mercoledì 12 luglio 2023

OETZI, la Verità: DNA SARDO, padre europeo.





https://www.shardana.org/oetzi-la-verita-dna-sardo-padre-europeo/

OETZI, la Verità: DNA SARDO, padre europeo. BY SHARDANA

<<OETZI, DNA SARDO Aveva occhi castani, era intollerante al lattosio e aveva probabilmente un antenato in comune con gli attuali abitanti di Sardegna e Corsica: è l’identikit di Oetzi, la celebre mummia del Similaun, ricostruito grazie alla prima mappa completa del suo Dna. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Communications, è stata condotta da un gruppo internazionale coordinato dall’antropologo Albert Zink, dell’Accademia Europea di Bolzano. Scoperto nel 1991 in Alto Adige, sul versante italiano delle Alpi Otztal, Oetzi è ora conservato presso il museo archeologico di Bolzano. OETZI, la Verità: DNA SARDO, padre europeo.>>

" Questa è la verità sulla pubblicazione relativa a una “SCOPERTA” annunciata sul web in questi giorni e erroneamente interpretata facendo passare la mummia di Similaun come addirittura figlio di un Sardo. Lungi da noi l’idea di boicottare notizie “favorevoli” alla storia sarda, vorremmo però precisare che questa notizia l’avevamo già pubblicata in uno dei nostri libri. Nella fattispecie su: “Sardana, Cronologia dei Popoli del Mare” del 2020. Citiamo un brano: “3.300 a.C. è la datazione riferita al DNA per linea Materna presente nelle Alpi della Mummia di Similaun, che risulta essere presente in tutta Europa ed ormai estinta, mentre la linea paterna G2a era presente precedentemente e proveniente dall’Oriente (Mesopotamia?) nel Neolitico (10.000 anni fa). Successivamente sparito e sostituito da ulteriori migrazioni, sempre dall’Oriente, ma oggi presenti solo esclusivamente in Sardinia e Corsica. Cosa significa questo? Semplice: una migrazione di soli maschi, guerrieri esploratori, arrivò in Europa e nel Mediterraneo a fine del 3° Millennio, mischiandosi con le donne europee e sopravvivendo in Sardinia per anni, fino ai giorni nostri. Precedevano la Migrazione del 2200 a.C. che diede origini ai nostri Avi e che noi chiameremo: Urim, Pelasgi o Popoli del Mare.” 

di Leonardo Melis 

 Articolo Protetto da Copyright Condividi: 

Nessun commento:

Posta un commento