martedì 4 luglio 2023

 





Il movimento dei Popoli in Egitto

Un piccolo inciso su Ser.Amon e il suo comportamento riguardo a questi fatti. Abbiamo visto che al suo rientro da Qadesh egli aveva scoperto il trattamento riservato al suo amico Neb.Ka.Set/Mose e nonostante la sua fedeltà a Ramesse, decise che avrebbe fatto in modo di sostenere il principe caduto in disgrazia.

L’Egitto e i movimenti di Popoli

In attesa degli eventi che avrebbero “mandato via” Neb.Ka.Set e la sua gente, e in attesa anche dell’incarico che il faraone aveva dato a lui come comandante della scorta che “doveva impedire che qualcuno dei fuoriusciti, vedendo eventuali combattimenti, fosse tentato di tornare indietro …”, si trasferì per alcuni giorni nella terra della sua gente in Egitto, vale dire il territorio che la Bibbia indica come sede degli Ebrei/Hapiru: Jessen o JossenPer l’esattezza ad Avaris.

Oggi molti studiosi fanno questa equazione: Hwt-Waret = Avaris = Peru-Nefer = Pi-Ramses = Tell el-Dab’a. A Pi.Ramesse la Bibbia dice che gli Ebrei lavoravano impastando fango e paglia per fare i mattoni di costruzione “della città magazzino”, ma noi pensiamo che Pi.Ramesse fosse la capitale che Ramesse III volle nel periodo della guerra di Qadesh con gli Ittiti. Ecco perché soprattutto crediamo che Pi.Ramesse non fosse altro che l’antica capitale degli Hyksos: Avaris.

Da questa città provenivano i faraoni della XIX dinastia e molto probabilmente qui si svolsero le gesta di altro personaggio biblico: Juseppe.

Prima di parlare del personaggio Juseppe aiutati dalle nostre ricerche pubblicate e non, nei nostri libri precedenti, vorremmo riportare una nota ripresa da uno studio che parla di questo personaggio riportato dalla trasmissione “Esodo, alla ricerca delle prove”

La raffigurazione di questo personaggio nella foto appresso ci fornisce altri dettagli interessanti: aveva i capelli rossi con un’acconciatura che gli archeologi oggi chiamano “a fungo” e la pelle pallida, giallastra, come gli Egiziani di Tebe rappresentavano la gente proveniente dal Settentrione rispetto a loro.

La statua aveva sulla spalla un cosiddetto “bastone da lancio” (simile a un boomerang australiano), simbolo inconfondibile di una carica, fatto apposta per quest’alto ufficiale asiatico che viveva nella terra di Goshen. Sul retro della spalla vediamo i residui di strisce di vernice di vari colori, quindi il personaggio era vestito di una veste variopinta.

Questo combacia con la storia di Giuseppe che ricevette dal padre una veste variopinta, perché era il figlio prediletto.

Forse quella sua veste era diventata quasi il suo emblema, un segno che lo caratterizzava. Dunque, dai frammenti della statua, gli studiosi concludono che per l’acconciatura che portava, per il colore della pelle e l’arma sulla spalla, il personaggio doveva essere di provenienza siro-palestinese. Juseppe(?).

Da: “I Popoli del Mare. Sisara eroe Shardana in Israel”

di Leonardo Melis

Articolo Protetto da Copyrig


https://www.shardana.org/legitto-e-i-movimenti-di-popoli/

Nessun commento:

Posta un commento