio di cui è stata scoperta la città, identificata da Leonardo Melis ai primi del secolo con la "città shardana" di AL  AWAHT scoperta dall'archeologo Adam Zertal, con cui leonardo si incontrò a Cagliari nel 2005, proponendogli quanto Leonardo aveva scritto anni prima nel suo "SHARDANA I PRINCIPI di DAN", dove oltre a identificare al città con AROSET GOIM, discusse con Zertal anche sull'rigine sarda del nome SISARA ... Ipotesi che Zertal si disse convinto essere esatta  e secondu lui ricordava la città di SASSARI ... 
Leonardo parlerà dell'invasione dell'Oriente da parte dei Popoli del Mare nel 1200 a.C. e la conseguante distruzione delle ROCCHE DI POTERE  delle città potentati dell'età del Bronzo: TIRINTO, MICENE, TROYA, HATTUSA. UGARIT, TIRO, SIDONE, BYBLOS.. e l'attacco all'EGITTO di RAMESSE III. 
L'insediamento da parte dei Popoli  del Mare nelle provincie prima egizie di SIRIA-PALESTINA CHE GLI ebrei chiamano nella Bibbia: ISRAEL e PENTAPOLI PHELESET (l'attuale striscia di GAZA) ... e i rapporti con l'ISRAEL(E)  attuale, creata dai GOVERNI "OCCIDENTALI" .. nel 1947-48 ... 

sabato 23 agosto 2025

TROYA distrutta dai Popoli del Mare


TROYA distrutta dai Popoli del Mare 

A Troja vi era la maggior parte dei Popoli del Mare schierati da ambo le parti: dalla parte di Ilio: i Teucri/Tjekker, i Dardani/Sardana, I Likku/Lici, i Cari/Sardana del Mar Nero. Mentre dall’altra parte, sempre secondo Omero: Akei/Akayasa, Danai/Denen, Cretesi/Pheleset, Dodonei/Dardani/Sardana(?), Spartani/Tjekker. Chiaramente assenti i Washasa, i Sardana e i Pheleset come armata ufficiale. Facciamo una precisazione con i nostri comandanti e le relative flotte … Abbiamo ripreso in parte il racconto di Omero, chiarendo che in realtà la “Guerra di Troja” non si svolse come il Vate racconta. Si tratta invece di racconti importati da alcuni dei protagonisti; e noi sappiamo bene che trattasi di coloro che Omero identifica come Greci, ma Greci non sono affatto, essendo popoli del Baltico: i Danai/Denen. Omero fece il nostro stesso errore identificando i Danai con i Greci, mentre noi li identificammo nel nostro primo libro come Sardana. Gli Egizi però sono al solito ottima fonte di chiarimento, essi elencano fianco a fianco questi popoli, ossia i Denen sono presenti insieme agli Akayasa (Greci) e ai Sardana (Sardi).

In quanto al vero svolgimento della incursione dei Popoli del Mare a Troja, lo abbiamo accennato: trattasi del piano concordato dall’Alleanza nel tragitto verso la meta finale: L’Egitto!. Nella loro marcia via terra essi, i Popoli del Grande Verde, avevano il piano preciso di distruggere le Rocche di Comando dei principati con al servizio i mercenari Akayasa, Sardana, Libu, Likku, Shakalasa, Tjekker… i quali mercenari passavano automaticamente dalla parte degli “invasori”, Loro fratelli. Così avvenne a Tirinto, Micene … e così avvenne a Troja. Ciò è raccontato ad esempio da Omero come la fuga dei Trojani e i loro alleati dalla città in fiamme. In realtà non si trattava della città in fiamme, ma solo della Rocca di Ilio e la fuga non era affatto una fuga, ma un trasferimento degli abitanti nel tragitto verso Hattusa.

Da: "I POPOLI del MARE, Sisara eroe shardana in Israel" 

 

venerdì 22 agosto 2025

1969-70 ANNI DI LEGGENDA e di SPERANZA

 


1969-70 ANNI DI LEGGENDA e di SPERANZA 

WOODSTOCK, JIMI HENDRIX, LO SBARCO SULLA LUNA, LO SCUDETTO DEL CAGLIARI, PAOLO VI a CAGLIARI, ITALIA GERMANIA 4-3 ... e noi .. MILITARI negli anni 1969-70 ... ma poi ... la leggenda di una speranza ... i clubs, la musica dei grandi gruppi ... l'Alfa e la Mini ... l'IRRIPETIBILE ...!!! E al ritorno a casa a INTITOLARE UN CLUB alla MEMORIA di Jimmi Hendrix .. Con i mitici LP di Jimmi, Led Zeppelin, Deep Purple, Black Sabath, Cream, Creadence Clearwater ... enaturalmente il LP di Woodstock originale ... E iniziare la lotta e la CONTESTAZIONE...



venerdì 8 agosto 2025

I BRONZETTI dimostrano che i POPOLI del MARE conoscevano i SHARDANA (NON i NURAGICI)

 


I BRONZETTI dimostrano che i POPOLI del MARE conoscevano i SHARDANA (NON i NURAGICI) 

Il bronzetto trovato in Albania:

Secondo la descrizione del manufatto per Selani  il ricercatore Giorgio Zogaj  che ha visto in prima persona tra le altre cose, dice: "Si compone di bronzo  più vecchio di 3000 anni, e stato fatto in bronzo nella fonderia del paese in cui è stato trovato il sigillo , si può supporre in maniera definitiva, che questa statua sia di Dodona, perché la testa è decorate con la corona di foglie di quercia ".

 Questo manufatto ha due "antenne"  sopra la sua testa, in entrambi i lati delle mani ci sono due dischi in cui è  visibile simbolo pelasgo del "Sole". Alla fine della coda ha un segno misterioso a forma di "X". Il viso della donna ha caratteristiche normali,  con le labbra un pò gonfie.

 Curiosamente, questo manufatto ha grandi somiglianze con il guerriero Shardana citato dallo studioso italiano Leonardo Melis nel suo libro "Shardana i Popoli del Mare".

I Shardana  facevano parte delle tribù dei "popoli del mare" alcune tribù misteriose dove facevano parte anche I Pheleset, diffusi nel Mediterraneo nel terzo millennio. Loro tracce si trovano in Sardegna, Cipro, Creta, Egitto durante il regno del faraone detto di Ramses III anche in Palestina.

 Molti autori sottolineano che la parola Pelasgi possa provenire dalla parola Pelleng o Pellg che vuol dire bacino in albanese, questi erano le persone che vivevano nel bacino del Mediterraneo  (vedi Neremin Vlora Falaski).

Chiaramente non intendiamo certo SMINUIRE I NURAGHES  E LA LORO ETà ... Solo che i NRAGHES SONO MOLTO Più ANTICHI DI QUANTO CI HANNO DETTO AL SOLITO..... Nessun popolo antico parla di una civiltà del genere...  -forse perchè più ANTICHI DELLO STESSO DILUVIO? 

giovedì 7 agosto 2025

EBREI, EGIZI, SHARDANA e CIRCONCISIONE

 


EBREI, EGIZI, SHARDANA  e CIRCONCISIONE 

Crediamo che i contatti con i Popoli vicini e in particolare i contatti di MOSE con i Madianiti abbiano dato origine anche all’uso della circoncisione. Si, perché, se è vero che la Circoncisione poteva essere data al popolo dal Mose egizio, vi è un passo della Bibbia che ci racconta di Mose che riceve l’ordine da Dio di circoncidersi. Questo avviene quando Mose era (secondo la Bibbia) rifugiato presso i Madianiti. (Esodo, IV – 24): <Durante il viaggio, in una località dove Mose passò al notte, gli si presentò il Signore e lo minacciò di morte. Allora Sephora prese un coltello di selce e circoncise il figlio>. Appare insomma chiaro che la moglie madianita di Mose è esperta di circoncisione, mentre lui è “minacciato di morte dal Signore” per non averla praticata nei confronti del figlio. Perché proponiamo questo episodio che è già misterioso di per se, per l’atteggiamento del “Signore” nei confronti del suo prescelto? Perché i Madianiti risultano essere dell’etnia dei Popoli del Mare, più precisamente Shardana, discendenti da DeDan, figlio di Jochsan, che era figlio di Abram e di Ketura. Sappiamo anche che i Shardana, come altri componenti al coalizione dei Popoli del Mare, erano circoncisi! Che Egizi e Shardana fossero circoncisi lo sappiamo da scritti e rappresentazioni sia in pietra che in bronzo. Come spiega ampiamente l’immagine.

Da: "I POPOLI del MARE, SISARA eroe Shardana in Israel" di Leonardo Melis 


sabato 2 agosto 2025

VIDEO 2 SISARA - PREPARAZIONE invasione Oriente

 









31 lug 2025


giovedì 31 luglio 2025

1 - SISARA VIAGGIO IN EGITTO

 


31 lug 2025 LACONI

    PRIMA PARTE DI UNA SERIE DI INCONTRI PERSONALI CON I LETTORI. Un esperimento anche di dialogo e di domande. Cominciamo Con il libro di SISARA, generale shardana in Israel. PREPARAZIONE con incontro GOVERNATORE DI LUXOR e successivamente l'incontro con il Ministro egiziano alla Cultura al Cairo...

martedì 22 luglio 2025

LEONARDO MELIS INTERVISTATO da TCS 1^ PARTE

 


LEONARDO MELIS INTERVISTATO da TCS 1^ PARTE

Il compianto ANTONELLO LAI intervista incredulo Leonardo Melis nella sua casa di LACONI ... d'inverno accanto a un fuoco che "illumina" la nostra Storia all'intervistatore e al pubblico della sua TV ... Saranno due puntate di incredulità, stupore e alla fine di gioia di un Antonello soddisfatto per aver affrontato un viaggio d'inverno da Cagliari a Laconi con una montagna di notizie fresche e, per allora, ancora INCREDIBILI!
---- 1^ PARTE ...

https://www.amazon.it/s?k=leonardo+melis+libri&crid=35GV9MVCWBWEH&sprefix=leonardo+melis%2Caps%2C238&ref=nb_sb_ss_ts-doa-p_1_14

mercoledì 16 luglio 2025

E' arrivato il nuovo TASCABILE ...!!!

 


E' arrivato il nuovo TASCABILE  
- Uno stralcio del nostro "Shardana i Popoli del Mare"  ... "DOSSIER MONT'E PRAMA"!!!, con un articolo del leggendario giornalista cagliaritano: Marco Mostallino. Mettiamo alcuni brani di battaglie che in quel tempo si facevano .. grazie anche a un editore oggi scomparso che pubblicava un giornale a costo zero: "il Giornale di Sardegna"
<<Cominciò il soprintendente di Sassari F. N. che in un’intervista del 21 giugno 2005, annunciando l’inizio dei restauri al centro di Li Punti (Sassari), esclamava: “Que­sti eroi sono ignoti perché a loro è mancato un Omero!”  e aggiunge­va Fra un anno e mezzo le statue saranno pronte per l’esposizione”. Era il 21/giugno del 2005 (noi stia­mo scrivendo nel giugno del 2010, ma pensiamo che correrà ancora del tempo. N. d. A.). L’articolo è a firma di Marco Mostallino sempre del “Giornale di Sardegna” (vedi Doc. n. 10a). a cui si aggiunse ... sempre nel "Giornale di Sardegna": e sempre nell'intervista la Sovrintendente di Sassari, evidentemente fuori dalle regole (loro). 

L’entusiasmo di F. N. si manifesta in altra intervista del 21/giugno/2005 a firma di Renzo Sanna, sempre per il Giornale di Sardegna: “Questa è la scoperta relativa al Mediterraneo più importante del Novecento!” E ancora: “… una scoperta che io avvicino ai Bronzi di Riace”. (vedi Doc. n. 10b) - Poi azzarda alcune frecciate verso “Ignoti”. “Si doveva prevedere la manutenzione … ma non è mai stata fatta. Chissà perché. Tutto era accatastato al Museo di Cagliari”. – “Nomi? No, non ne faccio, ma qualcuno non ha compreso evidentemente l’importanza di quei colossi costruiti qua quando Roma era ancora di là da venire.” Accuse precise queste>>.

https://www.amazon.it/Dossier-Mont-Prama-Leonardo-Melis/dp/B0FGX8QQJ7