<Dal Libro dei Giudici: “La tribù di Dan non si era ancora stabilita, ma occupò Kanaan.
Mandarono 5 forti guerrieri a esplorare, lì trovarono un sacerdote levitico dei
loro (della Tribù di Dan, N.d.A.)
a casa di un certo Milcah e gli
chiesero come mai si trovasse da quelle parti, egli rispose che Milcah lo
pagava per fare il sacerdote nella sua casa e per la sua gente. Essi gli
chiesero se Dio era con loro, egli rispose che avevano la Sua benedizione.
Proseguirono e trovarono una ricca città abitata da gente pacifica. Tornati dai
loro, riferirono quanto visto e i figli di Dan si armarono in seicento e
partirono. Giunti presso Cariath-Jarim
si fermarono e posero il campo e diedero a quel luogo il nome di Campo di Dan. Poi proseguirono e
giunsero alla casa di Milcah dove trovarono ancora il giovane levita. Alcuni di
loro presero le statue, l’Ephod e gli idoli e con dolci parole chiesero al
giovane di seguirli dicendogli che era meglio fare il sacerdote per un’intera
tribù che per un uomo solo. Egli convinto li seguì, ma Milcah con la sua gente
inseguirono i figli di Dan per farsi restituire gli idoli e il sacerdote. Ma
i figli di Dan dissero loro di non osare più proferir parole nei loro
confronti, se non volevano avere contro uomini corrucciati e dediti alla
guerra. Così proseguirono verso il paese di Lais che conquistarono
distruggendo la città e passando a fil di spada gli abitanti. Da allora Lais si
chiamò Città di Dan e Jonathan e
la sua stirpe divennero i sacerdoti dei loro idoli.” (Judici XVIII).>
Judici IV-V: ”Jabin, un re cananeo, che regnava in Asor e aveva per condottiero dell’esercito Sisara (Un generale dei mercenari Shardana di stanza in Palestina per conto dei Faraoni, n.d.A.) che abitava in Aroset Goim, forte di 900 carri ferrati, oppresse duramente i figli d’Israele per 20 anni.... In quel tempo era Judice in Israele Deborah... giudicava le cause fra Rama e Bet-El sui monti di Efraim... Deborah andò con Barak in Qades, radunò Zabulon e Neftali, 10.000 combattenti”. A causa dello straripamento di un torrente, i carri di Sisara si impantanarono ed egli fu sconfitto. Ma nel Cantico di vittoria che segue alla battaglia, Deborah si lamenta: “E Dan perché se ne sta sulle navi?Aser ha preso dimora sul lido del mare e nei suoi porti vive tranquillo...”
La conclusione è ancora più amara, per
la fine che fece Sisara, tradito dalla moglie di un suo amico che violò la
più sacra delle regole: quella dell’Ospitalità. Una regola che Sisara, uno
Shardana, credeva inviolabile. Questa regola fu invece violata da una “benedetta fra tutte le donne”, come
Da. “I POPOLI del MARE. SISARA eroe Shardana in
Israel”

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