mercoledì 27 novembre 2019

#SHARDANAiPOPOLIdelMARE La Storia, su Amazon in E.BOOK


#SHARDANAiPOPOLIdelMARE La Storia, su Amazon in E.BOOK e in cartaceo. Si, sappiamo che oggi proliferano i libri con questo titolo... dopo il successo del 2002 DEL fantastico "SHARDANA I POPOLI DEL MARE" (Leonardo Melis ed. PTM) oggi alla 16^ ristampa, è accaduto, quanto si verificò anni fa per il libro di DAN BROWN .. prima contestato e poi imitato, copiato, plagiato ... Ma i PRIMI rimarranno sempre i PRIMI. E gli ORIGINALI. <<<Gli Egizi danno ai Shardana e ai loro alleati una collocazio¬ne geografica ben precisa, chiamandoli i re delle Isole dell’Occi¬dente, tale è, infatti, la posizione della Sardegna rispetto all’Egit¬to, cosa che invece non risulta per quanto riguarda la città di Sar¬di, che oltre al fatto di non essere un’isola, è posta chiaramente ad Oriente (o almeno a Settentrione). D’altronde Sardi da un’indagi¬ne archeologica condotta in Turchia, risulta fondata intorno al 1000 a.C., mentre le ultime scoperte avvenute tra Haifa e Tel-Aviv con¬fermano insediamenti Shardana in Asia Minore già dal 1150 a.C.. Sardi era inoltre situata a circa 150 km. dal mare e per un popolo di navigatori e di pirati la cosa risulta alquanto insolita. Qualcuno potrebbe obiettare che tutto sommato le Isole dell’Occidente po¬trebbero essere anche le isole dell’Egeo. In effetti, Lemno, Creta, Cipro e altre si trovano a Nord-Ovest dell’Egitto (Più a Nord che Nord-Ovest), ma ricordiamo che gli Egizi aggiungevano la parola “sconosciuti” ogni volta che parlavano dei Popoli del Mare, men¬tre sappiamo che avevano rapporti commerciali da sempre con le isole dell’Egeo, che quindi conoscevano abbastanza bene. Rite¬niamo quindi di poter escludere (almeno in parte, e subito spie¬ghiamo perché) anche l’ipotesi dell’Egeo e precisiamo, con l’aiu¬to degli antichi cronisti, che: Creta fu occupata dai Popoli del Mare nel 1400 a.C. (Plutarco), ma già i Shardana avevano conquistato le isole di Lemno e Imbro, da dove poi passarono in Grecia, rapi¬rono le donne degli Ateniesi e andarono a Creta dove si governa¬rono da se stessi. Simonide di Ceo racconta che durante il primo tentativo di sbarco a Creta, alcuni Sardi furono catturati e condot¬ti a morire fra le braccia arroventate della statua bronzea di Talo. Essi andarono incontro alla morte con un beffardo sorriso sulle labbra che egli chiamò riso sardonico, il sardus gelo di Omero. Deduciamo che le Isole dell’Egeo, potevano ospitare alcuni com¬ponenti dei Popoli del Mare (la Bibbia dice che i Phelets o Filistei venivano da Kaftor, Creta) e principalmente degli Eraclidi (Shar¬dana), ma l’originaria e più importante sede erano le Isole del Mediterraneo Occidentale (Sardegna, Corsica, Baleari, Sicilia...) perché, se fossero stati abitanti delle isole dell’Egeo, gli Egizi li avrebbero chiamati col loro nome e non: i re dei Paesi stranieri oppure: re delle Isole dell’Occidente. Gli Egizi, come già precisa¬to, infatti ben conoscevano Greci e Cretesi, avendo con essi scam¬bi culturali e commerciali abbastanza frequenti. Numerosi docu¬menti egizi confermano la presenza dei Shardana dai tempi più remoti ed è parere diffuso che i misteriosi Hyksos, che invasero l’Egitto intorno al 1700 a.C., siano da identificare con i Popoli del Mare.>>> https://www.amazon.it/popoli-del-mare-Shardana-Vol-ebook/dp/B00E3VM6DQ — con Leonardo Melis-Bis e Giusy Perra

mercoledì 20 novembre 2019

#TEMPLARESANTOeJUDIKE Gonario, Judike di Torres,


#TEMPLARESANTOeJUDIKE Gonario, Judike di Torres, nacque da Costantino di Torres nel 1114. Il padre si fece monaco cistercense e il tutore di Gonario, membro della potente famiglia degli Atena, tenterà di ucciderlo, dopo aver avvelenato Costantino(?). Un fedele amico del padre, certo Ithokor Gambella, lo porterà in salvo a Pisa. Nella città toscana conoscerà Bernardo nel 1132. Al rientro da Pisa, dopo aspre battaglie, sbaragliò i suoi nemici. Ripreso possesso del trono, cominciò a realizzare santuari dedicati a Nostra Signora. Cominciò col restaurare la Basilica di Saccargia, costruita alla sua nascita. In questa chiesa farà sistemare un simulacro della Madonna Nera. Successivamente realizzerà il primo dei santuari e forse il più caro alla gente sarda. Il santuario di Monte Gonare. Una “Kumbessìa” o Muristene costruito sopra un pozzo sacro dedicato alla Dea Madre. Muristene era anche la costruzione esistente nel sito dove fu costruita Saccargia. I Muristenes, o Kumbessìas come sono chiamati nel Sud Sardinia, sono delle costruzioni composte di piccole dimore che circondano un santuario in piena campagna. I Sardi oggi come ieri, vi si recano in occasione della Festa. E’ d’uso dormire almeno una notte nel Muristene. Ma i Sardi solitamente trascorrono l’intero novenario mangiando bevendo e pregando. Oggi come ieri. Di Deleddiana memoria è il Muristène del Rimedio a Orosei descritto in “Canne al Vento”. Crediamo che l’usanza ricordi inconsciamente il rito dell’Incubazione praticato dalla religione shardana. Un’usanza ancora oggi praticata dai Sardi nelle feste d’estate. Molti di questi Muristènes sono dedicati a Nostra Signora, in memoria forse del Culto della Dea Madre. Gonario fece costruire anche altri santuari dedicati alla Vergine, anche negli altri Judikati (regni) di Cagliari, Arborea e Gallura, ove regnavano altri sovrani anch’essi, forse, legati al ri-nascente Culto della Vergine predicato da Bernardo. Fece restaurare diversi santuari applicando lo stile gotico (S. Maria di Tergu… Saccargia stessa mostra nei capitelli dei Gargouilles del tipo Notre Dame de Paris), Santa Maria di Paulis sarà fondata dal figlio di Gonario con l’aiuto dei monaci di Clairvaux (nel 1205). La prima abbazia, voluta proprio da Bernardo in visita nel Logudoro, fu Santa Maria di Capu Abas, presso Sindia. Gonario partì soldato in Terrasanta e al rientro incontrò ancora Bernardo a Cassino. Monsignor Filia: “Gonario, figlio di Costantino, al ritorno dalle crociate passò dalla Puglia et de ventura dait in una terra ue fuit Santu Bernardu de Claravalle…”. Bernardo inviò 150 monaci e 50 conversi…a Capu Abas (S. Maria di Corte) nel 1149 e raccomandò Gonario a papa Eugenio III. Rientrato in patria, Gonario lasciò il regno al figlio Barisone all’età di anni quaranta per seguire la chiamata del suo amico che lo voleva a Clairvaux. Nel tragitto verso la Francia, apprese della morte di Bernardo e visse alcuni anni da eremita in una grotta della Lunigiana. Nel 1154 si recò a Clairvaux ove morì in odore di santità. In molte chiese cistercensi si può vedere Gonario sotto il manto della Vergine insieme ad altri beati. Addirittura in Belgio, nell’abbazia di Notre Dame di Scoumont, vi è un quadro con simile immagine. Gonario è invocato nelle litanie dei Santi nella liturgia delle chiese sarde per ordine di Mons. D’Esquivel (1622). Le tracce dei Templari in Sardinia crediamo cominciassero proprio con Gonario. da: "SHARDANA I CUSTODI DEL TEMPO" .(Leonardo Melis ed. PTM 2008)

martedì 12 novembre 2019

RAZZISMOARCHEOBUONICO ...


#RAZZISMOARCHEOBUONICO ... in tempi in cui il RAZZISMO torna violentemente sulla scena italica, non dobbiamo pensare che questo sia diretto esclusivamente contro le persone di COLORE DIVERSO o di RELIGIONE DIVERSA .... o ... Noi in SARDINIA abbiamo altre forme di RAZZISMO molto più sottili e pericolose. Uno di questi è quello perpetrato da una decina d'anni da parte della categoria che noi chiamiamo bonariamente ARCHEOBUONICA. Ossia gli individui "Titolati" e appartenenti a un sistema di potere che risale ai tempi del MINCULPOP del secondo Ventennio del secolo scorso e che oggi come allora si avvale di un potere pubblico indiscutibile. Questo potere è esercitato in Sardinia e in altri luoghi d'italia, con prepotenza vera e propria. Una prepotenza che porta alcuni di questi signori a fare addirittura una CROCIATA contro coloro che hanno osato occuparsi di STORIA, DI LINGUE ANTICHE, DI SCIENZA DELL'ENERGIA DELLE PIETRE ... e via dicendo, non essendo allineati nè dotati di TITOLO CONFERITO DALLE AUTORITA'(?). Così a febbraio del 2019 essi attaccarono Leonardo Melis, Mauro Aresu e Corrado Malanga per aver osato parlare della loro scienza nel programma LINEA VERDE di RAI 1. Lo stesso ARCHEOBUONO della sovrintendenza di OLBIA, R.D. scrisse una lettera di protesta alla RAI criticando le loro scelte. Sempre R.D. non si lascia sfuggire occasione, se invitato in conferenza, di chiamare questi studiosi"DILETTANTI" e FANTARCHEOLOGI e di paragonarli ai seguaci della TERRA PIATTA, SCIE CHIMICHE E NOVAX.. e via dicendo e offendendo anche queste categorie di persone, che non hanno niente a che vedere con coloro che abbiamo nominato sopra. NON SAZI DI CIO', sempre ARCHEOBUONI della sovrintendenza di SASSARI e NUORO (di cui ABBIAMO NOMI E COGNOMI) mandano una MAIL DI DIFFIDA ALL'AMMINISTRAZIONE di una cittadella della GALLURA "SCONSIGLIANDOLI" dal' invitare in conferenza LEONARDO MELIS. Cosa che era già in atto con tanto di PROGRAMMI/INVITO e LOCANDINE, come mostrato dalla foto. con tanto di partecipazione di ASSESSORI della REGIONE e altri personaggi della POLITICA e della SOCIETà. - VERGOGNA! IO MI VERGOGNO da parte degli amici cittadini di ARZACHENA per questo ABUSO, per questa assurda prevaricazione verso chi già aspettava Leonardo per sentirlo parlare di POPOLI DEL MARE e di SHARDANA ..

giovedì 7 novembre 2019

ISIDE BRONZETTO SHARDANA. Lo strano caso di un BRONZETTO SARDO che ...


ISIDE BRONZETTO SHARDANA. Lo strano caso di un BRONZETTO SARDO che rappresenta ISIDE che allatta HORUS, datato naturalmente dagli ARCHEOBUONI in UNICA ETA' FENICIA, il fatidico 8° sec. a.C. Fu ritrovato nella città SHARDANA di THARROS e conservato nel museo archeo di Cagliari. Leonardo Melis nel suo nuovo libro scritto con l'amico Andrea di Lenardo, in libreria a fine anno,  ha scoperto che trattasi di BRONZETTO SARDO/ dei POPOLI DEL MARE della stessa età dei BRONZETTI della Madre con Bambino prodotti in Sardinia nella sola età che prende il nome da questi manufatti: L'ETA' del BRONZO! ---- Mentre gli ARCHEOBUONI,  quelli sopratutto della zona del capo di Sopra della Sardinia, continuano a girare per conferenze insultando e deridendo Leonardo e altri studiosi secondo loro  dei semplici DILETTANTI, se non addirittura dei COMPLOTTISTI o altro ... queste sono parole di un "famoso" soprintendente della Gallura che ha fatto della sua attività ben remunerata con i nostri soldi, un mezzo per screditare coloro che si azzardano a parlare di STORIA o LINGUISTICA, o peggio ancora di ARCHEOLOGIA, che non facciano parte del suo "entourage". Lui che ha un semplice dottorato in archeologia, quindi assolutamente digiuno di STORIA e LINGUISTICA  e .. diremmo anche in ARCHEOLOGIA STESSA. Egli eccelle unicamente in una scienza. il TURPILOQUIO E LA MALDICENZA . Famosa rimane la sua lettera alla direzione RAI 1 per protestare della presenza di Leonardo Melis  in una intervista quest'anno  a LINEA VERDE. A questo personaggio non può non aggiungersi il resto della compagnia di denigratori suoi compari piuttosto che colleghi. Come il sovrintendente, sempre del capo di Sopra (SS), che avvisa gli organizzatori di una conferenza di Leonardo Melis nel Nord Sardinia di recedere dalla decisione di far parlare in conferenza  sempre LEONARDO MELIS, "poiché trattasi di dilettante che con la storia non c'entra proprio"  ... BEH! Ai loro insulti e alla loro prepotenza Leonardo risponde portando nuove scoperte e documenti inediti di riprova sulla loro inefficienza e ignoranza storica. Sempre che un archeologo capisca  di Storia. Continuino pure a fare uso improprio delle conferenze a cui sono invitati da organizzatori convinti che la gente voglia ancora sentire questi personaggi che ci hanno ingannato per decenni. Screditando la loro stessa categoria di archeologi onesti e capaci, come tanti ne conosco e STIMO. LORO no; non meritano la stima di chi li ascolta e dovrebbero restare a casa a rodersi il fegato, poichè la GENTE non li segue e non gli crede più.