lunedì 15 maggio 2023





https://www.shardana.org/akille-invulnerabile-falso/?fbclid=IwAR1_2pE6t9HiJxDZv1tBrR90rtHt-p2CeeZnpyT_WjgNZBW4O3zQcW5KCZ8

AKILLE INVULNERABILE? FALSO! 

 Lo stesso Ser.Amon aveva un’armatura che ricordava quella descritta da Omero nell’Iliade, riguardo i Capi Akey o Teucri e Dardani. Corazza in bronzo, schinieri in bronzo, scudo rotondo, talmente grande che quando Diomede saliva sul carro Omero afferma che “Lo scudo sulle spalle gli dava fastidio al tallone”; tanto era gigantesco. Pensiamo ad Akille, forse il più descritto dal Vate: egli era considerato invulnerabile, non certo per la storiella raccontate della sua immersione nel fiume Stige da parte della madre. Era invulnerabile o ritenuto tale per un semplice motivo: l’armatura in bronzo lo ricopriva totalmente, elmo, corazza, schinieri … proprio gli schinieri lo lasciavano scoperto nella parte posteriore: il tallone! Non è affatto una nostra teoria, è lo stesso Omero a scriverlo nell’Iliade, ove infatti è ferito durante un duello con un Trojano. Vediamo. Asteropeo, figlio di Pelegone, sfida Achille nei pressi del fiume Scamandro (ILIADE libro XXI 160-165): «Asteropeo l’eroe , con due lance insieme perché era ambidestro, colpì con l’asta lo scudo ma non lo trapassò, lo trattenne l’oro dono del Dio. Con l’altra lo colpì di striscio al gomito del braccio destro, ne spicciò sangue denso», (da ILIADE, traduzione Giovanni Cerri). Che poi Paride Alessandro lo mettesse fuori combattimento ferendolo al tallone, lo abbiamo spiegato sopra perché. > – Da: “I Popoli del Mare, Sisara eroe shardana in Israel” Di Leonardo Melis Articolo protetto da Copyright 

domenica 23 aprile 2023

SHARDANA in MUSICA



https://www.shardana.org/nuraghe-asulu-in-musica/?fbclid=IwAR2190OYeWCpBjCY3F9toVhJqlYdWp1sVI2FmkypxFOOGjdmJLEMXYLPHpU 

UN GRUPPO di amici che un giorno decisero di venire a trovarmi nel paese di mia adozione, chiedendomi se avevo piacere a parlargli dei miei SARDANA e dei POPOLI del MARE, mostrando loro qualcosa di inerente .. o del luogo.

NURAGHE ASULU in Musica

Li portai a vedere il NURAGHE ASULU, ove registrano dei pezzi che poi pubblicarono. Vien tanta gente a trovarmi, ma non sempre mi pongo a disposizione, poiché in passato sono stato ingannato da persone che poi hanno venduto le mie ricerche a presentatori di TV o altro. Soprattutto sui SARDANA e L’EGITTO.

Questi ragazzi mi hanno ispirato fiducia e ho accettato. Quindi se avrete modo di sentirli ai concerti che stanno organizzando, vi prego di porger loro i miei saluti SHARDANICI. >

di Leonardo Melis

Articolo Protetto da Copyright

domenica 2 aprile 2023



Una intervista/conferenza con Leonardo Melis sui Popoli del Mare, in particolare sull’invasione dell’Oriente da parte di queste genti. La destabilizzazione dei piccoli e grandi regni dell’età del bronzo, grandi e prepotenti per l’apporto dei mercenari provenienti da queste popolazioni: LIBU, SHKLASA, TJEKKER, SHARDANA, ITTITI, DARDANI, LIKU … MA UN BEL GIORNO QUESTI pOPOLI “fecero un patto fra di loro”, racconta Ramesse III nel Papiro HARRIS. troia, micene, tirinto, hattusa le città kananee … tutte caddero al loro passaggio … e i loro mercenari e ABITANTI SI RIBELLARONO AI LORO RE… L’ORGOGLIOSO AGAMENNONE, IL POTENTE PRIAMO.. tutti fecerouna fine tremenda a noi tramandata dagli antichi poeti come OMERO e altri … l’EGITTO riuscì a salvarsi rinunciando al suo IMPERO RAMESSE III per tenersi il trono dovette rinunciare alle provincie di Sinai, Palestina, Kannan, Siria, abitate poi per 400 anni dai Popoli invasori: IPALESTINA Ai PHELESET. SRAEL A SHARDANA e SHAKALASA, KANAAN ai TJEKKER etc… poi nel 8° sec. questi Popoli fecero ritorno alle loro terre di origine: LIBU a CARTAGINE, ENEA con i suoi DARDANI (non Ttrojani) nella penisola italica, TURSHA IN TOSCANA, Shakalasa in Sicilia, SHARDANA in SARDINIA.. questi ultimi identificati erroneamente dai Greci prima e dai Romani poi con il nome di … FENICI!

https://www.shardana.org/intervista-a-leonardo-melis/?

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martedì 14 marzo 2023




 Shardana 1200 a.C. La partenza BY SHARDANA 9 MARZO 2023 0 COMMENTS 775 VIEWS Youtube LinkedIn Whatsapp Shardana 1200 a.C. La partenza Occorreva prendere decisioni drastiche e gli Anziani avevano deciso di armare una flotta per una migrazione di massa verso Oriente Shardana 1200 a.C. La partenza Le città shardana avevano deciso unanimemente: chi decideva di partire si sarebbe dovuto imbarcare nei porti sardi prestabiliti. I popoli fratelli delle altre Terre avrebbero fatto lo stesso: i Libu, i Shakalasa, i Liku, i Tursha, i Washasa, si sarebbero dovuti incontrare nel Mare Orientale (Egeo) con gli Akayasa e i Pheleset di Kaphtor, oltre ai Sardana delle isole Lemno e Imbro e della Dardania (Dardani). I fratelli Denen del Mare del Nord (Baltico) avrebbero seguito in parte le vie fluviali del Don e del Dvina e del Dniepr (Boristene). Nei programmi dei condottieri delle viarie città vi è poi il contatto e l’accordo con i vari popoli dell’Asia, come i Tjekker di Troja, gli stessi Liku asiatici e così pure i cugini Ittiti di Hattusa e chiaramente anche accordi segreti con i soldati che militavano presso i piccoli principati come appunto Troja, la stessa Micene e l’orgogliosa Tirinto. Questi soldati erano ormai stanchi di combattersi fra di loro per le beghe dei piccoli tiranni che si gloriavano solo della loro presunta potenza dovuta all’abilità dei loro soldati, per la maggior parte appartenenti alla Confederazione del Grande Verde (Popoli del Mare). Nell’elenco bisogna mettere anche le città Kananee e della Siria/Palestina. Soprattutto furono avvertiti i Sardana di servizio di Leva presso il Faraone e i Sardana della zona di Avaris e Jessen. La partenza era prevista, come era l’uso da sempre e come il sole comandava, all’Equinozio di Primavera, il primo Plenilunio e L’Equinozio cadeva nel primo mese dell’anno: Nisanu (dal 21 Marzo al 21 Aprile)Le città shardana avevano deciso unanimemente: chi decideva di partire si sarebbe dovuto imbarcare nei porti sardi prestabiliti. I popoli fratelli delle altre Terre avrebbero fatto lo stesso: i Libu, i Shakalasa, i Liku, i Tursha, i Washasa, si sarebbero dovuti incontrare nel Mare Orientale (Egeo) con gli Akayasa e i Pheleset di Kaphtor, oltre ai Sardana delle isole Lemno e Imbro e della Dardania (Dardani). I fratelli Denen del Mare del Nord (Baltico) avrebbero seguito in parte le vie fluviali del Don e del Dvina e del Dniepr (Boristene). Nei programmi dei condottieri delle viarie città vi è poi il contatto e l’accordo con i vari popoli dell’Asia, come i Tjekker di Troja, gli stessi Liku asiatici e così pure i cugini Ittiti di Hattusa e chiaramente anche accordi segreti con i soldati che militavano presso i piccoli principati come appunto Troja, la stessa Micene e l’orgogliosa Tirinto. Questi soldati erano ormai stanchi di combattersi fra di loro per le beghe dei piccoli tiranni che si gloriavano solo della loro presunta potenza dovuta all’abilità dei loro soldati, per la maggior parte appartenenti alla Confederazione del Grande Verde (Popoli del Mare). Nell’elenco bisogna mettere anche le città Kananee e della Siria/Palestina. Soprattutto furono avvertiti i Sardana di servizio di Leva presso il Faraone e i Sardana della zona di Avaris e Jessen. La partenza era prevista, come era l’uso da sempre e come il sole comandava, all’Equinozio di Primavera, il primo Plenilunio e L’Equinozio cadeva nel primo mese dell’anno: Nisanu (dal 21 Marzo al 21 Aprile) di Leonardo Melis Articolo Protetto da Copyright

venerdì 3 febbraio 2023

LEZIONE/CONFERENZA all'UNITRE a SARDARA




04/02/2023 ore 17.00 di Sabato, al CINETEATRO di SARDARA

CONFERENZA organizzata dall’UNITRE di SARDARA.

CONFERENZA A SARDARA

Leonardo parlerà del nuovo libro su SISARA e i fatti avvenuti nel suo tempo. la Storia reale di ISRAEL o REGNO DEL NORD, raccontata da SISARA stesso e da ALTRI PROTAGONISTI DEL SUO TEMPO , protagonisti dell’Invasione del 1200 a.C. e dell’attacco a MICENE, TIRINTO, UGARIT, TROJA, HATUSA CITTA KANANEE ed Egitto stesso.

I RACCONTI del NORD che rispecchiano i fatti dei DENEN o TUATHA DE DANA … presenti anche nel libro di JOSUEH, GUERRA DI TROJA compresa. Leonardo parlerà anche delle n9ve acquisizioni illustrate nell’ultimo capitolo di “SHARDANA i POPOLI DEL MARE”.. nell’edizione di 2 anni fa

di Leonardo Melis

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https://www.shardana.org/conferenza-a-sardara/ 

giovedì 26 gennaio 2023

I Popoli del Mare storia per ragazzi, n. 3. la guerra di Troja


IL REGNO DELNORD conosciuto come ISRAEL delle "10 Tribù" era in effetti popolato dai Popoli del Mare dopo l'Invasione del 1200 a.C. della Grecia, di Ilio, di Hattusa, delle città kananee e dell'Egitto. Quest'ultimo la scampò cedendo ai Popoli del Mare le provincie del suo Impero: la Siria Palestina, ove i Popoli del Mare si insediarono. Ad Akko, poi S. Giovanni d'Acri si insediarono i SHARDANA (il porto della Tribù di Dan, menzionata nel libro di Debora). Ad Azor i Shakalasa che avevano come generale il comandante shardana Sisara. A Byblos e Dor vi erano i Tjekker (Teucri o Trojani). A Tiro vi erano i Libu che, nel 9° sec. rifonderanno Cartagine (Kake.Dona). a sud i Pheleset, i nemici storici dei Judei. tutti questi Popoli e anche altri loro fratelli, nel 8° sec. circa torneranno nel Mediterraneo Occid. (e nel baltico i Denen) ... e saranno chiamati "FENICI" dai Greci e poi Punici dai Romani. I Racconti di Omero relativi alla guerra di Troja, sono avvenimenti accaduti realmente ma non certo in 10 anni e manco del tutto a ILIO. Molto sono racconti portati dai DENEN, identificati da Omero come Greci, che erano invece i DENEN citati dagli Egizi a fianco degli stessi AKAYASA/AKEY/GRECI.
Da: "I popoli del Mare. Sisara generale shardana in Israel" ed. 2022. Di Leonardo Melis

 

lunedì 16 gennaio 2023

Il Viaggio di Antas verso Lixus






Il Viaggio di Antas verso Lixus

 

            Sisara racconta: <un giovane del gruppo Sardana provenienti dall’Egitto dopo la battaglia del Delta, di quelli che si unirono a noi nell’oasi di Qadesh Barnea poco prima della partenza mi raccontò che il loro generale e ammiraglio comandante della Flotta shardana d’invasione compì da giovanissimo, quasi un adolescente, uno di quei viaggi “Oltre le Colonne degli Eraclidi”. Un viaggio di “iniziazione” per la sua futura carriera di marinaio/soldato nella Flotta Sardana.

            Egli, con alcuni compagni che lo avrebbero accompagnato, tutti giovanissimi e futuri ufficiali della Flotta, si recò alla Città Sacra di Nora, a Sud di Kar.El per fare un voto al nostro Padre Eracle dedicandogli una scritta su una stele che ancora oggi esiste ancora, come mi confermano quegli dei nostri che sono arrivati dall’Isola di recente. Questa Stele è scritta nella nostra Lingua e con la Scrittura che noi e gli altri fratelli Urim/Dan/Popoli del Mare abbiamo adottato durante i 40 anni di viaggio dall’Egitto. Noi la chiamiamo Scrittura Alfabetico/Sinaitica e con questa insegniamo ai nostri figli la nostra Storia. Alfabetica perché le prime due lettere sono l’Aleph e la Beth. Sul Monte prospiciente all’Oasi di Qadesh, chiamato dal Principe Mose: Har Karkoum, egli incise i primi segni per insegnarli ai nostri padri.

            Antinu dunque si recò alla città sacra di Nora per adempiere a un voto che prevedeva la donazione di una Stele in pietra con una preghiera a Babai Sardon, il nostro antico padre. Il mio amico arrivato dall’Egitto se la ricordava ancora. “Da Tharros spiego le vele e parto o Padre  Sardo! Per questo ti dedico questa preghiera scritta in Nora, poiché parto per Lixus”>

Nota dell’Autore: Questa stele esiste ancora esposta nel museo archeologico di Cagliari, con una traduzione orrenda ed è attribuita agli inesistenti “fenici”. La scritta B.SRDN (Babai Sardon) è tradotto in “In Sardegna”. Mostriamo dopo la Stele e spieghiamo perché noi abbiamo la sicurezza che Babai Sardon trattasi di traduzione documentata da due degli studiosi di Archeologia, Storia e Antropologia più famosi del XIX sec. a.C. Il generale Della Marmora e il Canonico Spano.

Citiamo a riguardo: 550-40 a.C. : circa in questo periodo un’ambasciata di Sardi si recò al Santuario di Delfi e portò una statua del Babai Sardon per  ringraziare gli Dei e in particolare Apollo per la vittoria sul generale Malko. Proprio questo fatto portò due studiosi, uno sardo e l’altro piemontese, a tradurre la terza riga della Stele di Nora, la quale reca la parola B.SRDN, la stessa che i Sardi incisero sulla statua portata a Delfi. Riportiamo di seguito il documento del Canonico Spanu, il quale si rifaceva a un ritrovamento e a un’intuizione sulla scritta riportata alla base della statua stessa. Il grafico della statue del Sardus Pater o Padre Sardon è da attribuire al Cav. Generale Alberto della Marmora.

da: "I POPOLI del MARE, SISARA EROE SHARDANA IN ISRAEL"