ISRAEL – ISRAEL(E) – PALESTINA
Forse
è arrivato il momento di fare un poco di chiarezza nella storia di questi
territori e della gente che vi abita da almeno 3-4 millenni. Questo perché, pur
essendomi sempre astenuto dalle beghe
attuali e dalle guerre fra popoli più o meno riconosciuti, in questi
ultimi due, tre anni sono stato tirato in ballo attraverso i miei libri. Libri
serviti a qualcuno che ne ha fatto un’arma impropria, per dimostrare le proprie
convinzioni più o meno di parte. Vediamo.
<La
costa che si affaccia nel Mediterraneo Orientale o Egeo, chiamata dagli Egizi
“provincia della Siria-Palestina” era appunto sotto il controllo dei faraoni
già da metà del secondo millennio a.C. e finì di esserlo con l’invasione dei
Popoli del Mare del 1200 a.C. che la ebbero in cambio della salvezza del trono
di Ramesse III insieme alla penisola del Sinai. I Popoli del Mare vi si insediarono
al Nord, in quella zona chiamata dagli Ebrei della Tribù di Juda: ISRAEL; e
abitata da: TJEKKER a BYBLOS e a DOR, da SHAKALASA ad AZOR, da SHARDANA ad
AKKO, dai LIBU a TIRO ecc E naturalmente
i PHELESET (FILISTEI) in PALESTINA . Tutto ciò è raccontato nei testi egizi: Papiro Anastasi, Onomastico di Amenemope,
Viaggio di Wen.Mon e, udite, udite: dalla Bibbia stessa. Soprattutto nel libro dei Judici (Deborah), da cui noi abbiamo attinto e confrontato. Soprattutto per
la Tribù
di Dan già nel 2002 e poi per il
Generale
Sisara nel 2005. Su questi due scritti hanno giocato alcuni personaggi,
utilizzandoli a modo loro per la loro causa, soprattutto Pro-Israel(e). Abbiamo
scritto Israel(e) per indicare quello stato formatosi a metà del secolo scorso
per dare rifugio agli Ebrei in fuga dalle persecuzioni naziste. Per Ebrei
intendiamo i Judei discendenti dei fuoriusciti della Diaspora del tempo dei
Romani in parte e in parte di Ebrei convertiti in fuga dalla Russia. Scriviamo
Israel(e) per distinguere da Israel inteso come Regno del Nord abitato dal 1200 a.C . dai Popoli del Mare.
Ora,
dicevamo, alcuni personaggi hanno usato i nostri scritti sui Popoli del Mare e
su Sisara “Pro domo sua”, in questo caso
“Pro Israel(e)”, in modo negativo. Definendo il nostro Sisara come una sorta di
“Soldato stupratore” ucciso poi dalla “donna che aveva violentato” (Jael).
Usando anche la città shardana SCOPERTA nel 1992 da Adam Zertal e identificata
da noi come Haroset Goim, città
shardana di Sisara. Con il beneplacito di Zertal, incontrato nel 2005 a
Cagliari.
Sempre
i soliti personaggi pensarono anche di fare una conferenza invitando alcuni politici e archeobuoni “Israeliani”
spalleggiati da alcuni “studiosi” sardi che si piccano di aver scritto qualcosa
sui Popoli del Mare, salvo poi ignorare del tutto chi era Sisara e cosa era Haroset Goim! Tutto ciò qualche
giorno prima dello scoppio della guerra attuale in Palestina. Chiaramente gli
“studiosi” e politici orientali si guardarono bene dal presentarsi. Si
presentarono quelli sardi, facendo la figura che possiamo immaginare.
Soprattutto riguardo le notizie su Sisara.
Ora, gli organizzatori l’idea la presero leggendo i nostri libri (chiaramente)
mentre i relatori non li avevano manco visti in libreria. Diciamo questo perché
conosciamo bene chi organizzò e loro
conoscono noi altrettanto bene; ed è
questo che ci meraviglia assai.
Oggi
apprendiamo dai giornali che la sede di questa organizzazione ha avuto qualche
problema per aver affermato che “Gaza
va rasa al suolo”. Noi non ci occupiamo di politica da anni, ma frasi
del genere non vanno dette nei confronti di alcuno. Né contro i
Plaestinesi/Pheleset, né contro Israel(e)/Judea o come si vuole chiamare. Non
permettiamo però che i nostri scritti siano usati per questi giochetti da
baraccone. O peggio.>
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