IL SOLSTIZIO nel NURAGHE CALCOLATORE
DA: “SARDANA I CALCOLATORI DEL TEMPO” (Luglio 2008) Leonardo Melis
Il “nuraghe
calcolatore” di Tonino Mura
A questo punto dobbiamo riportare parte degli studi che stanno procedendo di pari passo con le esplorazioni di un sito nuragico (questa volta è proprio nuragico o almeno sembra…ma forse…). La scoperta la dobbiamo a un amico che ci propose di esaminare un nuraghe che, secondo lui, nascondeva qualcosa di più che i soliti misteri dei… nuraghes.
<<Quando Tonino mi contattò, naturalmente non nascosi che il mio
interesse per i nuraghes non era di studio. Cosa che lasciavo ad altri più
titolati di me. La sua insistenza fu comunque tale che mi decisi ad accettare che
mi accompagnasse per un sopraluogo. Pur essendo agli inizi dell’autunno sardo
che di solito è famoso per la sua mitezza, il tempo era stranamente cupo. Proprio
come accadde l’estate in cui mi recai a visitare la città nascosta di Antas.
Comunque la curiosità cominciava a farsi strada man mano che attraversavamo
l’altipiano pieno di costruzioni megalitiche nascoste dalla boscaglia. In cima
a una Zeppara, piccola collina che emerge dai tipici altipiani dell’Isola,
all’interno di un recinto rivelatosi “sacro”, emersero all’improvviso due
nuraghes collegati. Già dalla prima occhiata comunque apparve chiaro che si
trattava di due costruzioni differenti. Il primo dimostrava essere il classico
nuraghe con massi ciclopici irregolari e
non “toccati da metallo”, integri. Il secondo presentava dei massi più
regolari, forse lavorati, come altri nuraghes presenti nell’Isola e in giro per
il Mediterraneo e oltre… Quest’ultima costruzione cominciò a incuriosirmi.
Anche per quanto il mio amico mi descriveva. Le feritoie, più numerose del
solito, erano disposte in tutto il cerchio della costruzione. Otto feritoie a
ricordarmi il mio “calendario delle stagioni”, con l’ingresso dritto puntato a
segnare il solstizio d’estate e le feritoie a segnare altri orientamenti
solstiziali ed equinoziali e non solo>>
Leonardo Melis
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LA STANZA DEL SOLE
Nuraghe Santa Barbara di Villanova Truschedu
Chiunque
visiti queste imponenti costruzioni non
può fare a meno di domandarsi quale fosse il loro utilizzo; oggi, grazie ad
alcuni studiosi, abbiamo delle risposte, e cioè che molto probabilmente i
nuraghi non erano delle fortezze ma dei veri e propri luoghi di culto, nei
quali si celebravano riti in onore del sole e della luna.
Ho visitato
numerosi nuraghi ma uno in particolare mi ha colpito, sia per la sua struttura
che per la sua posizione geografica: il nuraghe Santa Barbara, che si innalza tra le campagne di Villanova
Truschedu e Zerfaliu.>
Tonino Mura.
Come funziona il calendario “nuragico”
Il calendario nuragico, come quello celtico e maya, fu costruito per controllare i movimenti del sole durante l’anno per poter celebrare riti e feste in onore del Sole.
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- Gli equinozi: Durante gli equinozi di primavera e d’autunno, che cadono rispettivamente il 21 marzo e il 21 settembre,il giorno e la notte hanno la stessa durata,da qui il nome. In queste date, dalla terza feritoia che guarda verso est, vedremo il sorgere del sole dietro il nuraghe S.Gemiliano e il tramonto nell’ultima, quella che guarda ad ovest.
- I solstizi: Il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, il sole sorge dietro il nuraghe Dominigu Porru, ma tramontando dietro la torre maggiore del complesso di santa Barbara non è visibile dall’interno della stanza del sole.
Al solstizio d’ inverno, il 21 dicembre, il sole sorge in direzione del nuraghe Ruinas ,4° feritoia, in questo giorno possiamo seguirne il cammino nelle diverse ore della giornata, posizionandoci dapprima in direzione del nuraghe su Strampu, 5° feritoia, a seguire nella 6° in direzione del nuraghe Cagotti, per vederlo infine tramontare nella 7° dietro il nuraghe Jana. Vi sono altre date in cui possiamo osservare vari posizionamenti del sole in questa particolare costruzione: il 1° febbraio, il 1° maggio, il 1° agosto, il 31 ottobre.
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