sabato 25 ottobre 2025

Alessandro faraone d'Egitto

 



Alessandro faraone d'Egitto

            Abbiamo voluto includere Alessandro con il capitolo Spartani/Tjekker, non perché lo fosse. Caso mai Alessandro aveva aspirazioni più Akayasa, il suo ispiratore era Akille.

La madre, Olimpiade, fu educata nel tempio di Do.dona, quindi discendete dalle Danaidi e lei educò a sua volta Alessandro ricordandogli le origini Dan.

A proposito della madre di Alessandro, vorremmo proporre la soluzione del mistero per cui i sacerdoti di Siwa accettarono il condottiero macedone come faraone e re d’Egitto. Cosa assai strana se si pensa ai precedenti fatti accaduti con altri conquistatori precedenti.

Conquistatori dell’Egitto

Dal 365 a.C. sul trono dell'Egitto sedeva Teos che, dopo aver imposto pesanti provvedimenti fiscali, cercò di conquistare la Siria-Palestina ingaggiando mercenari greci. Il malcontento scaturito dall'aumento delle imposte portò a un colpo di Stato  da parte di Nectanebo II che portò a sua volta all'interruzione del tentativo di conquista. L'Egitto tornò ad essere il bersaglio dell'espansione persiana. L'avanzata dei Persiani costrinse il faraone a ritirarsi a Menfi ed in seguito a fuggire al Sud. Si instaurò così un'egemonia persiana guidata da Artaserse III.

In pratica, dopo due tentativi messi in atto tra il 351 a.C. ed il 344 a.C., il re persiano Artaserse III, riunì un esercito forte di 300.000 soldati che guidò personalmente contro l'Egitto. Nectanebo poteva contare su circa 60.000 egizi e 40.000 mercenari libici e greci. Dopo 18 mesi fuggì a Meroë presso il Regno di Kush. In Nubia, secondo gli studiosi si perdono le tracce dell'ultimo sovrano di origine egizia, ma noi abbiamo motivo di pensare che Nectanebo abbia cercato rifugio nelle città greche, anzi più precisamente in Macedonia, presso Filippo. Abbiamo scritto in passato che Nectanebo entrò nei favori del sovrano, anzi forse più nei favori della sovrana. Parliamo di Olimpiade, la madre di Alessandro.

Da: "I Popoli del Mare, l'Eredità" ed. 2021 -  di Leonardo Melis 

 




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