domenica 29 ottobre 2023

ISRAELE, SARDANA e SISARA, ecco la verità.




 ISRAELE, SARDANA e SISARA, ecco la verità.

Questo non è un  post di politica, ma di Storia. La vera storia di Israel (e non di Israele, che è quella di oggi, ereditata dalla Tribù di Juda della Diaspora 2000 anni fa e di una parte di Russi convertiti e trasferitisi in Occidente). Come da cartina allegata, vediamo che nel cosi detto Regno del Nord, una volta alleato di Juda e Beniamino ai tempi di David, non abitava alcun regno ebraico e ancor meno Judeo. Ci abitavano i Popoli che avevano attaccato l’Egitto nel 1180 a.C. e che ottennero quelle terre in cambio della preservazione del Regno di Ramesse III faraone d’Egitto. Insomma L’Egitto dovette rimetterci l’impero costituito dalle province di Siria/Palestina e del Sinai. Alcuni Popoli del Mare si insediarono in queste terre per 400 anni circa. I SHAKALASA ad AZOR, I TJEKKER a BYBLOS e a DOR, I LIBU a TIRO, I PHELESET nella PENTAPOLI ( Asdod, Ekron, Askelon, Gath, Gaza) e i SARDANA ad AKKO  e nella Tribù di Dan.

Città Shardana in Israele, ecco il punto. Al Awaht sul Monte Carmelo, da noi identifica nel 2004 con la biblica Aroset Goim con il beneplacito di un Adam Zertal assolutamente d’accordo sul nome della città, da lui definita shardana e soprattutto sul nome dei suoi abitanti. 5000 Shardana  comandati dal generale Sisara. “Sisara è un nome non di queste parti, ma penso sia appunto sardo”, raccontò nel 2005 quando ci incontrammo a Cagliari al Museo Archeologico. Ci informarono  che 10 anni dopo pubblicò un libro su Sisara e la sua città. Non sappiamo se ci mise nella bibliografia oppure no; va bene comunque.

Oggi una non meglio definita associazione “Sardegna pro Israele” organizza un convegno con alcuni “studiosi” sardi e alcuni amici dell’università di Jerusaleme usando questi fatti e coinvolgendo, non solo i Sardana, ma anche il “nostro” Sisara, di cui noi scriviamo dal 2002. Noi protestiamo per l’uso che si fa di questo popolo in tempi politicamente agitati e non solo. I SARDANA non c’entrano affatto con Israele quale è oggi, essendo identificati con il territorio denominato ISRAEL 3000 anni fa, che però era il territorio a Nord.

 


giovedì 26 ottobre 2023

ULUBURUN - FUNTANA RAMINOSA. Intervento Leonardo Melis Gadoni






 GADONI. Presentazione del libro di Walter Deidda sulla storia della miniera probabilmente più antica della Sardegna e delle sue caratteristiche. Una sala gremita con invitati contingentati (circa 250) -------------------------- ""Gli Shardana e Funtana Raminosa."

Con grande piacere condividiamo sulla nostra pagina l'intervento dell'illustre Leonardo Melis durante la presentazione del libro 'Funtana Raminosa - Una Miniera di Storia e di Bellezze Naturali', tenutasi il 5 agosto 2023 presso il centro di aggregazione sociale nel comune di Gadoni. Un approfondimento ricco di novità e scoperte sensazionali sia per il sito minerario Gadonese, sia per la storia antica Sarda. Per noi è motivo di vanto, orgoglio e soddisfazione aver portato sul nostro palcoscenico uno storico-scrittore di taratura mondiale e, soprattutto, un grande amico. Grazie per aver accolto il nostro invito e per la passione/competenza che hai messo e trasmesso nel tuo intervento. Grazie per quello che fai ormai da svariati anni per la nostra storia, quella di tutti noi Sardi."" Cogliamo l'occasione per ringraziare nuovamente il nostro speaker, il D.M. Ing. Mauro Deidda

lunedì 16 ottobre 2023

SHARDANA, SHAR, SHER e il vino più caro della storia


 


SHARDANA, SHAR, SHER e il vino più caro della storia .... 

Il bianco italiano più caro della storia? È sardo e costa 1300 euro di Paolo Massobrio Emanuele Ragnedda Il Vermentino dei record lo fa a Palau (Sassari) Emanuele Ragnedda, figlio del fondatore della cantina Capichera (venduta lo scorso anno). Il produttore: "Troppo caro? Si paga la dignità della Sardegna" Nel 2016, poco più che trentenne, e a seguito anche di un percorso interiore tra partenze e ritorni dalla sua amata isola, ecco la coraggiosa decisione di lasciare l’azienda di famiglia per mettersi a produrre la sua personale interpretazione di Vermentino “dinamico, elettrico, senza schemi” cambiando prospettive a 360°. E affida i sette ettari vitati nel comprensorio di Palau, prospicienti la Corsica, lascito di suo nonno Andrea, alla professionalità dell’enologo Piero Cella, allievo del grande maestro Giacomo Tachis, che tanto ha fatto per la Sardegna del vino. Nuraghi Shar 2020 “Shardana” Il primo campione della cantina al nostro assaggio è l'Isola dei Nuraghi Shar 2020, che prende il nome da “Shardana”, i guerrieri impavidi che popolavano la Sardegna migliaia di anni fa. È un vermentino di razza, con naso evoluto di nocciola e idrocarburi che in bocca mostra i muscoli, ma forse ha bisogno ancora un po' di affinamento per dare il meglio di sé.

https://www.facebook.com/photo/?fbid=803556001707690&set=gm.7081973995181190&idorvanity=120646151314044

 LA  REPUBLICA


giovedì 5 ottobre 2023

I Popoli del Mare, Sisara: Eroe Shardana in Israel




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< Città Shardana in Israele, ecco lo spunto. Al Awaht sul Monte Carmelo, da noi identifica nel 2005 con la biblica Aroset Goim con il beneplacito di un Adam Zertal assolutamente d’accordo sul nome della città, da lui definita** shardana** e soprattutto sul nome dei suoi abitanti. 5000 Shardana comandati dal generale Sisara. *“Sisara è un nome non di queste parti, ma penso sia appunto sardo”, *raccontò nel 2005 quando ci incontrammo a Cagliari al Museo Archeologico. Ci informarono che 10 anni dopo pubblicò un libro su Sisara e la sua città. Non sappiamo se ci mise nella bibliografia oppure no; va bene comunque. Oggi mentre scriviamo, un politico israeliano in visita ai politici sardi annuncia che “In Israele, sul Monte Carmelo, vi è una città “nuragica”. La stampa sarda e il web in particolare si scatenano per questo scoop! Anche molti nostri lettori, probabilmente con la memoria corta. Molto corta. Così oggi, 12/07/2022 ci accingiamo a fare quanto temevamo di fare per tanto tempo. Ci accingiamo a compiere una ennesima sfida, inventando un altro modo di scrivere, che nuovo non è affatto se torniamo indietro di qualche secolo. Come infatti oltre vent’anni fa riprendemmo il modo di scrivere degli antichi storici, come Erodoto, Pausania, i latini Festo, Livio, Plutarco … tirandoci addosso gli sberleffi di chi fino a quel momento aveva scritto i libri di storia, interrotti da mille note e con linguaggio “tecnico” per addetti ai lavori, ma incomprensibile per i lettori … oggi ci reinventiamo un modo di scrivere che era quello di **Cesare nel De Bello Gallico: un libro di Storia di avvenimenti con al centro un personaggio. **Nel nostro caso sarà un protagonista Sardana, nel periodo della Grande invasione del 1200 a.C. il suo nome? Sisara.>

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