domenica 19 ottobre 2025

L’Inabissamento delle Isole dell'Occidente

 




L’Inabissamento:

                  L’Innalzamento del Mediterraneo: un’altra prova inequivocabile dell’esistenza di queste città del Mediterraneo precedente all’arrivo di presunti “Fenici”, Punici e Romani, è data dall’inabissamento di alcune di esse, fra cui Nora e Tharros. Una parte dell’abitato è sommersa dalle acque del mare, dovuto all’innalzamento del livello del Mediterraneo; un fenomeno questo che avvenne storicamente in un periodo che va dal 1200 al 1150 a.C. (Carta Raspi). Ora sappiamo con certezza che i cosiddetti “Fenici” (che poi erano i Popoli del Mare di ritorno) uscirono dai loro porti intorno al 900-800 a.C., notizie di Cartagine in Sardegna se ne hanno intorno al 540 a.C. col disastroso tentativo di conquista da parte di Malco. In quanto a Roma si hanno i primi contatti solo intorno al 238 a.C. dopo la famosa rivolta dei mercenari cartaginesi, che spinsero il Senato a inviare in Sardegna le legioni. Anche se un precedente tentativo l’aveva fatto nel 259 L. Cornelio Scipione che, dopo aver conquistato Alalia in Corsica, si impadronì di Olbia, ma l’arrivo di una flotta Cartaginese lo costrinse ad abbandonare la città. E’ ovvio quindi che né Fenici, né Cartaginesi o Romani potevano aver costruito alcuna di queste città. Nell’estate del 2001 ho avuto modo di controllare ulteriormente le centinaia di “tombe” scavate nella roccia a strapiombo sul mare della bellissima penisola del Sinis nella costa occidentale della Sardegna. Si tratta di loculi di diverse dimensioni a gruppi di 6-10 e anche 20, affiancati a formare quasi la pianta di una casa. In alcuni casi la roccia ha ceduto e si è inabissata. Naturalmente sono stati catalogati come tombe puniche scavate dagli abitanti della vicina Tharros distante circa 1 km. Ma se di tombe si tratta, pur non essendoci dubbio che abbiano a che fare con l’antica città, ne escludono automaticamente l’origine punica e fenicia, nonché romana. L’impressione è, infatti, che siano state scavate precedentemente al fenomeno di innalzamento del mare avvenuto nel II millennio a.C. e quindi prima dell’avvento di queste Civiltà. Non crediamo, infatti, che sarebbero state scavate così vicine al mare, visto la fine che hanno fatto alcune di esse, letteralmente sommerse dai flutti.

                        Le acque quindi si innalzarono repentinamente in tutto il mediterraneo di circa m. 2,50; corrispondente questo a una penetrazione delle stesse acque marine per circa km. 30 all’interno dei territori; con le conseguenze che possiamo immaginare. Le acque salate si inserirono nei campi, avvelenando messi e pascoli, oltre alle falde acquifere, rendendo le coste inabitabili. Questo indusse le popolazioni tutte a decidere un immediato abbandono dei territori. Questi territori, lo sappiamo, erano abitati da color che gli Egizi chiamavano “gli abitanti delle Isole d’Occidente” o “Coloro che abitano nel grande verde” o ancora: “Coloro che abitano nel Grande Cerchio d’acqua”. Coloro che noi chiamiamo anche Urim o Pelasgi: I Popoli del Mare.




mercoledì 15 ottobre 2025

I Popoli del Mare e i viaggi nei Mari del Mondo



I Popoli del Mare e i viaggi nei Mari del Mondo

Parliamo dei “famigerati” Bronzetti Sardana che molti studiosi usano ancora chiamare “Nuragici”, ma sempre Sardi sono! Ebbene questi bronzetti raffigurano animali che Bruno Vacca, nostro compianto Maestro, riconobbe essere “animali estranei alla fauna del Mediterraneo antico e attuale”. Vi sono protomi di navi riconoscibili perfettamente in Gazzelle di Thompson, Antilopi d’acqua, Gnù, Bongo, Scimpanzé, Facoceri, Varani …  pubblichiamo alcune immagini per meravigliarvi.

         La somiglianza è tale che solo in presenza un artista del bronzo, per bravo che fosse, poteva realizzare. Poiché però questi animali si trovano solo nell’Africa Subequatoriale e non assolutamente nel Mediterraneo, chi le ha riprodotte almeno tremila anni fa doveva per forza essere andato sul posto. Quindi i Sardana, fossero ad Akko, oppure prima ancora in Mediterraneo e ancor prima in Mesopotamia, dovevano compiere quei viaggi di Tre anni di cui la Bibbia parla attribuendoli a Salomone, o per essere onesti a Salomone a al re di Tiro. Il quale re di Tiro ormai lo abbiamo capito era un Libu alleato dei Sardana di Akko e della tribù di Dan e agli altri Popoli del Mare del Regno del Nord e non solo.

     Noi però siamo anche generosi e diamo la parola, anzi lo scritto a un autore … Greco! Anzi allo storico più importante e conosciuto fra i greci: Erodoto. Egli racconta di uno di questi viaggi intorno all’Africa, purtroppo attribuendoli al solito ai “Fenici”, sbagliando la data del viaggio e non credendo a una cosa estremamente vera del racconto.

< Vogliamo ricordare il viaggio di circumnavigazione dell’Africa commissionato dal faraone Nekau? Lo racconta Erodoto e, pur scrivendo egli stesso che non credeva ai fatti raccontati; almeno per quanto riguardava l’episodio rendicontato dai navigatori cheviaggiando verso Occidente avevamo il sole alla nostra destra”; oggi noi sappiamo che il “fenomeno” era invece esatto. Chi  invece sbagliava era proprio lui identificando i Shardana con i soliti “Fenici”. Per un motivo che presto spieghiamo.

-         I Shardana quel viaggio lo facevano già dai tempi in cui vivevano ancora in Mesopotamia, partendo dal Golfo Persico; e anche successivamente, quando risiedevano in Israel, partendo da Asion Gaber; diretti verso Zimbabwe e altrove.

-         I “Fenici” avrebbero fatto quel viaggio partendo dal Delta Orientale del Nilo, attraverso il canale che Nekau avrebbe costruito. In passato avevamo precisato che quel canale non fu mai terminato dagli Egizi, ma dai Persiani invasori ottanta anni dopo: Lo terminò Dario per la precisione.

-         Il viaggio fu però eseguito per davvero; prova ne sia il racconto del “sole alla nostra destra”, che può essere descritto solo da chi passa il Capo di Buona Speranza navigando verso Occidente.>

Con buona pace di Erodoto, che una volta tanto l’aveva detta giusta, in anticipo di migliaia di anni. Lui aveva al solito raccolto racconti di viaggi e avventure nella sua ricerca e attingendo dagli Egizi, depositari di questi fatti. Li aveva raccolti spesso male, ma stavolta ci aveva azzeccato.

(La foto delle donne birmane è presa dal web)


 

sabato 11 ottobre 2025

LA BANDIERA SARDA

 



LA BANDIERA SARDA

Il caso della Bandiera Sarda non si può classificare come scoperta, ma è più di una scoperta. Si tratta infatti di una battaglia condotta da alcuni amici e compagni di partito degli anni in cui la Politica aveva ancora la “P” maiuscola. Vogliamo raccontare i fatti che ci vedono fra i protagonisti della battaglia; perché di battaglia si trattò. Negli anni 1980-90.

Noi eravamo allora “Consigliere Nazionale” del Partidu Sardu (Psdaz) e spesso alle riunioni di questo consiglio prendevamo la parola per fare quanto Catone il Censore faceva dopo la seconda guerra punica. Mentre l’illustre senatore romano chiudeva sempre i suoi discorsi con la frase “Ceterum censeo Carthaginem delendam esse”(E comunque ritengo che Cartagine debba essere distrutta…), noi chiudevamo il nostro discorso nella stessa maniera, dicendo: “E comunque sosteniamo che la legge sula bandiera va fatta”. Una battaglia durata più di dieci anni con le reazioni non sempre positive degli ascoltatori. Finché un giorno, in una riunione di segreteria provinciale, il Consigliere Regionale Salvatore Bonesu oggi purtroppo scomparso, ci avvicinò e ci chiese “ Leonardo Melis, a che punto sono gli studi sulla bandiera?”. Con meraviglia chiedemmo il perché di questo interesse. Ci rispose che se potevamo fornire una bozza degli studi, si poteva provare a proporre  un Proposta di Legge. La bozza l’avevamo sempre in tasca. Così il Bonesu propose la Legge in Aula, in Regione, ottenendo un consenso di maggioranza con una percentuale enorme. Nel frattempo, Carlo Mura sindaco di Samugheo tempestava la diga dell’Omodeo sul fiume Tirso con i drappi della nuova bandiera in occasione della visita del Presidente Scalfaro nel gennaio del 1997.  Chicco Frongia, Consigliere della provincia di Cagliari esponeva per primo il Drappo nel balcone di un edificio pubblico. Antonio Delitala Segretario del Partito Sardo, organizzò una festa memorabile a Villa D’Orri, la magnifica residenza dei Marchesi Manca di Villaermosa che  ospitò ai primi del 1800 il Re Carlo Felice e la sua corte in esilio. Leonardo Melis era chiaramente il ricercatore storico e uno dei promotori più attivi con le sue conferenze e gli interventi in Consiglio Nazionale.

Fu così che nell’Aprile del 1999, precisamente il 15 del mese, fu pubblicata la Legge Regionale n. 10 che ufficializza la Bandiera Sarda con i  4 mori che hanno tolto la Benda dagli Occhi, impostagli dai Savoia, forse per disprezzo. Per disprezzo certo, e possiamo provarlo con i nostri studi e persino con le immagini storiche.

Da: “I POPOLI del MARE, le mie Scoperte”  di Leonardo Melis, ed. Luglio 2024

 

 


sabato 4 ottobre 2025

ISRAEL o POPOLI del MARE?

 



ISRAEL o POPOLI del MARE?

<Dal Libro dei Giudici: “La tribù di Dan non si era ancora stabilita, ma occupò Kanaan. Mandarono 5 forti guerrieri a esplorare, lì trovarono un sacerdote levitico dei loro (della Tribù di Dan, N.d.A.) a casa di un certo Milcah e gli chiesero come mai si trovasse da quelle parti, egli rispose che Milcah lo pagava per fare il sacerdote nella sua casa e per la sua gente. Essi gli chiesero se Dio era con loro, egli rispose che avevano la Sua benedizione. Proseguirono e trovarono una ricca città abitata da gente pacifica. Tornati dai loro, riferirono quanto visto e i figli di Dan si armarono in seicento e partirono. Giunti presso Cariath-Jarim si fermarono e posero il campo e diedero a quel luogo il nome di Campo di Dan. Poi proseguirono e giunsero alla casa di Milcah dove trovarono ancora il giovane levita. Alcuni di loro presero le statue, l’Ephod e gli idoli e con dolci parole chiesero al giovane di seguirli dicendogli che era meglio fare il sacerdote per un’intera tribù che per un uomo solo. Egli convinto li seguì, ma Milcah con la sua gente inseguirono i figli di Dan per farsi restituire gli idoli e il sacerdote. Ma i figli di Dan dissero loro di non osare più proferir parole nei loro confronti, se non volevano avere contro uomini corrucciati e dediti alla guerra. Così proseguirono verso il paese di Lais che conquistarono distruggendo la città e passando a fil di spada gli abitanti. Da allora Lais si chiamò Città di Dan e Jonathan e la sua stirpe divennero i sacerdoti dei loro idoli.” (Judici XVIII).>

Juda, con l’aiuto del Signore riuscì a conquistare la regione montuosa, ma non riuscì a vincere gli abitanti della pianura, dotati di carri ferrati.

• I figli di Beniamino non scacciarono da Jerusalem i Jebusei, vissuti ivi con loro fino al giorno d’oggi.

Manasse non espulse gli abitanti Beth San, Taanac, di Dor, Jeblaam, Megiddo… sicchè l’antico Kananeo continuò ad abitare in quel paese.

Zabulon non scacciò i Cananei da Ketron e Naalal, ed essi abitarono con lui.

ser non scacciò i Cananei da Akko, Sidone Aalab, Afec, Rechob, perciò abitarono fra quelli.

Ephraim non scacciò i Cananei che abitavano in Gazer, e questi dimorarono con lui.

Nephtali non scacciò i Cananei da Bet Semes e Bet Anat, ma dimorò con loro.”>

(JUDICI:  I – 21-36)

“All’epoca in tutto il paese d’Israele non vi era nessun fabbro ferraio, perché i Filistei avevano adottato la tattica d’impedire che gli Ebrei si potessero fabbricare spade o lance. Perciò tutto Israele doveva andare dai Filistei per farsi arrotare il vomero o la zappa, la scure e la falce... fra tutti gli uomini che erano con Saul e Jonata, non si trovò né una spada né una lancia, l’avevano solo Saul e Jonata(I Samuele XIII: 19). 

Judici IV-V: ”Jabin, un re cananeo, che regnava in Asor e aveva per condottiero dell’esercito Sisara (Un generale dei mercenari Shardana di stanza in Palestina per conto dei Faraoni, n.d.A.) che abitava in Aroset Goim, forte di 900 carri ferrati, oppresse duramente i figli d’Israele per 20 anni.... In quel tempo era Judice in Israele Deborah... giudicava le cause fra Rama e Bet-El sui monti di Efraim... Deborah andò con Barak in Qades, radunò Zabulon e Neftali, 10.000 combattenti”. A causa dello straripamento di un torrente, i carri di Sisara si impantanarono ed egli fu sconfitto. Ma nel Cantico di vittoria che segue alla battaglia, Deborah si lamenta:E Dan perché se ne sta sulle navi?Aser ha preso dimora sul lido del mare e nei suoi porti vive tranquillo...”

DA: “I POPOLI del MARE,  SISARA eroe shardana in Israel


giovedì 25 settembre 2025

FLOTTIGLIE, MIGRANTI, EBREI, FENICI e PALESTINESI

 


FLOTTIGLIE, MIGRANTI, EBREI, FENICI e PALESTINESI

I FENICI non chiamavano se stessi “FENICI”, anzi, in “LINGUA FENICIA”  si scriveva: KN.NM (Cananim, ossia Cananei) che spiega l’inghippo che qualcuno volle creare agli inizi del secolo scorso. In particolari alcuni studiosi Ebrei, con dei motivi legati probabilmente a una nascita di uno stato ebraico in Palestina, ossia la terra dei Pheleset (gli Ebrei infatti erano i Judei o abitanti di Juda della diaspora al tempo dei Romani) . Gli studiosi infatti li posizionano nella SIRO-PALESTINA, in corrispondenza dell’attuale LIBANO fin dal XII sec. a.C. La stessa data dell’Insediamento dei Popoli del Mare, dopo gli accordi con RAMESSE III  che, in cambio della salvezza del trono e del regno Egizio, dovette cedere le provincie dell’Impero: SINAI e SIRO/PALESTINA. Ne è prova l’elenco delle città attribuite a questo fantomatico popolo: AKKO (S. Giovanni d’Acri), Gazza, la stessa Tiro  etc.  Città queste abitate dai Popoli del Mare e citate dai documenti egizi, come spesso abbiamo sottolineato in altri capitoli. “Ad Akko, sotto Tiro, abitano i Sardana”  (Onomastico di Amenemope)… A Byblos abitavano i Tjekker, come a Dor (Il viaggio di Wen.Amon). A Gaza i Phelset.. e a Tiro i Libu… tutto ciò fino al 8° sec. a.C. … casualmente la datazione della “comparsa dei Fenici (i Pellerosa)  citati dai Greci. -----(Fonte: LEONARDO MELIS nei suoi libri sui POPOLI del MARE

Il Fenicianesimo è una forma di nazionalismo libanese adottata da alcuni esponenti libanesi, soprattutto cristiani maroniti, al momento dell'istituzione del Grande Libano,[1] rivendicando l'identificazione della nascente nazione libanese con l'eredità storica e culturale degli antichi Fenici.[2]

Lo Stato del Grande Libano fu uno Stato, formalmente autonomo, che faceva parte della Siria mandataria (allora amministrata dalla Francia sotto un regime giuridico internazionale di mandato della Società delle Nazioni) dal 1920, e che prese il nome di Repubblica Libanese nel 1926. Le frontiere geografiche del «Grande Libano» corrispondono all'incirca a quelle dell'attuale Libano. Terminò formalmente il 22 novembre 1943 con l'indipendenza della Repubblica del Libano.

Il professore universitario olandese Leonard C. Biegel, nel suo libro del 1972 Minorities in the Middle East: Their significance as political factor in the Arab World ha coniato il termine Neo-Shu'ubiyya per denominare i tentativi moderni dei nazionalismi non arabi alternativi nel Vicino Oriente, ad es. l'Arameanesimo, l'Assirianesimo, alcune forme del nazionalismo siriano, il nazionalismo curdo, il Berberismo, il Faraonismo e il Fenicianismo, appunto.

Fonti:  WIKIPEDIA E ALTRE RICERCHE

EXODUS la nave del 1948

L'Exodus fu la nave di maggiori dimensioni a trasportare sfollati ebrei che volevano entrare nel Mandato britannico di Palestina. La sua vicenda ebbe luogo quindi poco prima della fine del mandato britannico e della fondazione dello Stato di Israele. - già nel 1948 c'era stato appunto il caso della nave EXODUS con un migliaio di MIGRANTI EBREI EUROPEI che nessuno accoglieva ... furono accolti dai .... PALESTINESI!!!!

 ... E come ricompensa si impadronirono delle case degli sventurati OSPITANTI .. cacciandoli e formando lo STATO di  israel(e) .....era il 1947 .... e questa è STORIA e non propaganda ... ANTISEMITICA ... Oltretutto a questi MIGRANTI si unirono altri EBREI, I QUALI COMINCIARONO A METTERE bombe NELLE CASERME BRITTANNICHE per convincerli a togliere il disturbo "DALLA LORO... TERRA!

 




domenica 21 settembre 2025

LA BOMBA a SETZU! …

 



LA BOMBA a SETZU! …     L’incredibile racconto di un bombardamento nei confronti di un paesino inerme della Sardegna da parte degli ANGLOAMERICANI o ALLEATI o LIBERATORI o come li si chiama da sempre. A raccontare è Leonardo Melis a un giovane futuro scrittore che faceva una ricerca sui bombardamenti degli Angloamericani durante l’ultima guerra mondiale. Il giovane futuro scrittore mi disse che aveva già intervistato altri 50 testimoni più o meno informati sui BOMBARDAMENTI relativi alla SARDEGNA nel 1943. Qualcuno lo aveva informato che uno di questi episodi accadde nel pese di nascita di Leonardo e che la casa dei suoi genitori fu rasa al suolo da una di queste “bombe … intelligenti”. Episodi da collegare a quanto sta succedendo in altri paesi di povera gente in questi giorni di tragedia nel Medio Oriente. Leonardo racconta dei parenti arrivati da Cagliari, sfollati come tanti altri abitanti della città presa di mira assurdamente per un INGANNO perpetrato ai danni dei Tedeschi dallo spionaggio alleato. L’inganno chiamato “OPERAZIONE CARNETRITA” ('operazione Mincemeat), prevedeva bombardamenti a tappeto della città di Cagliari in preparazione all’invasione alleata. Sappiamo purtroppo che tali bombardamenti non si fermarono al città capoluogo. Piccoli centri come Gonnosfaniga, spezzona menti sulla popolazione in processione per un funerale a quanto si sa, con 118 persone uccise, fra cui una ventina di BAMBINI. L’assurdità più assurda però riguarda il racconto di Leonardo sul bombardamento del suo piccolo paese natale: SETZU. Tornando all’inganno dei Servizi Segreti alleati, Invasione che doveva avvenire in Sardegna e in Grecia sappiamo bene che ebbe luogo in Normandia. “L’Operazione Carnetritta” quindi trasse in inganno i Tedeschi, poiché fu trovato al largo della Spagna il cadavere di un ufficiale inglese annegato che aveva con sé una borsa con dei documenti, i quali documentavano la previsione dello sbarco in Grecia e in Sardegna. Il tutto quindi creava il bisogno di bombardamenti a tappeto su Cagliari e altri centri dell’isola. Bombardamenti inutili e cinici. Proprio come sta accadendo questi giorni nei confronti di una popolazione innocente, giustificandola con la ricerca di una vittoria contro nemici invece ben definiti. Ascoltiamo il racconto che ne fa LEONARDO MELIS.

mercoledì 17 settembre 2025

Festa shardana a Laconi 2011

 


Festa shardana a Laconi 2011

GIUGNO 2011 SOSLSTIZIO D'ESTATE. Una delle priome FESTE della JENTE SHARDANA, con 650 persone con CONFERENZA la CINETEATRO DE ANDRE, PRANZO AL HOTEL LE MAGNOLIE, spettaccolo musicale al PARCO AYMERICH dei JUDIKES di ARBOREA, con gruppi di ballo orientale, gruppi musicali, fa cui i SHARDANA nuova composizione... giochi premi e bancarelle ....