giovedì 28 gennaio 2021

BANDIERASARDAUFFICIALE i promotori e realizzatori della proposta di legge



BANDIERASARDAUFFICIALE i promotori e realizzatori della proposta di legge, votata poi all'unanimità dal Consiglio Regionale il 15/04/1999 sono e restano esattamente 4. Eccoli: - Carlo Mura di Samugheo che tempestò La diga sul Tirso di bandiere in occasione della visita di Scalfaro presidente (1997) - CHICCO FRONGIA di BALLAO che espose per primo in edificio pubblico alla Provincia di Cagliari il PROTOTIPO della bandiera nuova/giusta - La Buonanima di SALVATORE BONESU che presentò la proposta di Legge in Regione dopo el continue insistenze di Leonardo Melis. Lo stesso LEONARDO MELIS, Consigliere Regionale che ne fu il Promotore e lo storico, inviando continue lettere e parlandone continuamente e assillando i colleghi in CONSIGLIO NAZIONALE SARDISTA, quasi fosse un attuale Catone agitante il famoso ramoscello di FICO che a ogni riunione di Senato recitava " Cartago Delenda est!". Oggi purtroppo vi è molta confusione ancora sulla BANDIERA; alcuni ignorano persino la sua esistenza, altri la ritengono una bandiera sbagliata preferendo addirittura quella con LA BENDA SUGLI OCCHI!. Altri ancora la attribuiscono a politici ancora in attività ... ma noi abbiamo spesso pubblicato articoli sulla Stampa e sul web, oltre che sui nostri LIBRI come le cose andarono davvero. Perché? Semplicemente perchè amiamo la verità; come abbiamo fatto in tanti anni con i POPOLI del MARE e con I SHARDANA... Alleghiamo uno dei documenti scritti di allora. Una lettera inviata dal CONSIGLIERE NAZIONALE e SEGRETARIO DELLA SEZIONE PSDAZ di LACONI. LEONARDO MELIS. con la risposta scritta a mano e autografata del SEGRETARIO NATIONALE LORENZO PALERMO. Fu nel 1998 che il presidente del Partidu Sardu, allora ANTONIO DELITALA, organizzò la prima GRANDE FESTA della BANDIERA A VILLA D'ORRI .... e Leonardo fu chiamato a parlare sul paco dal compianto Salvatore Bonesu. L'anno dopo, il 15/04/1999 la EGGE sulla BANDIERA divenne effettiva e oggi al vediamo sventolare su tutte le assemblee di piazza di tutto il MONDO.

sabato 16 gennaio 2021

INTERVISTA A LEONARDO MELIS da BORDER NIGHTS

 


INTERVISTA A LEONARDO MELIS da BORDER NIGHTS
su YOU TUBE 

Un riassunto veloce di 12 libri scritti da L. Melis sull'epopea dei POPOLI DEL MARE. Argomento oggi molto in voga. Ma Leonardo fu il PRIMO a scriverne già dal secolo scorso sulla falsariga dei  libri di Carta Raspi e Bruno Vacca che ne accennano rispettivamente  sulle loro pubblicazioni sulla Sardegna e sulle navi "nuragiche". Leonardo, dopo 40 anni di studi e di viaggi in EGITTO, MEDITERRANEO, BALTICO .. ne ha fatto una collana di 12 libri, in Italiano e in altre Lingue .. 
Vedi You Tube  https://www.youtube.com/watch?v=Tz_EA751LMA&feature=youtu.be&fbclid=IwAR1_UFmuy6AXC-2cOTuuIRzUch0E1xt44MvD8Gal1TAiTcRL6hNPALTAxuU


giovedì 7 gennaio 2021

STATUEMONTEPRAMA : Datazione possibile e identificazione.



STATUEMONTEPRAMA : Datazione possibile e identificazione. Il parere degli Archeobuoni e le indagini di Leonardo Melis. <Ora, poiché la dichiarazione è da parte loro: “Lo Scaraboide egittizante di tipo Hycksos data le Statue”, e poiché ancora una volta non ci hanno azzeccato affatto, dobbiamo dedurre che la datazione delle Statue dovrebbe essere quella che noi avevamo ipotizzato, ossia introno al XIII sec. a.C. Piuttosto se dubbi ci sono, sono solo riferiti alla nostra prudenza. Spieghiamo meglio: poiché i dati n nostro possesso, pur essendo tanti, non sono sufficienti a una datazione certa, proponiamo due ipotesi: • Le Statue sono del XIII sec. a.C. i Popoli del Mare avrebbero voluto dedicarle ai loro eroi prima di imbarcarsi per l’avventura del 1200 a.C. A testimonianza della loro civiltà e in ricordo di un glorioso passato nell’Isola felice di Sardinia. • Le Statue sono del VIII - IX sec. a.C. I Popoli del Mare al loro ritorno in Mediterraneo le dedicarono in ringraziamento per il ritorno nella Patria dei loro avi. Spieghiamo perché, pur avendo dichiarato spesso trattarsi di Statue del XIII sec., risulta chiaramente l’immagine di rappresentazioni di alcuni modelli che richiamano alla campagna d’Egitto del 1200, come il gonnellino di foggia egizia. Quindi la costruzione delle Statue è più logico datarla al ritorno. 350 anni dopo. Per dare un’idea dettagliata dei modelli di statue, pubblichiamo un disegno gentilmente offertoci da un amico disegnatore di Genova, Enzo Marciante, che non finiremo di ringraziare per il suo lavoro che spesso ci ha accompagnato e … dedicato. Per rafforzare la datazione al IX – VIII sec. a.C. aggiungiamo anche che non furono dedicate solo in Sardinia ma troviamo statue simili anche in Puglia e oltre. Parliamo delle Statue Daune o del Guerriero di Capestrano, tutte in territorio Dauno (Puglia, Abruzzo); ove ipotizziamo e non solo noi, risiedessero altri Popoli del Mare; forse i Dardani o forse i Shakalasa. Una notevole somiglianza comunque si nota confrontando soprattutto il Guerriero di Capestrano e le Statue Shardana. Abbiamo anche delle testimonianze udite, udite, da parte dei Greci riguardo le raffigurazioni di queste statue e dei bronzetti shardana che in molti casi ne raffigurano l’aspetto; spieghiamo dopo il perché. Possiamo solo dire che la datazione al IX-VIII sec. potrebbe essere provata dal fatto che queste statue rappresentano molto probabilmente dei Gladiatori Etruschi, avendone trovato delle raffigurazioni di armature corrispondenti, come l’elmo ad esempio; che spiega anche gli strani occhi perfettamente circolari delle statue, si insomma le Statue hanno una maschera, almeno alcune di loro. Insomma, il sito di Mont’e Prama era un Gimnasium, una Palestra di giochi gladiatori sacri, come si usava presso i Tursha e presso i Shardana. Un Gimnasium in cui si svolgevano le Eracliadi, il nome che avevano i giochi prima che i Greci li portassero a Olimpia e cambiassero così il nome in quello che ancora oggi si usa. Del resto i bronzetti shardana raffigurano tutti i giochi delle Olimpiadi o meglio Eracliadi; dallo Spadiere all’Arciere, il Pugilatore, i Lottatori … persino altri tipi di Atleti con altre armi sconosciute ai Greci nelle posteriori Olimpiadi. Parliamo ad esempio della lotta con i bastoni da combattimento, con anima di ferro, i lanciatori di Boomerang e altre strane armi.> Dai libri di Leonardo Melis .. anche su AMAZON: https://www.amazon.it/leonardo-melis/e/B01N44LP1Q...