lunedì 17 febbraio 2025

#POPOLI del MARE, La NAVE di HERA LACINIA

 



La NAVE di  HERA LACINIA 

Glauco comandante dei Lukka della Lucania delle Terre Italiche. Ricco e nobile guerriero arrivato con la sua flotta dalla Lukania che alcuni popoli chiamano Terra Italica o degli Italici. Molto amico di Enea, che pare si recasse in Lukania/Italica a visitare la sua gente nel viaggio che fece dopo la Grande Invasione dell’Oriente. (N.d.A.: Omero fa incontrare Glauco che sfida un furibondo e inarrestabile Diomede sulla spianata davanti a Ilio. I due si parlano prima del duello e scoprono che i loro padri erano amici e furono ospiti reciproci prima della guerra. Segno questo di una sicura reciproca parentela come precedentemente segnalato anche per Teucro. Omero racconta che i due si scambiarono le armature. Aggiunge pure che Glauco non ci guadagnò di certo, essendo la sua armatura d’oro e quella di Diomede di bronzo!)

Dopo la guerra di Troja, naturalmente secondo il racconto di Omero, alcuni “fuggirono” cercando un’altra Patria. Omero lo accenna nell’Odissea e Virgilio completerà il racconto. Purtroppo Virgilio scrisse l’Eneide su “commissione”, pentendosene subito. Forse il bravo poeta, che era un pessimo storico, sbagliò tantissimo con le date e i luoghi arrivando anche a pensare di bruciare l’Opera. Ne fu impedito da Augusto che l’Opera l’aveva commissionata a suo tempo e dietro pagamento anticipato. Così il Vate faceva fuggire Enea e compagni da Troja in fiamme  e puntando a Delfi per consultare l’Oracolo sulla direzione da prendere. L’Oracolo sentenziò: “Cercate l’Antica Madre”. Anchise interpretò l’Oracolo al solito sbagliando, come spesso accadeva a chi andava a consultare senza dovute precauzioni e informazioni, così tutti pensarono di andare a Creta sede, a quanto pare di parecchi dei Popoli del Mare in quel periodo; vedere Pheleset, Shardana e gli stessi Akayasa. Fortunatamente la madre di Enea, ricordiamo che si trattava della Dea Afrodite, apparve in sogno ad Enea ricordandogli che “L’Antica Madre” era a Occidente, per la precisione nei Lidi Italici, i quali non erano nel Lazio come erroneamente ci hanno insegnato a scuola! I Lidi Italici erano in Lucania, che comprendeva il territorio dalla Puglia alla Calabria, comprendendo quello che lo Stato Italico chiama Basilicata, ma che gli abitanti chiamano ancora Lucania, la patria dei Lici che parteciparono alla guerra di Troja e che in realtà erano i Luka o Liku.

I Liku o Lici erano comandati a Troja da Sarpedonte, il semidio ucciso da Patroclo, e da Glauco. Stranamente Enea si fa accompagnare dai Liku, forse dopo aver avuto il sogno e con il consiglio della madre. Quel che di più ci sorprende è che i Liku sono comandati da qualcuno che nell’Iliade non avevamo trovato: Oronte. Forse noi abbiamo trovato l’inghippo e svelato il mistero del perché poi viene identificato il ritorno alla Antica Madre con la Lucania.

-          Ai tempi di Virgilio si credeva e lui stesso lo credeva, che Enea e i suoi partissero da Troja arrivando in “Italia” (leggi Lazio) all’incirca nel 815 a.C. dove il figlio Julo/Ascanio fonderà Albalonga.

-          Enea sarebbe passato a Cartagine dove la principessa di Tiro Didone stava edificando la città, ossia nel 814 a,C a detta degli storici “ufficiali”.

-          Terza “stonatura”: per concludere, Enea “fugge” da Troja distrutta e incendiata dai “Greci” intorno al 1180 a.C. e fa in tempo a passare da Didone nel 814 a.C. per poi approdare nei lidi laziali ove un suo discendente fonderà la città di Roma nel 753 a.C. Un viaggio ben lungo!

Forse Virgilio se ne accorse, oppure qualche amico che di storia ne masticava più di lui lo avvertì, convincendolo a tentare di bruciare il Poema. Del resto dobbiamo dire che dello strafalcione dei 400 anni di viaggio se ne accorse anche un certo Catone (Catone il Maggiore (Cato Maior) per distinguerlo dal pronipote Catone l'Uticense). il quale, riferendosi alle leggende dell’arrivo dei fuggitivi da Troja e della fondazione da parte loro della città di Roma, soleva apostrofare i suoi incauti concittadini dando loro dell’ignorante. E Catone visse ben prima della composizione del Poema di Virgilio!

Noi pensiamo quindi che la Gente di Enea si trasferisse in Occidente nel 8° secolo si, ma dopo aver soggiornato lui e i suoi discendenti a Sud di Troja, dove si trasferirono tutti i Popoli del Mare una volta distrutta la rocca di Ilio (e non la città) passando prima da Hatusa la capitale degli Ittiti che fece la fine della Rocca di Ilio. Per poi scendere e occupare le città tra la Siria e la Palestina, ceduta loro da Ramesse III in cambio della salvezza del trono d’Egitto. Risiedendo poi per 400 anni in quella che noi conosciamo come Israel e Palestina.
Da: "I POPOLI DEL MARE, LE MIE SCOPERTE" 
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