lunedì 22 novembre 2021

Popoli del Mare e Sargon




Popoli del Mare e Sargon Sargon era figlio di una Vergine del tempio e di un Dio. Non potendo la madre tenerlo con se per via della legge vigente, lo affidò alle acque del fiume (Eufrate) dentro un cesto di giunchi cosparso di pece perché galleggiasse. Lo trovò un ministro delle acque del re di Kish e lo adottò. Il bambino crebbe a corte e divenne un forte guerriero. Quando fu adulto formò un suo esercito e conquistò le città sumere una ad una. Diventando re dell’alto e del basso mare. Il primo imperatore della storia. Vediamo bene che questa è la storia di altri eroi, semidei e capostipiti di popoli. Fra questi ci ricordiamo di Romolo, Perseo, Mose, Dioniso, Edipo, Anfione, Zeto e Telefo, Dioniso, accadde a Ciro il Grande, a Paride-Alessandro, agli Egizi con Osiride. … per citare solo i più conosciuti. Sargon visse intorno al 2500 a.C. e la sua dinastia prese il nome di Sargonide o anche Sandonide. Il suo impero finì a causa della persistente carestia e all’invasione dei Gutei. Durante forse l’invasione dei barbari Gutei ci fu l’Uscita da Ur di Terah (Tare) e della sua famiglia, fra cui Abram, Loth, Sarai, e gli altri figli e nipoti, e con tutta la sua gente. Partirono in direzione Nord verso la città gemella di Ur, dove si venerava il Dio Sin: Harran. La storia e anche la Bibbia confermano questo viaggio verso Nord. Abram e i suoi figli e nipoti torneranno ad Harran anche dopo la sua dipartita verso l’Egitto prima e Kanaan poi; per prendersi delle mogli (Isacco, Giacobbe … Esaù). In pratica, seguendo la Storia e lasciando per un momento i racconti biblici, alla morte del patriarca sacerdote di Sin, il saggio Terah, ci fu una divisione e alcuni presero vie diverse da quelle del gruppo di Abram. Alcuni proseguirono verso Nord e nel Mar Nero, alla foce del Dniepr chiamato allora Boristene, armarono delle flotte e veleggiarono risalendo il Dan.ubio; altri il Dniepr stesso proseguendo per il Dvina e sbucando nel golfo di Riga per poi insediarsi nel Baltico. Questi ultimi saranno gli antenati delle genti Irlandesi, Danesi, Norvegesi; mentre gli altri che colonizzarono il Danubio li conosciamo come Galli o Celti. Il gruppo che chiameremo di Abram discese verso Kanaan per proseguire in Egitto, dove saranno ospitati dal Faraone, mentre una parte di loro armerà una flotta partendo verso Occidente. Sono i Pheleset, Akayasa, Libu, Shakalasa, Washasa, Shardana, Tursha, Liku … Questi popoli sono menzionati in una tavola chiamata “delle genti” scritta nella Bibbia in Jenesi. Se prendiamo la discendenza di Japhet, ma anche di Cam, vediamo elencati molti nomi che riportano a coloro che conosciamo come Popoli del Mare… Da: “Popoli del Mare, dal Mediterraneo all’Oriente” ed. 2021 di Leonardo Melis Articolo Protetto da Copyright 

giovedì 11 novembre 2021

POPOLI del MARE E GUANCHES: LA VIRGEN.





https://www.shardana.org/popoli-del-mare-e-guanches-la-virgen/

POPOLI del MARE E GUANCHES: LA VIRGEN. <Vi sono altri particolari che riportano alla cultura dei Popoli del Mare; una su tutte abbiamo scritto essere il culto della Dea; la vediamo rappresentata sopra in una scultura molto simile a quelle dell’Egeo e a quelle Shardana ma vi è di più. Anche dopo l’avvento del Cristianesimo che ha mutato il Culto della Dea in quello della Madre di Dio e in alcuni casi della Vergine, forse nei casi di popolazioni meno inclini a cambiare del tutto le antiche usanze e religioni anche dopo, dicevamo, il Culto della Dea è rimasto praticamente intatto; le Vergini mantengono ancora oggi le caratteristiche e le immagini, nonostante la colonizzazione religiosa, soprattutto a causa degli Spagnoli. Nel caso dei Guanches, essi veneravano la Virgen; priva di corone e altri attributi inseriti successivamente alla colonizzazione. A Candelaria, nell’isola di Tenerife, si celebra ogni anno una processione etnica portando al mare la statua della “Morenita”. Morenita è il nome dato oggi alla Virgen di un tempo. In pratica si tratta di una statua miracolosa approdata nelle Canarie nel 1392 qualche decennio prima della conquista spagnola. Ovviamente fu trovata in riva al mare da due pastori “ignoranti” che cercarono di distruggerla pensando si trattasse di un essere maligno. Fu portata in una grotta chiamata del Chinguaro, residenza del Re(?) … (Ma non abitavano in belle casette con giardini, i capi guanches?). In seguito fu trasferita in altra grotta nell’abitato di Candelaria. Nel 1497 si cominciò a celebrare la Festa in onore della “nuova” Vergine, il 2 febbraio festa appunto della Candelora e il 15 agosto festa dell’Assunta. Che genialata! Spieghiamo anche il perché di queste due datazioni. Fermo restando che l’attribuzione a Maria Madre di Jesus era scontata una volta conquistata l’Isola, vediamo il perché. Se il 15 agosto, come in tutte le culture dei Popoli del Mare si festeggiava la Festa del Raccolto, poi diventata la “Festa di Augusto” (Feriae Augustee, Ferragosto), con il Cristianesimo diventa la festa di Maria Assunta… la data del 2 Febbraio è per i Cristiani la festa della Candelora; ma se tutti o quasi conosciamo il perché della festa cristiana, perché l’attribuzione a questa statua “Miracolosa”? Semplice, perché il “miracolo” della statua è quella di aver avuto in mano una candela accesa. Gli Spagnoli (i missionari) spiegarono che quella era l’immagine della loro Virgen, la Dea Madre dei Guanches. Di questa Virgen noi abbiamo rintracciato l’immagine di come era in antichità. da “I POPOLI del MARE, dal Mediterraneo all’Oriente” di Leonardo Melis Articolo Protetto da Copyright