Mose/Neb.Ka.Set
Dopo la restaurazione voluta dal generale golpista Horemheb, urgeva mettere sul trono un nuovo faraone da cui derivare un’altra dinastia, dopo lo sterminio della famiglia di Amenophe IV/Akenaton. Vediamo: . L’interesse del giovane principe per la religione bandita dal paese era pericolosa, ma il suo fascino irresistibile. Da: “Shardana i Custodi del Tempo”.
Il lettore si starà chiedendo adesso, perché L. Melis non tenga conto del racconto biblico, pur così particolareggiato nella descrizione della nascita e adozione del principe.
Lo stesso De Mille racconta che egli fu affidato alle acque del Nilo e raccolto dalla sorella del faraone: Bitya. Proprio il racconto della Bibbia ci ha fatto sempre sospettare che qualcosa non quadrava troppe inesattezze e troppa la somiglianza con un altro racconto identico ma più antico.
Quello di Sargon di Akkad, il capostipite degli Urim. Vediamo alcuni particolari del racconto, quanto collima e quanto non torna.
Mose nascerebbe a Jessen e su questo non abbiamo da obiettare. Juseppe e i suoi, ma anche gli Hyksos, si insediarono in questa terra a Oriente del Delta.
Fu affidato alla corrente del fiume dentro un “cesto di giunchi cosparso di bitume”.
Qui abbiamo la prima stonatura.
Questo particolare del bitume si ritrova nel racconto di Sargon.
Ma in Mesopotamia la cosa è giustificata dal fatto che i giunchi della zona si impregnano d’acqua e vanno a fondo.
Il giunco egizio no, galleggia da solo!
Il cesto, trascinato dalla corrente fu seguito a distanza dalla sorella di Mose.
Eh, no! Esodo Shardana
La Bibbia degli Urim
Il Nilo è un “Fiume che scorre al contrario”, per dirla con Erodoto, e gli Ebrei stavano nel Delta che sfocia o Nord, nel Mediterraneo. Non poteva trasportare il cesto verso l’interno.
Lo avrebbe trasportato in mare!
Lo raccolse la figlia del faraone che era scesa a bagnarsi con le ancelle.
Poiché non vi sono motivi che ci facciano pensare a una figlia del faraone che se ne va a spasso per l’Egitto e per di più in mezzo ai coccodrilli e agli ippopotami che popolavano il fiume, pensiamo che la fanciulla si bagnasse in un luogo protetto e possibilmente davanti alla regia.
Purtroppo anche qui i conti non tornano.
Dopo la sconfitta degli Hyksos “venne un re che non conosceva Juseppe” e precisamente un re della XIX dinastia di Tebe, che aveva la capitale (e la reggia) a Luxor.
Pur se Amenophe IV aveva spostato la capitale ad Aketaton, a metà strada fra Jessen e Luxor.
Con la restaurazione di Horemheb tutto tornò a Tebe o, se preferiamo, a Luxor.
E Luxor dista da Jessen 850 km controcorrente per di più!
Da: "I POPOLI del MARE. Le mie scoperte" ed. 2005 Leonardo Melis
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