giovedì 28 febbraio 2019

LA LUPA ROMANA: Cade un altro Mito.



#LALUPAROMANA: Cade un altro Mito.
Dal vecchio forum dei Popoli del Mare. Già da allora sostenevamo L'IGNORANZA STORICA degli ARCHEOBUONI. Coloro che oggi si ergono ancora a SUBLIMI CUSTODI DELLE NOSTRE RICCHEZZE STORICHE e persino della nostra Storia, loro che di storia mai hanno pubblicato ... Mai! Oggi arrivano a inviare una lettera di diffida alla RAI per aver OSATO inserire in uno dei programmi "IL DILETTANTE LEONARDO MELIS". Ora uno dice..in effetti Leonardo Melis si occupa di ben altro  completamente diverso da quanto sostengono gli archeologi. Si, questo è assolutamente vero. Peccato però che in quella trasmissione, l'unico INTRUSO era l'ARCHEOBUONO che si è sostituito a MELIS nell'intervista al pozzo sacro . Pena la NON CONCESSIONE DEL PERMESSO di riprendere l'intervista stessa. Costringendo la Rai a spostare l'intervista di MELIS a Nord (Palau), pur avendo la Rai  chiesto a Melis di salire ad Olbia una settimana prima per il sopralluogo a SA TESTA (il pozzo sacro in questione).  Ora che gli ARCHEOBUONI c'entrino con la Storia come i CAVOLI A MERENDA lo dimostra il fatto che  essi credono ancora che ROMA FOSSE STATA FONDATA da DUE GEMMLI ALLATTATI DA UNA LUPA. Basta leggere la notizia per capire  che... 

La Repubblica di oggi 17/11/2006 mette addirittura in prima pagina quella che viene definita una “scoperta sensazionale”. Una notizia riguardante la caduta di un altro mito (o mistificazione) creato ad hoc dai Romani per darsi un’origine nobile, che purtroppo non avevano.
Guarda caso questa “notizia” l’aveva già data qualcuno due anni fa. Leonardo Melis nel suo “Shardana i principi di Dan”. Ecco il testo riportato dall’ Edizione del 2005 del libro. :B):
La Lupa. Intanto non si trattava di un animale vero e proprio, ma quello che allevò Romolo era, come abbiamo visto, una donna. L’appellativo “lupa” significava solo che questa persona faceva “il mestiere”, si quello più antico del mondo... vedere al nome Lupanare. Ma anche riferendoci alla lupa di bronzo che faceva e fa bella mostra di se (nel Museo dei Conservatori e ora in Campidoglio), pure era ed è un falso. Si, perché la lupa di bronzo era etrusca e per di più senza gemelli. Questi ultimi furono aggiunti secoli dopo (XV sec. d.C.). :rolleyes:
Lungi dall’essere dispiaciuti da simile notizia, riteniamo che sia cosa buona trovare le conferme di quanto L. Melis va scrivendo da tempo sulla storia dei Popoli che abitarono il Mediterraneo fin dal II millennio a.C. e accettare finalmente che tutto quanto scritto dalla Storia Classica altro non è che un’appropriazione impropria (scusare il gioco di parole) da parte dei Greci prima e dei Romani poi.
Leonardo Melis
www.shardana.org
SHARD... :vandal:

sabato 23 febbraio 2019

#ARCHEOLOGIA e FANTARCHEOLOGIA.


#ARCHEOLOGIA e FANTARCHEOLOGIA. TITOLATI E VERI SCOPRITORI. L'archeologia, quella vera, e sopratutto la storia, sono state scritte da veri RICERCATORI che nella storia non figurano certo fra BARONES universitari o ARCHEOBUONI DELLE SOVRINTENDENZE. Ne conosciamo i nomi e le scoperte. Senza però dimenticare i vari SCHLIEMANN e altri nomi famosi, abbimao voluto fare un confronto fra un grande del passato: BELZONI e un suo collega contemporaneo. Ove per COLLEGA intendiamo sopratutto nel fatto che ambedue subirono e subiscono le contestazioni del mondo ACCADEMICO. allora COME oggi. Eppure ambedue, Belzoni naturalmente in grande e Melis un poco meno, furono e sono stati protagonisti di SCOPERTE che resteranno nella storia delle ricerche, della EGITTOLOGIA e della STORIA SARDA/SARDANA. Lo so che ora stiamo  fornendo un altro elemento per CRITICARE  ferocemente LEONARDO MELIS che "vorrebbe paragonarsi a BELZONI" .. ma BELZONI non fu contestato dai remoti colleghi di questi ARCHEOBUONI e dei loro lacchè ARCHEOBIMBI? Naturalmente con questi nomi non intendiamo mischiare ARCHEOLOGI e STUDENTI IN ARCHEOLOGIA, che noi STIMIAMO PROFONDAMENTE. 

venerdì 22 febbraio 2019

#DENDERAeFREEDOM Con Giacobbo,


#DENDERAeFREEDOM Con Giacobbo, andata in onda il 21/02/2019 altro non era che il racconto del libro di Leonardo Melis pubblicato nel 2008 dopo uno dei viaggi di Leonardo in Egitto, durante il quale approfondì la questione dell'elettricità e dei MISTERI di OSIRIDE. 
Il tutto è leggibile o nel libro "SHARDANA I CUSTODI DEL TEMPO" o sull'estratto. "DENDERA" pubblicato in E.BOOK su AMAZON. Dalla stanza della "Resurrezione di Osiride" al Sotterraneo con le lampade è tutto un DEJA VU raccontato e illustrato da Melis nel 2008. Persino i riferimenti a GALVANI.E' assai strano che i MEDIA dopo anni si stiano interessando alle opere di Leonardo Melis, così denigrate dagli ARCHEOBUONI in passato e ancora oggi. Va bene direte voi, in fondo è sempre una buona pubblicità. Si ma qualcuno di questi signori dei MEDIA  aveva avuto i miei libri in passato e solo oggi... la cosa  non vi pare un poco strana?  Va beh! Intanto se non avete il libro, potete sempre cercarlo in libreria, in biblioteca o direttamente chiedendo a Leonardo. Oppure su Amazon . ------------- https://www.amazon.it/DENDERA-Misteri-Osiride-SHARDANA-custodi-ebook/dp/B00EZ9W18G  

giovedì 21 febbraio 2019

#SHARDANAeRAI con ARCHEOBUONI e LEONARDO MELIS



#SHARDANAeRAI con ARCHEOBUONI e LEONARDO MELIS 
La querelle è scoppiata  per una lettera che sarebbe stata inviata alla Rai da un sovrintendente con il dente avvelenato, messo in ombra da alcuni studiosi sardi di Storia e altre discipline. Il tutto accade nel mese di febbraio con la trasmissione LINEA VERDE che invita alcuni studiosi di Olbia e Palau a partecipare, includendo le loro scienze alternative sulle pietre e l'acqua. A loro si aggiunge Leonardo Melis, invitato a parlare  di Storia Antica e in particolare dei "suoi" SHARDANA. L'intervista di Melis sarebbe  dovuta avvenire all'interno del pozzo sacro SA TESTA (OLBIA). Quando però la Rai è andata a chiedere l'autorizzazione per le riprese, a MELIS si è sostituito il sovrintendente in questione e la Rai ha dovuto optare per un'intervista nella fortezza di ALTURA. Domenica 17/02/2019 andava in onda il programma e subito dopo è scoppiata la rabbia del sovrintendente  che "Non accettava che nella sua trasmissione fosse dato spazio a dei DILETTANTI". Attaccandosi a un errore TECNICO di qualche impiegato della Rai   che scriveva sotto l'immagine di Melis: "SCRITTORE e ARCHEOLOGO". 
Ora, chi conosce gli scritti di Melis sa bene che egli, lungi dallo spacciarsi per "ARCHEOLOGO", ne è spesso diventato nemico della categoria, che lui chiama amorevolmente ARCHEOBUONI. Vi è da fare anche un'altra considerazione: Melis si è sempre denominato e dichiarato SCRITTORE e STORICO, ove storico è "colui che pubblica libri di storia E Saggi storici su Riviste specializzate e in diverse Università anche estere". Non è invece UNO STORICO colui che fa esclusivamente l'ARCHEOLOGO.
Perchè L'ARCHEOLOGIA NON è LA STORIA e viceversa. Mentre la Storia è composta da diverse Scienze, fra cui anche l'Archeologia. Ma qui in Sardinia, almeno da due secoli si crede che "la storia sia l'archeologia. Così NON è. E se vi è un dilettante in tutta questa storia è proprio colui che usa questo termine nei confronti di chi invece non è affatto dilettante, se parliamo appunto di STORIA.  Quando i Sardi capiranno che questa differenza è necessaria, allora anche gli ARCHEOBUONI abbasseranno la loro ARROGANZA e al pianteranno di mischiarsi in faccende che non sono di loro competenza. A ognuno il suo. W L'ARCHEOLOGIA (quella buona e reale)  e W la STORIA e gli STORICI, ma abbasso  ARCHEOBUONI e BARONES prepotenti .. e chiaramente W I SHARDANA, da sempre negati  solo in SARDINIA da questi signori, mentre  sono una realtà in tutto il mondo.

mercoledì 6 febbraio 2019

#SHARDANA perché?


#SHARDANA perché? ecco perchè ... <<<<Un bravo a Leonardo Melis, per quanto ha fatto prima, per la ricerca sulla Bandiera sarda e per quanto ha fatto con questo libro sulla storia sarda.>>>> Il presidente del Consiglio regionale ------------------------------------------------------------------------------------ I miei complimenti a Leonardo per il coraggio e la pazienza dimostrati nella stesura di questo libro. Un lavoro che ancora nessuno aveva saputo o voluto affrontare: mettere insieme l’immane quantità di materiale riguardante i Popoli del Mare e i Shardana in particolare, che si trova sparso nei Testi antichi, greci, egizi, romani, ebraici, sumeri… lo studio delle carte geografiche alla ricerca della “Traccia di Dan”… lo studio delle lingue (Sumero, Akkadico, Ebraico, Latino e Greco)… i suoi viaggi in Egitto, Spagna, Francia, Corsica, Isole Britanniche alla ricerca di conferme…l’esplorazione sistematica dei siti nuragici, dei pozzi sacri, le chiese campestri, le antiche città shardana della nostra Costa, lo studio dei toponimi e di tutto quanto riferito ai nostri Antichi Progenitori. Personalmente trovo molto interessante la sua tesi sulla provenienza dei Shardana dall’Asia Minore, e più precisamente dalla Mesopotamia, già dai tempi di Sargon. Il mio studio sulla comparazione del Sardo antico con la Lingua Sumera e Akkadica vuole dimostrare anche questo. “ADU SHAME’ ERSETI DARUNI” Prof. Raffaele Sardella